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18 Novembre 2022 15:30

Chi è Alessandro Borghese, l’unico uomo in grado di confermare o ribaltare il risultato

È probabilmente lo chef più amato d'Italia: Alessandro Borghese ha conquistato tutti con il suo carattere gioviale, in contrapposizione con tanti suoi colleghi. Vediamo insieme i passaggi più importanti della sua vita e della sua carriera, sia in televisione sia ai fornelli.

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È l'idolo delle folle, è un cuoco così iconico da aver creato un vero e proprio vocabolario televisivo: parliamo di lui, dell'unico uomo in grado di confermare o ribaltare il risultato. Alessandro Borghese è uno dei volti televisivi più noti d'Italia, con il suo stile unico ha davvero "ribaltato" la cucina in televisione: in un periodo in cui la tv mostrava piatti volanti e sfuriate fuori luogo, lui ha praticato la gentilezza, entrando nel cuore degli italiani. Nato a San Francisco, il 19 novembre 1976, oggi è titolare di due ristoranti in cui porta in tavola i migliori prodotti che l'Italia ha da offrire. Ripercorriamo insieme la vita di Alessandro Borghese, la sua storia e le sue esperienze più importanti.

La storia di Alessandro Borghese: dalle navi ai record d'ascolti in tv

Nato a San Francisco, negli Stati Uniti, nel 1976, Alessandro Borghese è stato capace di togliersi la scomodissima etichetta da "figlio di". I genitori del presentatore di 4 Ristoranti sono infatti due volti noti dell'Italia anni '80: sua mamma è Barbara Bouchet, una delle attrici più apprezzate della prima generazione della commedia sexy all'italiana, il papà (scomparso nel 2016) è Luigi Borghese. Alessandro è identico a suo padre: stessa carnagione scura, naso pronunciato, ricci ribelli, fisico imponente. Dal papà ha ereditato anche la passione per la cucina perché, come ha confessato al settimanale Oggi, "papà adorava cucinare, era il suo hobby. Le domeniche ai fornelli con lui sono uno dei ricordi più belli che ho. Mamma invece non ha mai mangiato, lei si nutre, il che è diverso". Alessandro Borghese è anche una buona forchetta, proprio come suo padre: da lui ha ereditato anche la smodata passione per la tradizione napoletana, essendo Luigi nativo del capoluogo campano.

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Con una famiglia benestante, immersa nel glamour, sembrava impossibile per Alessandro Borghese diventare un cuoco anche perché negli anni '90 questa professione era ancora ritenuta "di basso rango". Infatti Alessandro il cuoco non lo voleva fare: il papà gli insegna a guidare a soli nove anni e la passione per i motori cresce sempre più fino a fargli desiderare di essere un pilota (d'auto o di moto). Il problema però è il talento, non proprio spiccato, e pure il fisico: Alessandro Borghese è alto 1.87, non proprio il requisito ideale per guidare a livello agonistico. Alessandro comincia così a studiare seriamente e lo fa nella prestigiosa American Overseas School of Rome, una scuola internazionale privata con sede a Roma, accreditata dalla Middle States Association of Colleges and Schools negli Stati Uniti. Si prospetta un futuro accademico radioso ma appena finito il liceo Alessandro Borghese cambia strada e si imbarca sulle navi da crociera per ben tre anni. Un triennio pieno d'avventure in cui è finito perfino in un naufragio al largo dell'Africa al quale è sopravvissuto solo grazie a una zattera a cui è rimasto aggrappato per ben tre giorni prima di essere soccorso. Fa esperienza poi in alcuni importanti ristoranti a Londra, San Francisco e Parigi. Rientra brevemente nel nostro Paese per completare un percorso di studi da sommelier per poi ripartire alla volta di New York.

Il 2000 è l'anno della svolta per Alessandro Borghese: ottiene il diploma da sommelier e fonda l’AB Normal, una società tutt'ora gestita da lui e dalla sua squadra, che si occupa di consulenze nell'ambito della ristorazione, di licensing, pubblicità e di editoria, implementata nel 2006 dalla fondazione de "Il lusso della semplicità", votata al catering. In mezzo però c'è l'exploit di Borghese: nel 2004 lo chef ha due proposte lavorative, una dalla Cina per gestire un prestigioso ristorante, un'altra da Real Time, alla ricerca di un cuoco a cui affidare un programma dedicato alla cucina, "Il cuoco gentiluomo", e un altro all'ospitalità, "Cortesie per gli ospiti".

Sceglie la tv e fa benissimo: trova la sua dimensione ideale grazie alla fluente parlantina, alla presenza scenica, al fascino, al suo savoir-faire. Da questo momento in poi è un crescendo di successi il cui culmine è "Alessandro Borghese – 4 Ristoranti": la prima edizione nel 2015 per un successo senza precedenti. Borghese porta in questo format la ristorazione "normale": ristoranti imperfetti, particolari, senza Stelle Michelin ma che tendenzialmente cucinano bene. Porta in tv ristoranti in cui possono andare tutti perché hanno un costo accessibile. L'idea delle puntate a tema che svariano dallo street food ai ristoranti italiani all'estero è un successo ed è proprio in questo programma che conia le sue locuzioni più famose come "confermare o ribaltare il risultato", la "locascion" con la esse e la ci così marcate o il "diesci". Alessandro Borghese diventa un meme di internet, la definitiva prova dell'ingresso dello chef nella pop culture italiana.

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Dopo anni di successi in cui, comunque, le persone si son chieste "ma dove cucina Alessandro Borghese" decide finalmente di aprire un proprio ristorante. Lo fa a Milano e lo chiama "Il lusso della semplicità" come la società che presiede. Bissa qualche anno dopo a Venezia. Qui però cominciano anche gli intoppi della sua figura nell'opinione pubblica: prima la pandemia, poi la crisi della ricerca dei lavoratori, fanno uscir fuori un personaggio molto diverso da quello a cui siamo abituati. Le ultime dichiarazioni, lo scorso aprile, in cui il cuoco dice che essere pagati è un accessorio a cui si può rinunciare. Fanno molto scalpore ma fortunatamente per lui l'Italia è un Paese che dimentica presto. Poco dopo inaugura la sua ultima fatica, "Celebrity Chef" insieme alla giornalista Angela Frenda e allo chef più stellato d'Italia, Enrico Bartolini, nel ruolo di giudici ed è un successo. Ha ribaltato il risultato anche questa volta.

La vita privata di Alessandro Borghese

Lo chef romano, specializzato nella cacio e pepe con cui avrebbe perfino sfidato i The Jackal, è sposato dal 2009 con Wilma Oliviero. Ex modella e valletta, ha lavorato a "Ok! Il prezzo è giusto", prima di lasciare la carriera televisiva per seguire le orme del padre e lavorare nell'imprenditoria. Nativa di Telese Terme, in provincia di Benevento, è cresciuta in Calabria dove il suo papà gestiva un'azienda nel mondo del food. Il cibo nel destino. Insieme ad Alessandro Borghese ha due figlie, Arizona e Alexandra. Lo chef ha anche un altro figlio che non ha mai incontrato.

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Il cuoco di origini campane ha una grande passione per i viaggi e per la musica, in particolare quella rock, ed ha una vera e propria ossessione per i gatti: Tokyo, Crystal e Savannah Borghese sono tre bellissimi exotic shortair con tanto di pagina Instagram personale.

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Quello che i piatti non dicono
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