Dopo anni di dibattito, è finalmente arrivata la decisione dell'Unione Europea: a partire dal 20 gennaio 2025, il Bisfenolo A sarà vietato in tutti i materiali a contatto con gli alimenti. Ecco perché è pericoloso.
Non sarà più possibile utilizzare Bisfenolo A (BpA) nei materiali a contatto con gli alimenti: lo ha deciso l’Unione europea, dopo anni di dibattito sui rischi per la salute legati a questa sostanza che viene utilizzata per bottiglie di plastica, interni di lattine, utensili e contenitori alimentari. La Francia era stata pioniera in materia, vietando il BpA già nel 2009 per i biberon e per tutti i contenitori alimentari dal 2013.
Secondo il nuovo regolamento Ue, il Bisfenolo A sarà vietato negli imballaggi, nelle bottiglie di plastica, negli utensili da cucina e nei distributori d’acqua: dal 2011 era stato vietato l'uso del BPA nei biberon e negli altri contenitori per l'allattamento dei bambini, dal 2016 era stato vietato anche nelle carte termiche utilizzate per gli scontrini, perché la sostanza può migrare negli alimenti se a contatto con essi. Infine la svolta, vietando completamente l'uso del BPA in tutti i materiali a contatto con gli alimenti: sono previste però restrizioni anche per adesivi, gomme, materie plastiche, inchiostri, siliconi e vernici. I prodotti già realizzati con la sostanza dovranno essere ritirati da mercato entro 18 mesi.
Il Regolamento UE 2024/3190,prevede che il Bisfenolo A sia vietato in tutta una serie materiali a contatto con gli alimenti dal 20 gennaio 2025. Lo stesso testo impone restrizioni anche per i suoi sali e altri bisfenoli o derivati identificati come pericolosi, come il Bisfenolo S (BpS). Al momento non si può più usare il Bisfenolo A per:
La Commissione Europea ha annunciato la misura il 19 dicembre 202: come già detto, il divieto entrerà in vigore il 20 gennaio 2025, 20 giorni dopo la pubblicazione del Regolamento UE 2024/3190 nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 31 dicembre 2024. Ci sarà un periodo di transizione: oltre ai 18 mesi di tempo per il ritiro degli oggetti già in commercio, il regolamento prevede anche deroghe, per un massimo di tre anni, dove non siano ancora disponibili delle alternative.
Il bisfenolo A, o BPA, è una sostanza chimica sintetica utilizzata principalmente nella produzione di plastiche e resine. È un componente chiave del policarbonato, una plastica trasparente e resistente, spesso utilizzata per produrre bottiglie per l'acqua, contenitori per alimenti, biberon (prima del divieto) e rivestimenti interni delle lattine. Viene usato perché comporta una serie di vantaggi: conferisce alle plastiche alcune proprietà come la resistenza agli urti e alle alte temperature, la trasparenza, la leggerezza e, di conseguenza, la facilità nel maneggiarle.
Ma perché è considerato pericoloso? Il BPA può interferire con il sistema ormonale, imitando l'azione degli estrogeni e potenzialmente causando problemi di sviluppo e riproduttivi. Alcuni studi hanno poi suggerito un possibile legame tra l'esposizione al BPA e problemi di apprendimento e comportamento nei bambini. Sono state avanzate anche delle ipotesi che collegano l'esposizione al BPA a un aumentato rischio di obesità, diabete e malattie cardiache.