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1 Luglio 2025 16:00

Come capire la temperatura dell’olio senza termometro: tre metodi facili e infallibili

Quando si vuole fare una frittura e la tecnologia non è disponibile, si può ricorrere ai classici "trucchetti della nonna": in questo caso ti basterà avere degli stecchini di legno, un po' di mollica di pane oppure un po' della pastella che serve per la ricetta.

A cura di Federica Palladini
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Dorata, leggera, croccante fuori e morbida dentro: una frittura ben riuscita è una vera e propria opera d’arte che comporta l’equilibrio perfetto tra più fattori. Di notevole importanza è far sviluppare il corretto calore e immergere nell'olio al momento giusto l’alimento scelto, che siano patatine o panzerotti: se la temperatura è troppo alta il rischio è quello che si bruci l’esterno lasciando l’interno crudo, mentre se è troppo bassa il cibo si impregnerà di olio, con un risultato molliccio, pallido e unto. L’ideale, non servirebbe neppure dirlo, è quello di affidarsi a un termometro da cucina, ma non è un accessorio che si trova in tutte le case. Niente paura: ci sono dei metodi alternativi che, anche se non precisi come gli strumenti professionali, si rivelano utili e molto pratici. Qui di seguito te ne suggeriamo tre, infallibili, alla portata di tutti.

Qual è la temperatura ideale dell’olio?

Chi possiede un termometro ha il vantaggio di poter vedere chiaramente sul display la temperatura dell’olio che, non appena raggiunta, è pronto per essere usato. Si tratta di un range che si aggira tra i 165 °C e i 180 °C, con una media passepartout di 170-175 °C, ricordando che non tutti gli oli reagiscono allo stesso modo al calore: bisogna sceglierne uno adatto in relazione al suo punto di fumo e alla capacità di reggere le alte temperature, per evitare che si surriscaldi e si degradi, emanando sostanze volatili tossiche potenzialmente pericolose per la salute. Per quanto riguarda la frittura, proprio per le sue caratteristiche intrinseche, a vincere è l’olio di semi, con l’olio di semi di arachide che resiste fino a 230 °C, e quello di girasole (220 °C), quest'ultimo meglio ancora se alto oleico, ovvero arricchito con l’acido oleico, un acido grasso mono insaturo che garantisce maggiore stabilità in cottura.

Tre metodi per capire la temperatura giusta senza termometro

Arriviamo, quindi, alla situazione contingente: il termometro non lo abbiamo o non funziona e per questo dobbiamo procedere con un diversivo. A venirci in aiuto sono tre soluzioni che potremmo definire “della nonna”, ovvero quei classici trucchetti facili e intuitivi che facilitano la vita in cucina senza il bisogno di ricorrere alla tecnologia.

1. Il metodo dello stecchino

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Uno dei sistemi più noti è quello di immergere la punta di uno stecchino di legno (un comunissimo stuzzicadenti o quello da spiedino) dopo 2-3 minuti. Se attorno al legno si formano subito delle piccole e numerose bollicine che salgono verso la superficie in modo regolare, l’olio ha raggiunto la temperatura giusta. Se non si vede niente o le bolle sono lente a formarsi, è ancora troppo freddo. Se invece l’olio sfrigola violentemente producendo degli schizzi è segno che è già troppo avanti.

2. Il metodo della mollica di pane

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Un’altra variante diffusissima è gettare nell’olio un tocchetto di mollica di pane, della dimensione di 1-2 cm. Cosa devi notare? Se comincia a friggere subito dopo 30-40 secondi diventando dorata, allora la temperatura è giusta. Se, invece, l’olio è ancora “freddo” vedrai la mollica che prima resta a galla e poi tenderà a scendere, in quanto lo ha assorbito e devi aspettare un altro paio di minuti, per poi riprovare; l’olio, infine, è già eccessivamente caldo quando la briciola si scurisce in modo repentino e, per rimediare, abbassa la fiamma prima di ritentare.

3. Il metodo della pastella

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Infine, se stai preparando una frittura con la pastella, la puoi usare in veste di “alimento-test”, al posto dei due precedenti. Munisciti di un pezzettino di impasto tuffandolo nell’olio e osserva la reazione: per procedere con la ricetta deve galleggiare circondato da vivaci bollicine, mentre anche in questo caso se si annerisce o non succede nulla allora bisogna correggere il tiro con qualche grado in meno o attendere.

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