Hanno la forma del pomodoro ma sono scuri quanto l’uva: hai mai visto i pomodori neri? Sono un ibrido ottenuto dall’unione tra semi di pomodoro e semi di frutti a buccia scura. Come si usano e in quali varietà esistono? Conosciamo meglio i pomodori neri.
I pomodori sono tra i frutti più amati, consumati e coltivati del mondo, grandi protagonisti della cucina mediterranea di cui sono diventati simboli indiscussi ma apprezzati nella gastronomia di tantissime culture diverse. I pomodori sono buoni, fanno bene e sono estremamente versatili perché esistono in tantissime varietà: i più famosi sono quelli rossi, ma ce ne sono anche verdi, gialli e addirittura neri. I pomodori neri non sono ancora una varietà molto diffusa in Italia ma stanno vivendo una crescita esponenziale e siamo sicuri che presto conquisteranno anche il nostro mercato. Non si tratta di prodotti geneticamente modificati, ma di veri e propri ibridi creati dall’unione di più specie per ottenere un livello di benefici molto più alto rispetto al pomodoro tradizionale. Le proprietà dei pomodori neri, infatti, sono davvero uniche e si devono alle stesse sostanze che rendono la sua buccia nera, dei potenti antiossidanti che aiutano l’organismo da molteplici punti di vista.
Non a caso sono stati ottenuti dall’unione di semi di pomodoro classici con semi di frutti a buccia scura come il mirtillo e l’uva, che proprio grazie alle sostanze presenti al loro interno (licopene e antocianine su tutte) sono in grado di contrastare diverse malattie e proteggere il nostro organismo dall’invecchiamento e dallo stress ossidativo. Oltre al carico di sostanze benefiche per l’organismo, i pomodori neri si caratterizzano per il loro sapore molto più deciso e intenso rispetto a quello dei pomodori rossi, con una dolcezza ridotta che lascia spazio a un gusto più acidulo. In cucina sono versatili proprio come i pomodori tradizionali e possono essere usati esattamente nelle stessa varietà di ricetteusati esattamente nelle stessa varietà di ricette.
I pomodori neri sono un alimento dal potenziale immenso a livello di supporto alla salute del nostro organismo. Lo abbiamo anticipato ma è bene ripeterlo di nuovo: non si tratta di organismi OMG (ovvero geneticamente modificati) ma di ibridi ottenuti tramite programmi di miglioramento, che avvengono mediante la selezione e l’incrocio tra i semi del pomodoro tradizionale e quelli dei frutti a buccia scura, come uva e mirtilli. I pomodori neri, quindi, crescono naturalmente come qualsiasi altro pomodoro ma hanno un profilo nutrizionale ancora più concentrato.
In particolare, proprio per via della loro natura, contengono una grandissima quantità di antocianine, una classe di pigmenti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi, responsabili della colorazione scura, blu o viola, di molti frutti. Come si traduce questo in termini di benefici per il corpo? I pomodori neri, in pratica, hanno lo stesso effetto dei frutti o degli ortaggi dalla buccia viola e svolgono un forte lavoro antiossidante sul nostro organismo. Nello specifico il licopene contrasta l’attività dei radicali liberi, molecole instabili che danneggiano il Dna delle cellule e, specialmente in presenza di stress aggiuntivi, come fumo e inquinamento, possono causare lo sviluppo di tumori. Proprio per questo il consumo di pomodori neri è stato associato a un ridotto rischio di tumori, ipertensione, malattie coronariche, alcune forme di asma e anche a un effetto protettivo per le ossa delle donne in menopausa.
Le antocianine inoltre neutralizzano i radicali liberi e le molecole ossidanti prodotte dal metabolismo cellulare, esercitando una serie di effetti benefici e protettivi sulla salute di cellule, tessuti e dell’intero organismo. Svolgono anche un'azione protettiva per il cuore e aiutano la prevenzione delle malattie cardiovascolari e svolgono un'azione antinfiammatoria, stimolando la risposta del sistema immunitario contro i batteri patogeni e riducendo le principali manifestazioni delle infiammazioni.
A completare il ricco profilo nutrizionale dei pomodori ci pensano una buona presenza di vitamina C, un altro potente antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario, a proteggere la pelle dai danni causati dai raggi UV e a produrre il collagene, di vitamina K, essenziale per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa, e una buona componente di fibre, che aiutano a promuovere la salute dell’apparato digerente e a mantenere un senso di sazietà più a lungo.
La categoria dei pomodori neri abbraccia diverse varietà di questa specie: le ibridazioni svolte per ottenere questi frutti sono state tante e varie, con il risultato di dare vita a diverse tipologie di pomodoro nero. Proprio per questo, in realtà, non tutti i frutti sono perfettamente neri, alcuni sono rossi con solo delle striature scure, altri sono molto scuri all’esterno ma chiari all’interno, altri ancora hanno colore scuro molto concentrato anche nella parte liquida con i semi. Inoltre i pomodori neri non sono tutti uguali anche a livello nutrizionale: solo alcuni contengono antociani non vanno confusi e non vanno confusi con altre cultivar di pomodoro, i cui nomi sottolineano solo l'aspetto esteriore di colore scuro, senza contenere tutte le proprietà benefiche delle sostanze antiossidanti.
Una delle varietà più conosciute di pomodoro nero è il Sun Black, un prodotto tutto italiano: è nato nel 2009 grazie a un progetto di ricerca messo a punto da un consorzio di atenei, costituito dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Tuscia di Viterbo e le università di Modena, Reggio Emilia e Pisa partendo da una base di pomodoro ciliegino. Il risultato dell’ibridazione è un pomodoro con bacca di medie dimensioni di circa 100 grammi, una buccia nero brillante ricca di antociani, che intensifica il suo colore scuro quando è esposta al sole e matura, e una polpa rosso intenso ricca di licopene. È ottimo da consumare sia per le insalate, sia trasformato per la preparazione di sughi.
Un’altra famosa varietà di pomodori neri arriva dalla Russia ed è forse la tipologia più diffusa di questo prodotto particolare: si chiama Nero di Crimea ed è nata nel 1990 nell’isola di Krim. È un pomodoro di medie dimensioni, il cui peso può variare dai 250 ai 400 grammi, che con la maturazione passa dal verde al rosso al viola scuro, fino a virare verso il nero quanto più il pomodoro viene esposto alla luce del sole. Molto succoso e ricco di licopene, questo pomodoro è perfetto da gustare all'insalata.
Assomiglia proprio a una grossa ciliegia il pomodoro Black Cherry (da cui, infatti, nasce il nome) ma in realtà è un bel pomodoro ciliegino dal peso medio di 20 – 30 grammi. La pianta produce moltissimi pomodorini dal sapore dolce e dal colore che, in base all'esposizione, varia dal marrone scuro al nero. Anche questa tipologia è ricca di flavonoidi, che conferiscono a questo ortaggio il caratteristico colore scuro. In cucina il Black Cherry è davvero molto versatile: può essere gustato in insalata, come condimento per una bruschetta e per la preparazione di sughi.
Molto particolare la varietà Indigo Rose, ideata intorno al 2012 dagli studiosi della Oregon State University. Piccolo delle dimensioni ma grande nel gusto, questo pomodoro ha una buccia molto scura dalle sfumature quasi blu dovuto all’intensa presenza di antocianine nella buccia, stimolate dall’esposizione alla luce solare diretta che rendono il pomodoro sempre più scuro man mano che matura. La polpa invece rimane sempre rossiccia ed è caratterizzata da un sapore particolarmente acidulo, dalla consistenza soda, ed è ideale per preparare insalate e salse.