Una specialità della tradizione gastronomica made in Italy che si può gustare come secondo piatto, affiancata a verdure fresche o cotte, oppure in un generoso panino, da completare con farciture tradizionali o più creative.
Vietato scambiarla per un salume: quando si parla di porchetta ci si riferisce a un arrosto di maiale tra i più conosciuti e apprezzati della tradizione gastronomica italiana. Diffusa in tutta la Penisola, in particolare nelle regioni centrali, ma non manca neppure in Veneto e in Sicilia, questa specialità ha secoli di storia alle sue spalle (se non millenni), visto che era già apprezzata dagli antichi Romani. Località come Ariccia nel Lazio ne hanno fatto una vera e propria eccellenza del territorio. Tenera, sapida, aromatica: tagliata a fette spesse la porchetta si gusta come secondo piatto o in veste di ripieno di generosi panini. Vediamo come valorizzarla al meglio.
Per bilanciare la ricchezza e la rotondità di gusto della porchetta, l'accompagnamento ideale è rappresentato dalle verdure: sono capaci di rinfrescare e ripulire il palato e di aggiungere un piacevole gioco di consistenze e di colori, dato che l’appetito viene anche “guardando”. Partendo dalle verdure crude, l’opzione più semplice è una vitaminica insalata mista, composta da lattuga, pomodori e magari carote grattugiate, condita con olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale, oppure con una citronette, che dona acidità. Un’idea sempre facile, ma più sfiziosa è l’insalata di finocchi, che richiama l’aromaticità dell’arrosto in alcune varianti, dove si profuma con il finocchietto: arricchiscila con arance e olive nere, che introducono note agrumate e sapide.
Passiamo alle verdure cotte: quelle grigliate sono una sicurezza. Peperoni, zucchine, melanzane, radicchio, pomodori, leggermente insaporiti con olio extravergine d'oliva, sale e un filo di aceto balsamico sono un passepartout. Poi, ecco gli ortaggi al forno, per esempio le golose patate, con aglio e rosmarino, tenere dentro e croccantine grazie alla crosticina esterna, o le rape, meno comuni, ipocaloriche e dolciastre, da tagliare a spicchi e far gratinare.
Ovviamente non possono mancare le verdure in padella: a seconda della stagione, via libera alle cime di rapa stufate e alla cicoria ripassata e, in chiave anti-spreco, opta per una gustosa spadellata di bucce di fave, caratterizzata da un leggero sapore erbaceo. Se la parola d’ordine è sgrassare, allora sfoggia delle irresistibili cipolline in agrodolce o una vivace giardiniera. E i legumi? Sono un’alternativa sostanziosa: se vuoi provarli, punta sulla tradizione con i fagioli all’uccelletto, che ti daranno molta soddisfazione.
Quando si pensa a questa specialità, però, la prima associazione che viene in mente è quella con il pane. Il panino con la porchetta è una vera e propria icona dello street food: lo si gusta alle sagre dei Castelli Romani, come cicchetto nelle osterie venete e compare tra le variazioni sul tema “panino con la salamella” dei venditori ambulanti. Come farlo home made? Munisciti a scelta di una ciabatta, una rosetta, una pagnotta casereccia da tagliare a fette o anche di una morbida focaccia da farcire e prendi ispirazione dalle seguenti combinazioni, alcune più popolari, altre con un twist creativo.
L’incontro tra la sapidità della porchetta e la dolcezza delle cipolle caramellate è un classico intramontabile. Le cipolle rosse cotte lentamente con zucchero di canna, aceto balsamico e burro diventano quasi cremose, rendendo ogni morso succoso.
Restiamo su un abbinamento collaudato: la salsa verde è perfetta per dare una componente di freschezza e profumo alla porchetta (ma anche al lampredotto e al bollito). Puoi realizzarla nella sua variante basic, con solo prezzemolo, olio extravergine d’oliva, capperi, sale e aglio, oppure aggiungendo un’acciuga sottolio, per dare sapore e restare light. Altrimenti, all inclusive, con il pane raffermo bagnato nell'aceto e l’uovo, proprio come nel bagnèt verd piemontese.
Il Lazio è il protagonista assoluto di questa variante: ripassa la cicoria in padella mettendo anche il peperoncino. Componi unendo la porchetta e del pecorino romano di media stagionatura tagliato a fette sottili, per un panino rustico e di carattere.
Un panino che ricorda il tradizionale abbinamento della porchetta con le patate al forno. In questo caso, invece che ridurre a spicchi il tubero, taglialo e rondelle dello spessore di 3 millimetri circa lasciando la buccia. Per dare profumo, realizza un condimento velocissimo mescolando in una ciotolina olio extravergine d’oliva, rosmarino tritato, sale e pepe.
Un “omaggio” al Veneto ispirato alla porchetta trevigiana: rispetto a quella di Ariccia, una delle maggiori differenze è che non si ricava dall’intero maiale, ma dalla coscia, risultando meno grassa. Imbottisci il panino con del radicchio rosso di Treviso alla piastra e completa con fettine di formaggio Asiago.
Peperoni, zucchine e melanzane grigliate sono preparazioni trasversali, che si prestano a essere contorno e farcitura. Per renderlo particolare e non banale, punta su una salsa diversa dal solito, come la aioli: di origine provenzale, grazie alla presenza di aglio fresco si presenta più intensa rispetto alla maionese, ma ugualmente delicata, perché non ricopre il gusto della carne.
Un abbinamento dal mood deciso, perfetto per chi ama i sapori definiti e piccantini. La senape in grani, con la sua texture ruvida e il gusto pungente, esalta la sapidità e la morbidezza della porchetta. La rucola, con il suo retrogusto amarognolo e la sua freschezza, dona equilibrio a un panino facilissimo da preparare e dall’effetto wow assicurato.
Concludiamo con una variante davvero goduriosa. Un'idea da provare anche con il pane bun, quello dell’hamburger, per richiamare l’universo del BBQ: la salsa barbecue, oltre all’agrodolce, regala la caratteristica sensazione di affumicato, amplificata dalla scamorza filante. A dare freschezza ci pensa la lattuga.