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13 Febbraio 2024 15:00

Cos’è l’aligot, il purè dell’amicizia che celebra la convivialità

Antico pasto pensato per i pellegrini e oggi classico della cucina francese, l'aligot è molto più di un semplice purè: è un comfort food che, da tradizione, va gustato in compagnia.

A cura di Martina De Angelis
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A prima vista di potrebbe sembrare un classico purè di patate dalla consistenza cremosa, ma in realtà dietro c'è molto di più. L'aligot è un piatto originario del sud-ovest della Francia, precisamente della zona dell'Alvernia, ed è sì un purè, ma un purè dalla storia molto particolare. Diventato oggi un vero e proprio comfort food per via del suo gusto e della sua morbidezza, la versione moderna di questo piatto a base di patate e formaggio deriva da una ricetta antica che è molto più di una semplice questione gastronomica.

L'aligot, in passato, era un vero e proprio piatto dell'accoglienza, da gustare insieme nello spirito della convivialità. Non a caso, è passato alla storia come il "purè dell'amicizia".

Che cos'è l’aligot, il gustoso purè francese

L'aligot è una preparazione tradizionale della Francia del Sud ed è una sorta di purè dalla consistenza liscia e cremosa, che per consistenza ricorda anche la fonduta. Al suo interno infatti c'è anche il formaggio, unito a patate, burro, panna e aglio: un mix di ingredienti gusti che, uniti tutti insieme, danno un risultato dal gusto avvolgente.

La preparazione è abbastanza semplice, anche se richiede attenzione per evitare gli errori più comuni che si commettono quando si prepara qualsiasi tipo di purè, ma c'è un passaggio fondamentale: portarlo alla consistenza giusta per ottenere il ruban de l’amitié. Il "nastro dell'amicizia" è una sorta di nastro filante che si crea quando prelevi il purè al formaggio con il cucchiaio: se si crea bello lungo vuol dire che è stata ricreata la consistenza filante perfetta caratteristica dell'aligot.

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La storia dell'aligot, il pasto dei pellegrini

Ma perché ci sono così tanti termini relativi all'amicizia collegati all'aligot? Il motivo è da ritrovare nella sua storia. In origine, infatti, il piatto viene ideato dai monaci del monastero d'Aubrac per sfamare i pellegrini che attraversavano le montagne in direzione di Santiago de Compostela. Anche il nome deriva proprio da questo: i pellegrini erano soliti chiedere ai monaci aliquid, cioè "qualcosa" (da mangiare); il termine poi si è trasformato in aliquot e infine aligot nel dialetto locale, ed è stato associato al piatto classico che veniva offerto.

La ricetta originaria non prevedeva le patate ma solo pane, unito al brodo e ai pezzi di formaggio toma fresco che si scioglievano col calore. Ed ecco che anche in origine l'aligot aveva il suo nastro dell'amicizia. Il monastero d’Aubrac scomparve durante la Rivoluzione francese, ma le famiglie contadine della zona tramandarono il piatto trasformandolo in base a ciò che avevano a disposizione – nel loro caso le patate – e mantenendo il suo significato simbolico di amicizia e cordialità tra gli ospiti.

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Come si mangia l'aligot

Ricco e corposo, l'aligot è un piatto unico: il modo più tradizionale di servirlo è come una fonduta, accompagnata da crostini di pane che ogni commensale può tuffare con uno stecchino nello stesso pentolone pieno di purè bollente, proprio in segno di convivialità. In alternativa, l'aligot è particolarmente buono accostato alla carne, soprattutto la salsiccia, che può essere direttamente cotta al suo interno oppure cucinata a parte e poi unita al purè nel piatto di portata.

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Quello che i piatti non dicono
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