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4 Febbraio 2023 12:00

Che cos’è il granchio peloso cinese e perché è vietato in Italia?

Maxi sequestro a Milano di oltre 30 chili del granchio cinese, o granchio peloso di Shanghai. Di cosa si tratta e perché la sua commercializzazione (ma non solamente) è vietata nell'Unione Europea?

A cura di Alessandro Creta
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Pochi giorni fa nel quartiere di Chinatown a Milano sono stati sequestrati, in una sola operazione, oltre 30 chili del cosiddetto granchio cinese, o granchio peloso di Shanghai. Ma che cos'è questo animale e perché la sua commercializzazione (ma non solo, come vedremo) è vietata? Nome scientifico Eriocheir sinensissi tratta di un esemplare alieno, invasivo, capace di mettere a rischio ecosistemi differenti da quelli di sua origine proprio perché non autoctono e particolarmente aggressivo verso le altre specie locali (un po' come il granchio blu, per esempio).

Che cos'è il granchio peloso cinese e perché si chiama così

Si tratta di un esemplare particolare di granchio, con chele ricoperte da una folta peluria scura, capace di adattarsi e vivere in acque salate così come in quelle dolci. Pare sia stato introdotto in Europa dall'Oriente nella prima parte del 1900, oggetto di una mappatura verso la metà del secolo a seguito di un pericoloso aumento degli esemplari presenti.

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Come ogni specie alloctona e aggressiva ha comportato problemi legati alla preservazione dei vari ecosistemi locali. La pericolosità legata al loro consumo sta, inoltre, nella capacità del granchio di vivere anche in acque particolarmente inquinate, andando così ad assorbire e concentrare nei tessuti tossine e sostanze pericolose per la salute umana.

Dal 2016 il granchio cinese è stato incluso nell'elenco delle specie aliene invasive di interesse per l'Unione Europea: ciò ha comportato come questa specie non possa essere intenzionalmente importata, allevata, trasportata, commercializzata o rilasciata in natura in nessuna parte dell'Unione Europea. Mentre in Cina è considerato una vera prelibatezza gastronomica un animale del genere nel nostro Paese non ci dovrebbe proprio essere, in quanto dannoso e aggressivo invasore dagli importanti impatti negativi sugli ecosistemi di cui non è originario.

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Per questo nei giorni scorsi a Milano gli ispettori pesca della Capitaneria di porto di Genova in un blitz hanno effettuato un maxi sequestro di oltre 30 chili di questa specie. A fine 2019, sempre a Milano, venne effettuata un'operazione simile, sempre con il granchio cinese al centro del blitz. Al tempo ne vennero sequestrati esemplari per un valore totale di 20.000 euro.

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