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24 Dicembre 2021 15:00

Candy canes, i celebri bastoncini di zucchero: il dolcetto nato per far star zitti i bimbi

Secondo la leggenda, i bastoncini di zucchero nascono nel 1670 a Colonia, in Germania. C'è un fondo di verità ma la storia vera racconta altro e ci porta direttamente negli Stati Uniti.

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I bastoncini di zucchero bianchi e rossi sono una furbata e non c'è altro modo per descrivere le motivazioni che hanno portato alla loro nascita. Si tratta di un dolcetto molto semplice, una caramella allungata a forma di bastone, solitamente bicolore, tradizionalmente al gusto cannella anche se oggi di varianti se ne trovano a bizzeffe. Originariamente si trattava di semplici bastoncini, diritti, privi di qualunque forma, ma già dal Settecento l'aspetto ricordava molto quello attuale.

La nascita dei bastoncini di zucchero, noti anche come candy canes, è strettamente legata a una leggenda tedesca che vede in questi dolci il modo migliore per acquietare i bambini.

La leggenda che ha dato vita ai bastoncini di zucchero

Il folklore popolare ci offre su un piatto d'argento una data ben precisa: i bastoncini di zucchero sarebbero venuti al mondo nel Natale del 1670 a causa dell'insofferenza del direttore del coro del St. Peter und Maria, l'incantevole Duomo di Colonia. L'uomo, nel tentativo di rimediare al trambusto che i bambini facevano in chiesa durante le celebrazioni religiose, chiese a un amico produttore di dolci canditi qualcosa che lo aiutasse. L'idea fu semplice e geniale: dei bastoncini di zucchero che i piccoli potessero mangiare durante la messa, così da tenerli impegnati e non disturbare durante la celebrazione.

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Ci fu un grande trambusto a seguito di questa scelta perché molti fedeli si ribellarono: come potrebbe essere considerato cristiano, offrire dei dolci e non prestare attenzione alla parola del Signore? Il direttore del coro, furbescamente, si inventò di sana pianta una spiegazione: non potendo dire ai genitori dei bambini che questi erano a dir poco fastidiosi, disse che la forma a bastone era fatta per ricordare ai più piccoli la visita dei pastori alla grotta dove nacque il Bambin Gesù e che il colore bianco del candy cane avrebbe dovuto rappresentare l'innocenza e la purezza della vita del Salvatore.

Con il tempo la leggenda si è arricchita, soprattutto con l'arrivo dei bastoncini come li conosciamo oggi (quindi con la "testa" arrotondata), e la conquista del mercato americano. Le remore riguardo questi dolcetti sono sempre state presenti, ma già nell'Ottocento i bastoncini di zucchero avevano abbandonato le chiese per finire nelle drogherie. Negli Stati Uniti i significati legati ai candy cane sono diventati molteplici:

  • uno degli ingredienti principali dei bastoncini industriali è il caramello, che rappresenta la solidità della fede in Gesù;
  • altro ingrediente fondamentale dei candy cane americani è la menta, un vegetale che ricorda il sapore dell'issopo, una pianta aromatica molto presente nell'Antico Testamento, usata a scopo di purificazione;
  • la forma del bastone, se capovolto, ricorda la "J", iniziale del nome "Jesus";
  • il bianco rappresenta la purezza;
  • il rosso ricorda il sangue che ha versato Gesù per redimere gli uomini dal peccato;
  • le tre strisce sottili che costituiscono il bastoncino rappresentano, infine, le frustrate che Gesù riceve dai soldati.

La vera storia dei bastoncini di zucchero natalizi

Tutto quanto raccontato finora è in realtà una leggenda, con un fondo di verità. È vero che i bastoncini di zucchero hanno un'origine tedesca e che ci siano tanti significati allegorici legati a questi dolci, ma la storia della cattedrale di Colonia non ha mai avuto dei riscontri oggettivi. La verità è una sola: non è certo il momento in cui i candy canes sono apparsi per la prima volta ma è dimostrato che già nel XVI secolo erano diffusi in tutta Europa.

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La prima documentazione ufficiale risale però solo al 1837, anno in cui i panelisti del Massachusetts Charitable Mechanic Association a Boston, hanno esposto le prime scatole di bastoncini zuccherati in una delle prime competizioni culinarie di cui si ha memoria. Non andarono per niente bene e non ebbero grande successo: troppo semplici e pure bruttini (erano ancora solo delle stecchette di zucchero bianco). Altra data molto importante è il 1844 perché compare la prima ricetta sul "The Complete Confectioner, Pastry-Cook, and Baker", un libro di cucina, ma solo tre anni dopo c'è l'esplosione di questa moda negli Stati Uniti. Nel 1847 un emigrato di origini tedesche-svedesi di nome August Imgard appese dei bastoncini di zucchero al proprio albero di Natale, mandando la conseguente cartolina tipica del Natale americano. L'idea piacque da morire a tutti gli amici e parenti che presero la palla al balzo e cominciarono a decorare i propri alberi con i bastoncini da zucchero rendendo i candy canes uno dei dolci più venduti d'America.

Nonostante il proverbiale senso per gli affari degli statunitensi, per un bel po' di anni nessuno ha pensato di industrializzare il processo e quindi queste caramelle venivano fatte a mano. La sveglia all'industria arriva dopo la I Guerra Mondiale grazie a due pasticcieri di Chicago, i Bunte Brothers, che depositarono i primi brevetti di macchine pensate per la produzione di bastoncini di zucchero. Praticamente in contemporanea irrompe la figura di Robert McCormack sulla scena di Albany, in Georgia: l'uomo aveva un'azienda di caramelle, la Famous Candy Company, che è diventata la Bobs Candies.  In pochissimo tempo diventò leader mondiale nella produzione di bastoncini di zucchero.

La fabbrica cominciò con la lavorazione manuale che portava una perdita del 20% del prodotto: piegare i bastoncini per creare la forma curva era una vera impresa e spesso si rompevano. In soccorso di McCorgmack arrivò Gregory Harding Keller, all'epoca studente di seminario a Roma, che nella Città Eterna trovò una sorta di "aggeggino arrotatore" in grado di piegare lo zucchero senza romperlo. Ogni estate tornava in America, cercando di migliorare questa minuscola invenzione italiana finché, nel 1952, ci fu il definitivo trasferimento di Keller in Arkansas. Dopo anni di affinamento brevettò la Keller Machine, una macchina in grado di automatizzare il processo di torsione delle caramelle morbide in strisce a spirale e le tagliava in lunghezze precise. La Keller Machine rivoluzionò il business e creò una nuova industria: la produzione commerciale di candy canes.

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