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22 Giugno 2025 16:00

Dall’uso delle frattaglie alla ghiaccia reale: la storia della torta nuziale

Il momento della torta nuziale è sicuramente uno dei più magici e romantici di tutto il matrimonio. Spesso composta da più piani e con decorazioni floreali, affonda le sue radici già nell'Antica Grecia, passando per l'Inghilterra vittoriana fino ad arrivare ai giorni nostri.

A cura di Arianna Ramaglia
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Con l'arrivo della primavera, e ancor di più dell'estate, si dà ufficialmente inizio alla stagione delle cerimonie e in particolare dei matrimoni. Un evento che è molto più di una semplice festa, ma è il suggellamento di un amore e l'inizio di una nuova vita insieme. Ma, dato che parliamo di un rito, ci sono delle precise usanze che di solito vengono rispettate, fedelmente o meno. Alcune di queste sono legate al cibo, come il lancio del riso o il momento della torta nuziale: in questo articolo parleremo proprio di quest'ultima. E se pensi che si tratti semplicemente di un dolce, beh, sappi che non è così: la sua storia risale a secoli fa e, ancora oggi, nulla è lasciato al caso.

Le origini della torta nuziale

Nonostante possa sembrare che la wedding cake sia un’usanza recente, in realtà risale addirittura agli antichi Greci e Romani. Per i primi, infatti, era parte della celebrazione preparare un impasto a base di farina, miele e semi di sesamo: questi ultimi rappresentavano un simbolo di fecondità. Per i Romani invece l’elemento essenziale era il miele, che veniva mescolato con frutta e farina per creare dei deliziosi dolcetti che poi venivano sgretolati sulla testa della sposa come augurio di abbondanza e prosperità: sembrerebbe che l'usanza di lanciare grano agli sposi, sostituito poi dal riso, deriverebbe proprio da questa tradizione.

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Ma per vedere una delle prime torte che più si avvicinano a quelle dei giorni nostri, dobbiamo aspettare qualche secolo e volare in Inghilterra, dove sembra che proprio lì sia nato uno dei predecessori della nostra attuale torta nuziale. Siamo nell’epoca medievale e l’usanza di quel tempo prevedeva di impilare dei dolcetti uno sull’altro, sopra il quale gli sposi si dovevano baciare e, se questa deliziosa torretta fosse rimasta intatta, avrebbe significato che il matrimonio sarebbe stato lungo e felice. Secondo alcune tradizioni poi, una “torta” del genere aveva anche un altro scopo, ossia constatare la vicinanza degli invitati ai due sposi, elevando la composizione a seconda del numero degli stessi.

La torta della sposa

Ora passiamo a un’usanza che probabilmente provocherebbe disgusto a nove invitati su dieci: parliamo della bride’s pie, ovvero "la torta della sposa". Cos’ha di così particolare? Prima di tutto è salata, ma non è questa la cosa più assurda: infatti, come riportato dal libro di cucina del Seicento di Robert May, The Accomplisht Cook, al suo interno si potevano trovare ingredienti come testicoli di agnello, creste di gallo e animelle, e non era poi così folle che, nella parte centrale, risiedessero anche uccelli vivi o serpenti, così, giusto per intrattenere gli ospiti. Inoltre, come se questi ingredienti non bastassero, veniva inserito anche un anello e la fortunata che riusciva a trovarlo, secondo la credenza, sarebbe stata la prossima a sposarsi.

La torta dello sposo

Forse oggi sembrerà strano, ma in tempi passati esisteva anche una torta dello sposo e si chiamava groom’s cake: risalente all’Inghilterra vittoriana, si trattava di una torta più piccola di quella della sposa, ed era farcita con frutta secca e canditi. Era solito tagliarla a cubetti per poi essere donata agli ospiti a fine cerimonia come una sorta di bomboniera. E se nella torta della sposa bisognava trovare l’anello nascosto all’interno, per quella dello sposo tradizione voleva che le ragazze nubili ne portassero a casa un pezzetto e lo mettessero sotto il cuscino per trovare marito il più in fretta possibile.

L'introduzione della ghiaccia reale

La wedding cake che più somiglia a quella dei giorni nostri, comparve intorno al 1800, quando le torte cominciarono a essere ricoperte da uno strato bianco di zucchero che simboleggiava proprio la purezza della sposa. Non solo: prima lo zucchero raffinato era un ingrediente molto costoso e integrarlo nella preparazione della torta stava a significare che la famiglia aveva un cospicuo patrimonio.

La ghiaccia reale (in inglese royal icing) ancora oggi viene soprannominata così proprio per l’utilizzo che se ne fa sulle torte nuziali: in particolare, va menzionata quella del matrimonio della Regina Vittoria, larga quasi tre metri e con un peso di quasi 140 chili. Sulla sommità poi portava la figura di Britannia, della regina e del principe Alberto (e da qui l’usanza di mettere due raffigurazione degli sposi in cima alla torta).

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Il taglio della torta e altre usanze

Passiamo ora a uno dei momenti più romantici ed emozionanti di tutta la cerimonia: il taglio della torta. Solitamente dovrebbe essere la mano della sposa a impugnare il coltello, mentre quella del marito la stringe delicatamente. La prima fetta è ovviamente destinata agli sposi, anche se un’antica tradizione vorrebbe che la sposa offrisse la torta in un ordine preciso, ossia: marito, suocera, madre, suocero e padre. Un'usanza invece più recente è quella di conservare il ripiano più alto della torta, congelarlo e mangiarlo al primo anniversario di matrimonio, per rivivere la stessa magia.

Ma anche forma e piani della torta hanno un significato particolare: infatti la classica forma rotonda rappresenta un simbolo di unione eterna e di una promessa che non ha fine. I piani invece raffigurano una sorta di scala, simboleggiando il cammino che dovranno compiere gli sposi da quel momento in poi, tra gioie e difficoltà. Inoltre, i piani dovrebbero essere dispari, in modo da sottolineare l’indivisibilità dei due coniugi.

La torta nuziale oggi

Dopo questo cammino attraverso la storia del dolce simbolo del matrimonio, ci appare chiaro che alcune cose siano state mantenute e altre, fortunatamente, no. Oggi la wedding cake ha abbandonato la tradizionale glassa bianca per lasciare spazio a una versione cosiddetta naked, ossia nuda, senza nessun rivestimento esterno, o anche a uno stile più americano, ovvero coperta da pasta di zucchero. Solitamente composta da più piani, viene addobbata con fiori freschi ed erbe aromatiche, e il più delle volte tonda, ma è possibile trovarla anche in forma rettangolare o quadrata.

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