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16 Maggio 2024
13:00

Quali sono i migliori drink a base di whisky? Ecco i 10 cocktail da provare assolutamente

Dall'Old fashioned al Manhattan, il whisky (o whiskey) è un distillato fantastico da usare in miscelazione grazie al suo sapore unico e potente che affascina gli appassionati da secoli.

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Il whisky è uno dei distillati più apprezzati al mondo ed è anche uno dei più importanti perché delizioso da solo e ideale da mescolare per dei fantastici cocktail. Ci sono alcuni drink leggendari a base di whisky (o whiskey a seconda della provenienza, se scozzese/giapponese o del resto del mondo) come l'Old fashioned o il Manhattan. I cocktail con questo distillato in generale hanno un sapore dolce e acido come il Pennicilin; speziato e complesso proprio come i due cocktail sopra citati o affumicato, se il whisky utilizzato è uno scozzese con tanta torba. Vediamo insieme i drink da assaggiare se si è appassionati di whisky.

I migliori 10 cocktail a base di whisky (o whiskey)

Il whisky è un distillato che conquista per la sua storia, tradizione, versatilità, carattere, processo di produzione, abbinamenti e cultura. Un viaggio sensoriale unico che continua ad affascinare e conquistare palati in tutto il mondo. È un prodotto che vanta una storia ricca e affascinante, intrecciata con la cultura di diverse nazioni. Le sue origini risalgono all'epoca medievale in Scozia e Irlanda, dove veniva distillato da cereali come orzo, segale e avena. Nel corso dei secoli, la produzione si è diffusa in altri Paesi, ognuno con le proprie tradizioni e metodi di produzione. È molto utilizzato in mixology perché ha un'ampia gamma di stili e varietà offre un ventaglio di sapori e aromi che soddisfano i gusti più diversi.

1. L'Old fashioned

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L'Old fashioned è un'icona tra i cocktail, amato per la sua eleganza senza tempo e il suo sapore. Preparato con bourbon americano o whisky scozzese, zucchero, angostura e scorza d'arancia, questo drink celebra la semplicità e la purezza dei suoi ingredienti. Servito in un bicchiere old fashioned (nomen omen) con ghiaccio e guarnito con una ciliegina al maraschino, l'Old fashioned incarna l'essenza del cocktail classico, non a caso è una delle ricette più antiche arrivate fino ai giorni nostri (secondo alcuni è il primo cocktail della storia). Le sue radici che risalgono al XIX secolo ma questo cocktail continua a conquistare i palati dei bevitori di tutto il mondo, incarnando un simbolo di raffinatezza e stile senza tempo e rappresentando le cose fatte "alla vecchia maniera".

2. L'Irish coffee

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È uno dei drink al caffè più famosi e buoni che ci siano, ma è anche uno dei migliori cocktail a base whiskey (rigorosamente irlandese) che puoi ordinare in un bar. Originario della terra dei leprechaun, combina whiskey irlandese, zucchero, caffè caldo e panna montata per creare una bevanda irresistibile e confortante. La sua forza sta nell'unire l'aroma intenso del caffè, bilanciato dalla dolcezza dello zucchero e dalla cremosità della panna montata al sapore robusto del distillato, che in Irlanda è particolarmente complesso e ricco di sapore. L'Irish coffee è perfetto per riscaldare le fredde serate invernali o per deliziarsi dopo una cena.

3. Il Manhattan

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Questo drink è diventato famoso in tutto il mondo più per la sua "instagrammabilità" ante litteram che per il sapore. Che intendiamo? È bevuto da decine di attori in decine di film perché è esteticamente piacevole, è "fotogenico" e quando non c'erano i social questa caratteristica la si esprimeva al cinema. In realtà è anche un ottimo drink, molto elegante e ricco. Il Manhattan è preparato con whisky bourbon o rye, vermut dolce e un tocco di bitter, questo drink offre un equilibrio perfetto tra dolcezza, robustezza e complessità. La sua storia risale al XIX secolo, quando veniva servito nei bar più esclusivi di New York, diventando presto un'icona della cultura del cocktail.

4. Il Mint julep

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È senza ombra di dubbio il cocktail a base whisky più fresco che ci sia. Nato nell'Ottocento negli Stati Uniti meridionali, è un cocktail molto rinfrescante che incarna l'essenza dell'estate. La sua ricetta tradizionale si basa su pochi ingredienti: bourbon, menta, zucchero, acqua e ghiaccio tritato, per questo motivo secondo molti è un twist sul Mojito ma in realtà non è così. Il Mint julep è una sorta di granita con sciroppo neutro aromatizzato alla menta e whiskey, con un ciuffo di foglioline di menta come guarnizione.

5. Il Whiskey sour

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Il Whiskey sour, cocktail nato più o meno nel 1870, ha una ricetta codificata già nel "Bartender's Manual" di Harry Johnson del 1882. Si prepara con whiskey, succo di limone, zucchero e albume d'uovo. Quest'ultimo è facoltativo: la ricetta dell’IBA prevede anche un albume d'uovo specificando che è opzionale, mezza fetta d’arancia e una ciliegia al maraschino come guarnizione.

6. Il Sazerac

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Il Sazerac è molto interessante perché è stato il primo drink a far capire ai bartender le potenzialità dell'assenzio in mixology. Ancora oggi leghiamo questo prodotto all'ubriachezza assoluta ma in realtà grazie alle sue forti componenti di anice, ha il potere di far "espandere" i sapori di un drink. Nel Sazerac l'assenzio va messo nel bicchiere di servizio, prima di tutta la preparazione: è come se aromatizzasse il bicchiere. Nato nel XIX secolo a New Orleans, si prepara con rye whiskey, assenzio, zucchero e un tocco di bitter Peychaud's. Storicamente il Sazerac è una celebrazione dell'eredità culturale e culinaria della città di New Orleans e del suo legame con la comunità creola.

7. Il Penicillin

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Fino ad ora abbiamo parlato di drink antichissimi e secolari: il Penicillin è invece un giovincello, ha circa 20 anni. Ideato nel 2005 da Sam Ross, storico bartender australiano del Milk & Honey di New York, è un drink a base di  whisky scozzese, sciroppo di miele, succo di limone e zenzero dal gusto dolce, fresco e pungente allo stesso tempo. Il suo nome è un omaggio alla penicillina ovviamente, inventata da Alexander Fleming: si chiama così perché Ross alludeva alle proprietà medicinali di alcuni dei suoi ingredienti.

8. Il Rob Roy

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È il gemello scozzese del Manhattan e viene preparato praticamente allo stesso modo: vermut e angostura ma al posto del bourbon abbiamo il whisky. Questo ci offre un drink molto più complesso e speziato, a dispetto del Manhattan che è più dolce. Il Rob Roy è un omaggio a una figura leggendaria della storia scozzese: Robert MacGregor, detto appunto Rob Roy. Celebrato come il Robin Hood di Scozia nel XVII secolo, le sue gesta eroiche sono state immortalate nel romanzo di Sir Walter Scott e nell'omonimo film del 1995 con Liam Neeson.

9. Il Rusty nail

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Il Rusty Nail è un cocktail robusto e avvolgente, amato per la sua semplicità e il suo carattere deciso. Se sei un appassionato di serie tv ti sarà capitato sicuramente di intravederlo: è il cocktail che si prepara sempre Saul Goodman in Better call Saul. È a base di scotch e Drambuie, un liquore scozzese all'aroma di miele ed erbe ricavato da diversi whisky. Le sue radici risalgono agli anni '30, questo cocktail è diventato una scelta popolare tra i bevitori di whisky di tutto il mondo, apprezzato per il suo gusto inconfondibile e il suo fascino senza tempo.

10. Scotch and soda

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Concludiamo con un grande classico: Whisky and soda è un drink estremamente semplice con il distillato scozzese e acqua gassata o soda. Non esiste un rapporto fisso tra gli ingredienti: la quantità di acqua può variare a seconda dei gusti, può essere servita con o senza ghiaccio e con l'aggiunta di scorza d'agrumi, una fetta d'arancia o limone, molti lo servono senza nulla. Solitamente si versa in un bicchiere tumbler, un old fashioned o un higball, quest'ultimo essendo più grande, viene utilizzato soprattutto quando si aggiunge ghiaccio o una quantità di acqua maggiore.

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A cura di
Leonardo Ciccarelli
Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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