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25 Novembre 2020 13:00

Crusca: perché fa così bene e come usarla al meglio in cucina

Anticamente si usava dire "vendere crusca per farina" per indicare un inganno, la sostituzione di un prodotto raffinato e nutriente con uno povero e di scarto. Oggi però sentiamo sempre più spesso parlare delle proprietà benefiche della crusca e di quanto faccia bene al nostro corpo. Vediamo quali sono i nutrimenti che apporta e come usarla al meglio in cucina.

A cura di Rossella Croce
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La crusca è il prodotto di scarto della macinazione e della setacciatura dei cereali, in particolare di frumento, avena, riso o orzo. Durante la raffinazione, la crusca separata dalla farina si presenta sotto forma di piccole scaglie, composte in particolare dei tessuti compresi tra l'esterno del seme, detto cariosside, e lo strato più interno, cuore del cereale. Anticamente, in quanto alimento di scarto, la crusca era destinata principalmente all'alimentazione del bestiame; oggi invece, grazie ai numerosi benefici che ha sul nostro corpo, non manca mai nelle cucine di chi predilige un'alimentazione sana ed equilibrata. Come usarla in cucina e perché fa così bene alla nostra salute? Vediamolo insieme.

Proprietà della crusca

Tra gli alimenti con il più alto quantitativo di fibre insolubili (in particolare se parliamo di quella di frumento), la crusca contiene un discreto numero di calorie (circa 206 per 100 grammi di prodotto) e pochissima acqua (appena 8 grammi). Nonostante sia un prodotto di scarto, la crusca presenta una buona presenza di sali minerali, in particolare sodio, ferro, calcio, zinco, fosforo e magnesio; mentre tra le proteine spicca la vitamina B3. Che sia di frumento, orzo o avena, la crusca non contiene colesterolo mentre troviamo pochi zuccheri solubili e lipidi.

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Benefici della crusca

Come spesso accade in cucina, i prodotti "di scarto" possono rivelarsi utili ed efficaci alleati per la nostra salute: è il caso della crusca che presenta diversi effetti benefici per il nostro corpo. Vediamo quali sono.

  • Aiuta e agevola il transito intestinale, stimola l'attività del colon: in particolare la crusca di frumento è indicata in caso di stipsi e costipazione;
  • in grado di ridurre l'assorbimento di grassi e colesterolo ed è quindi un'ottima alleata in caso di trigliceridi e colesterolo alto;
  • le fibre insolubili della crusca assorbono maggiori quantità di acqua e, a contatto con la flora intestinale, si "gonfiano" producendo un effetto saziante, per questo motivo è consigliata per chi segue una dieta dimagrante anche se non interviene direttamente nel processo di dimagrimento;
  • consumata regolarmente, la crusca può aiutarci a combattere il senso di stanchezza perché apporta un buon quantitativo di vitamine e sali minerali;
  • è indicata per curare naturalmente diarrea provocata da sindrome del colon irritabile o forme di stitichezza cronica;
  • utilizzata in forma di infuso o decotto, la crusca aiuta a combattere secchezza della pelle e lenisce gli arrossamenti.
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Usi in cucina

Come usare la crusca in cucina? Nonostante sia un alimento povero, la crusca è più versatile di quanto pensiamo: potete usarla per preparare un semplice e genuino muesli fatto in casa, per iniziare la giornata al meglio, oppure utilizzarla per preparare dei biscotti, unendola alla farina in eguali quantità. Nonostante il suo sapore abbastanza "neutro", la crusca viene utilizzata prevalentemente in pasticceria: ottimi i muffin, pancake o crêpes, da non perdere un classico della cucina inglese, il porridge.

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Quello che i piatti non dicono
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