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20 Novembre 2022 11:00

Che cosa mangiava Gesù e qual era il suo piatto preferito?

Che cosa mangiava Gesù e qual era il suo piatto preferito? Breve viaggio attraverso la dieta e i cibi più diffusi del tempo, tra pani, pesci, vini e alimenti dell'epoca.

A cura di Alessandro Creta
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Se c’è una cosa di cui sono pieni Bibbia e Testi Sacri, oltre a insegnamenti, morale e allegorie varie, questo è sicuramente il cibo. Si comincia, letteralmente, con la mela di Adamo ed Eva, e si prosegue sino all’istituzione del pane e del vino come alimenti sacri per eccellenza, simbolo del corpo e del sangue di Cristo.

Che a Gesù piacesse mangiare e bere abbiamo varie testimonianze. Già in occasione delle nozze di Cana trasformando l’acqua in vino diede vita, praticamente, al primo open bar di cui si abbia testimonianza. Gli invitati al matrimonio ancora ringraziano: da bere gratis per tutti. Con buona pace di quelli del catering. Per non parlare, poi, della moltiplicazione dei pani e dei pesci avvenuta in un'altra circostanza.

La dieta e il piatto preferito di Gesù

Nelle prossime righe, seppur con tutte le riserve e i dubbi (legittimi, data la distanza temporale) del caso cerchiamo di capire quale fosse la dieta di Gesù e delle persone del tempo, cosa fossero solito mangiare (e bere) attraverso i cibi tipici dell’epoca. Quelli perlomeno più consumati dalle classi povere della società ebraica, di cui il figlio di Dio faceva parte assieme ai suoi seguaci.

Cosa mangiava insomma Gesù e c’era, tra i tanti, un piatto preferito rispetto agli altri? E come faceva a mantenere quegli addominali da prova costume che gli vengono ritratti in praticamente ogni raffigurazione?

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Cerchiamo prima di tutto di smentire una fake news riguardante la dieta di Gesù. No, non era affatto vegano come alcuni credono. Ogni epoca e ogni tendenza portano con sé anche strumentalizzazioni varie ed eventuali, e anche i vegani hanno tentato di rendere Gesù parte della loro crew. Ma niente da fare, per ora come massimi esponenti della loro vocazione green si dovranno ancora accontentare dei più terreni Hamilton e Djokovic. Non di certo profeti, ma comunque non gli ultimi due arrivati.

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Letture e testi alla mano possiamo infatti affermare come Cristo apprezzasse la carne, per quanto fosse per lo più un alimento tipico di classi sociali più elevate. Esistono comunque vari libri, di epoca contemporanea, che parlano della dieta tipica di una persona del Medio Oriente di allora. Tra questi citiamo The Food and Feasts of Jesus: Inside the World of First Century Fare, nel quale gli autori affermano come ci fosse il pane alla base dell’alimentazione sia dei poveri sia dei ricchi. Era un elemento indispensabile per cibarsi e sostenersi e, non esistendo ancora le posate, in molti casi pane, focacce o altri lievitati venivano usati anche per raccogliere il cibo. Una grande, diffusa, scarpetta.

Difficilmente sulle tavole del tempo poi mancavano i legumi: in particolar modo ceci, fave e lenticchie rappresentavano una valida fonte di proteine alternativa a cibi di derivazione animale. Carne di pecora e capra su tutte, più costose e più difficili da rimediare e lavorare.

Nei vari Vangeli, comunque, ci sono non poche testimonianze su alcuni cibi consumati da Gesù. Grazie agli scritti sappiamo come la sua dieta fosse completa e variegata, sicuramente semplice ed essenziale, composta da verdure, erbe amare, pane, carne e pesce. In quantità di certo minori rispetto a quelle alle quali siamo abituati oggi, oltre a essere prive di conservanti, additivi e robaccia varia figlia dell’epoca contemporanea e industriale.

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Parlando di frutta, tra tutte le varietà, fichi e melograno pare fossero quelli che andassero per la maggiore. Circondatosi per lo più da pescatori, non mancava di certo il pesce nella sua dieta così come in quella degli apostoli. Nelle zone del Medio Oriente, dove Gesù è vissuto, agito e predicato, la varietà più pescata e mangiata erano le sardine. La carne, come detto, quando disponibile non era certo disdegnata.

Capre, pecore ma anche agnello, per lo più (sembra) stufato o arrostito e con delle verdure di accompagnamento oppure erbe amare come cicoria, già diffusa nel bacino mediterraneo. Il miele al tempo pare venisse utilizzato per addolcire alcune pietanze, probabilmente anche il vino. Questo, infatti, all'epoca era decisamente diverso da quello che siamo abituati a bere oggi, ben più più deciso, forte e dalla beva non così facile. I romani non solo lo allungavano con acqua ma vi versavano dentro anche del miele. Non è esclusa quindi un’abitudine simile anche nella terra di Gesù, per quanto non è detto come si trattasse dello stesso miele odierno. Al tempo infatti non era diffusa l’apicoltura e con il termine ‘miele’ si poteva intendere anche una sostanza, quasi uno sciroppo, densa e dolce ottenuta dalla lunga cottura di fichi, datteri, carrube e uva.

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Detto tutto ciò, comunque sia, si può individuare un piatto preferito da Gesù? Qualcosa per cui andava particolarmente ghiotto? Pare come colui per fama secondo solamente ai Beatles (oh, parola di John Lennon) avesse una predilezione per la focaccia d’orzo. Qualcosa di semplice, essenziale, e non poteva essere altrimenti considerato il personaggio. Non ce lo ha detto lui attraverso qualche parabola o racconto, ma è perlomeno quanto affermato da Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini, autori de Il Gesù dei Miracoli. Sicuramente in merito a questo aspetto, non ce ne vogliano gli scrittori sopra citati, noi qualche dubbio ce lo riserviamo. A meno che non sia arrivata una soffiata (o una comanda) dall’alto…

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Quello che i piatti non dicono
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