Squid Game, la serie sudcoreana giunta ormai alla seconda stagione, ha fatto scoprire al resto del mondo un dolce tipico nazionale, particolarmente in voga come street food tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso. Sono i dalgona, biscotti a base di zucchero e bicarbonato per i quali i bambini andavano matti.
Distopica, crudele, quasi orwelliana e a tratti spaventosa. Parole che sintetizzano la natura di Squid Game, la serie Netflix giunta alla seconda stagione e capace in brevissimo tempo di diventare una delle più viste del catalogo. Non potevamo farci sfuggire l’occasione di parlare di un cibo tipicamente sudcoreano che all’interno di un episodio della prima stagione è stato autentico protagonista: il dalgona.
L’assist la serie asiatica diretta da Hwang Dong-hyuk ce lo offre nella puntata numero tre della prima stagione, quando fanno la loro comparsa questi biscotti, simili ai lecca lecca, tipici nazionali che anche grazie a Squid Game in patria hanno conosciuto un nuovo rinascimento.
Il motivo? Perché queste preparazioni, molto semplici negli ingredienti e nella ricetta, dopo il loro boom tra gli anni ’60 e ’80 hanno subìto un progressivo calo di interesse e consumi, finendo quasi nel dimenticatoio soprattutto a causa delle norme igieniche sempre più stringenti e aspre che ne impedivano la tradizionale realizzazione in strada.
La loro comparsa in una serie che punta anche sull’effetto nostalgia è stata un ritorno al passato per una generazione di attuali 40/50/60enni sudcoreani che, durante la loro infanzia, erano soliti consumare questi biscotti all’uscita delle scuole o nei parchi, preparati da venditori ambulanti utilizzando solo zucchero e bicarbonato. A renderli in qualche modo “speciali” le figure che venivano impresse con dei formini nell’impasto e il gioco che ne seguiva. Riscoperti in Corea del Sud, svelati invece al resto del mondo, i dalgona hanno catturato la curiosità e l’interesse di milioni di persone sparse per il globo.
I dalgona, termine che in coreano significa semplicemente “è dolce”, sono biscotti decisamente friabili, sottili, realizzati solamente con zucchero caramellato e bicarbonato, sui quali veniva impressa una forma (nella serie cerchio, stella, triangolo e ombrello) con uno stampino. I malcapitati del gioco, nella prima stagione, sono costretti a estrarre la rispettiva figura senza rompere il biscotto, pena l’esecuzione seduta stante. Ma anche nella seconda compaiono in un sogno, o meglio in un incubo del protagonista.
Nella vita reale, fortunatamente, i dalgona sono legati a ricordi ben più felici e dolci. Impossibile il contrario, dopotutto, considerando la quantità di zucchero presente. Particolarmente in voga negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, negli ultimi due decenni se ne era persa quasi traccia, fino a quando con Squid Game non sono stati estratti dal dimenticatoio. Come detto, i bambini erano soliti acquistare questo particolare street food da venditori ambulanti fuori dalle scuole o nei parchi, e si sfidavano a mangiare la parte esterna senza rompere la figura impressa nel mezzo. A chi ci riusciva spettava, gratis, un altro biscotto.
La preparazione dei dalgona è semplicissima, e tutti a casa con gli strumenti a disposizione possono replicare questa ricetta. Abbondante zucchero viene adagiato all’interno di un pentolino, sistemato su un fornelletto e mescolato con un bastoncino (o un frustino) per favorirne lo scioglimento. Quando lo zucchero sarà diventato vero e proprio caramello, facendosi ambrato, viene aggiunto del bicarbonato, con il composto che diviene denso e cremoso.
Successivamente il tutto viene schiacciato con il fondo piatto di una padella per uniformare la superficie e, dopo avergli conferito una forma circolare e sottile, con uno stampino sono impresse le figure che si vedono anche nella serie. Il risultato finale sarà una sorta di lecca lecca che, freddatosi, viene poi confezionato pronto per essere venduto.
In Squid Game la produzione ha voluto sul set un autentico maestro di dalgona, chiamato a preparare circa 700 biscotti per la realizzazione della scena dedicata. "Faceva continuamente dolci, ovunque si sentiva odore di caramello" ha ammesso divertita una delle protagoniste della serie, ricordando i momenti in cui venne girata la sfida.
I dalgona sono un dolcetto di estrazione umilissima, nati per la gioia dei bambini sudcoreani e realizzati con ingredienti semplici, di facile reperimento anche per le famiglie più povere. La loro origine risalirebbe alla metà degli anni ’50 del secolo scorso, quando durante la guerra di Corea i soldati statunitensi giunsero in soccorso della Corea del Sud, alleata Usa, a seguito dell’invasione dell’esercito del Nord.
Durante il periodo di servizio nella parte meridionale della penisola sembra che i militari americani fossero soliti distribuire dei dolcetti ai bambini locali, ma i genitori sudcoreani in estrema povertà non potevano permettersene l’acquisto.
Decisero quindi di produrre a casa, con il solo utilizzo di zucchero, acqua e bicarbonato, questa specie di lecca lecca che in pochi anni sono diventati un iconico street food locale, celebrato a suo modo da Squid Game. Grazie al quale ora sembra che stiano conoscendo un rinnovato interesse non solo in patria, ma in tutto il mondo.