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6 Febbraio 2024 15:00

Cibi afrodisiaci, un falso mito? Ecco cosa dice la scienza

Alcuni alimenti hanno da sempre la fama di essere afrodisiaci, in grado di potenziare le prestazioni sessuali e aumentare la libido. Ma sarà vero, o si tratta solo di una leggenda metropolitana? Vi sveliamo il parere degli scienziati.

A cura di Martina De Angelis
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Peperoncino, ostriche, cioccolato: sono tanti gli alimenti considerati afrodisiaci, ovvero in grado di avere un effetto rinvigorente sul nostro organismo dal punto di vista sessuale. È un mito che circola da molto tempo e ben radicato nella cultura popolare, ma forse non è poi così reale come siamo arrivati a credere.

Secondo la scienza, infatti, non esistono in natura dei cibi che abbiamo un vero e proprio potere afrodisiaco. È vero anche, però, che i progressi della ricerca in questo campo hanno evidenziato come alimentazione e sessualità hanno effettivamente un legame, sebbene diverso da quello universalmente noto.

Lo studio dell'affascinante binomio tra alimentazione e sessualità, ancora oggi oggetto di ricerca scientifica, ha portato a sfatare il mito degli alimenti afrodisiaci, ma anche a indagare in modo approfondito le sostanze presente negli alimenti che influiscono sulla sfera sessuale e dare una spiegazione alle credenze del passato.

Cosa si intende per cibi afrodisiaci?

Sin dai tempi antichi, alcuni cibi, spezie ed erbe sono state identificate come potenti afrodisiaci per l'organismo, ovvero di donare tramite il consumo un aumento della virilità e della fertilità, un incremento del desiderio sessuale e un vero e proprio potenziamento delle prestazioni.

Non a caso, il termine "afrodisiaco" viene dalla nome della dea Afrodite, regina incontrastata dell'amore e della bellezza. Nel corso dei secoli queste credenze si sono rinforzate arrivando fino ai giorni nostri: quante volte hai sentito il cioccolato segnalato come potenziamento naturale della libido? E quanti menù di San Valentino hai letto a base di ostriche e peperoncino?

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Secondo la tradizione folkloristica, infatti, solo alcuni cibi hanno questo incredibile potere stimolante. Qualche esempio? Il cioccolato con il suo gusto dolce e la consistenza vellutata, le ostriche, considerati potenti afrodisiaci fin dai tempi dei greci, il peperoncino, una vera scarica di adrenalina per il sistema circolatorio, il miele, usato dagli antichi novelli sposi nella forma di idromele.

I cibi afrodisiaci esistono davvero? Il parere della scienza

Sfatiamo il mito: la scienza afferma che i cibi afrodisiaci non esistono in natura. Il fatto che alcuni alimenti siano considerati degli stimolanti sessuali, quindi, è pura tradizione folklorisica ed è solo una leggenda metropolitana.

Ma come mai determinati cibi sono stati così collegati alla sfera sessuale? Oggi esistono alcune branchie della scienza, in particolare la bionutrizione e la nutraceutica, che studiano proprio i componenti degli alimenti: è lì che risiede la nascita di questa convinzione.

In parte in fatti la suggestione dei cibi afrodisiaci può essere spiegata proprio dal contenuto nutrizionale e dagli aspetti funzionali riconosciuti a quegli alimenti. Ad esempio, il peperoncino è una spezia che favorisce la termogenesi dell’organismo e, come molti altri cibi piccanti, è un ottimo vasolidatatore.

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Anche il cioccolato, il cacao nello specifico, è un grado di aumentare il flusso sanguigno nel nostro corpo, ed è anche ricco di due sostanze particolari: la feniletilamina, uno stimolante rilasciato dal cervello quando ci innamorano, e il triptofano, che aiuta a produrre la serotonina, una sostanza legata all'eccitazione sessuale.

Gli alimenti, quindi, possono contenere delle sostanze che hanno degli effetti sul nostro organismo, ma rimangono degli effetti leggeri che difficilmente hanno davvero il potere di rendere il corpo più eccitato o più performante.

In altri casi, infatti, l'idea dell'alimento afrodisiaco è solo una suggestione: come le ostriche, per esempio, che secondo il sessuologo americano Michael Krychman contano semplicemente su un "effetto placebo" molto potente per la loro forma particolare, o il miele, prescritto da Ippocrate per il vigore sessuale perché i novelli sposi bevevano una bevanda fermentata a base di miele fino alla prima luna della loro nuova unione.

Gli alimenti afrodisiaci non esistono, ma eros e cibi sono legati

Al di là delle leggende e delle tradizioni che si sono create sull'argomento, la scienza ci spiega che in generale esiste un legame tra eros e cibo: alcuni alimenti infatti, proprio per i loro componenti, potrebbero incidere sulla sfera sessuale anche se non come afrodisiaco.

Per esempio, gli esperti suggeriscono di evitare il sovraccarico alimentare prima di un rapporto, soprattutto di cibi grassi e proteine, perché va a sequestrare l'afflusso di sangue a livello intestinale e va così a sottrarlo alla sfera sessuale. Anche l'alcol è una trappola, perché dopo la fase iniziale di euforia subentra uno stato di debolezza fisica e a un aumento della sonnolenza che sicuramente non fanno bene alla sessualità.

Se consumati nelle giuste quantità, invece, i cibi proteici possono aiutare la sfera sessuale: contengono infatti esempio ornitina e arginina, aminoacidi che possono intervenire nella sintesi dell’ossido nitrico favorendo nell’uomo una buona vasodilatazione e dunque predisponendo meglio all’approccio sessuale.

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