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30 Luglio 2022 13:00

Cos’è la misofonia: il fastidio che deriva dalla deglutizione rumorosa

Cos'è e come si manifesta la misofonia, il disturbo legato alla ridotta tolleranza verso alcuni suoni e rumori: cosa comporta e come intervenire.

A cura di Rossella Croce
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Addentare un pezzo di pizza, masticare rumorosamente una costoletta di maiale o deglutire in modo non troppo silenzioso può risultare non solo fastidioso o poco educato, ma perfino causare in alcune persone stati di ansia e rabbia: è la misofonia, la paura irrazionale di alcuni suoni e rumori, in questo caso legati al consumo di cibo. La misofonia è una sindrome neuro-comportamentale caratterizzata dal sorgere di emozioni negative come rabbia o ansia, in risposta a stimoli uditivi, suoni e rumori verso i quali si ha una ridotta tolleranza. Come si manifesta e cosa comporta? Quali sono le conseguenze sulla vita quotidiana e come è possibile affrontare questa condizione? Vediamo cos'è la misofonia, da cosa è causata e come intervenire.

Misofonia: cos'è

La misofonia è un disturbo legato all'incapacità di sopportare alcuni tipi di suoni o rumori provenienti da cose o persone. Il termine misofonia proviene dal greco e significa letteralmente "paura dei rumori": parliamo di una ridotta tolleranza ad alcuni suoni e rumori, dal gocciolare del rubinetto alla masticazione e/o deglutizione.

Insieme all'iperacusia e alla fonofobia, la misofonia appartiene a quella sfera di disturbi della percezione uditiva, in cui l'ipersensibilità ai suoni può condizionare in maniera significativa e negativa abitudini e stili di vita: chi soffre di misofonia può avere difficoltà a mangiare a tavola insieme ad altre persone o andare in un ristorante, per esempio.

Cosa scatena e quali sono le reazioni delle persone che soffrono di misofonia? Pur essendo un disturbo ancora poco conosciuto, è certo che la manifestazione misofonica comporti non solo un profondo fastidio ma anche uno stato di rabbia, ansia, agitazione o stress (in questo troviamo la differenza con la fonofobia, in cui la principale reazione emotiva è la paura); le motivazioni e le cause si possono trovare nel funzionamento del nostro cervello e in particolare il sistema nervoso autonomo.

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Secondo uno studio condotto dal l'Istituto di Neuroscienze dell'Università di Newcastle che ha sottoposto a test numerose persone affette da questo disturbo, l'ipersensibilità a questi rumori comporterebbe un aumento delle attività  in quella parte del cervello responsabile della gestione delle emozioni. In parole più semplici, nello specifico, i rumori della masticazione e della deglutizione causano, in chi soffre di misofonia, un vero e proprio turbinio di emozioni difficili da tenere sotto controllo, tanto da poter sfociare in uno stato di panico oltre che di avversione per chi li produce.

Come comportarsi e quali i possibili rimedi? Al momento non è stata trovata una vera e propria cura alla misofonia, tuttavia con la così detta "terapia del suono" – e attraverso un percorso di psicoterapia o di counseling – è possibile attenuare la percezione del disturbo e garantire al soggetto una condizione di vita migliore. A chi rivolgersi in caso di misofonia? La prima cosa da fare è contattare il proprio medico curante e prenotare una visita di controllo per capire l'entità del disturbo e come affrontarlo; chi soffre di misofonia può inoltre rivolgersi all'Associazione Italiana Misofonia (AIMIF) che dal 2018 promuove lo studio, la ricerca e la divulgazione culturale inerenti a questo disturbo.

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