15 Marzo 2023 12:00

Alla scoperta del legame tra la festa di San Patrizio e la birra

La festa di San Patrizio si celebra il 17 marzo in onore del santo patrono d'Irlanda. Il legame tra questa festività e la birra è proprio l'omaggio alla cultura brassicola dell'Eire.

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La festa di San Patrizio è entrata nella vita di tutti noi grazie a film e serie tv che, se girati nel nord est americano, hanno sempre legato almeno un episodio alla festività del 17 marzo. In realtà questa festa è antichissima e profondamente radicata nella cultura irlandese: San Patrizio è infatti patrono d'Irlanda e commemora l'arrivo del Cristianesimo in Eire durante il V secolo d.C. proprio grazie a Patrizio, ai tempi vescovo in Irlanda. Ma perché è così legata al culto della birra? Vediamo insieme questo indissolubile matrimonio, più a stelle e strisce che tricolore a dir la verità.

La birra è protagonista della vita sociale irlandese

"Io amo il giorno di San Patrizio, è la mia festa preferita… perché è una festa religiosa che si santifica nei bar" così dice scherzosamente Jim Belushi nella sua "La vita secondo Jim" e pur nella commedia, non ha proprio tutti i torti. L'alcol fa parte di tutta la liturgia legata a San Patrizio perché la birra è un simbolo d'Irlanda al pari di folletti, trifogli e di George Bernard Shaw. Oggi il St.Patrick's Day è la celebrazione di tutto ciò che riguarda l'Eire ed è indubbio che birra e sidro siano due simboli imprescindibili della vita sociale e culturale dell'isola. Questa festa però è antichissima e non deve trarci in inganno la visione godereccia che abbiamo noi in Italia, guardandola dal di fuori. I primi St.Patrick's Day risalgono al 1600 per omaggiare Maewyin Succat, nome di battesimo di quello che sarebbe poi diventato Saint Patrick. A lui si deve l'approdo del Cristianesimo in Irlanda ed è per questo che molti collocano nell'anno 1000 i primi festeggiamenti in suo onore. Contemporaneamente sorgono anche i primi veri produttori di sidro di mele e di birra in Irlanda, all'epoca sotto dominio vichingo, e il primo flebile mercato dell'export. Soprattutto l'Inghilterra del tempo adora il sidro irlandese e moltissimi sono gli scambi commerciali tra le due nazioni: gli irlandesi cominciano debolmente a conquistare il "resto del mondo". La tendenza ai viaggi in mare prosegue per i secoli a venire, forse forti delle discendenze vichinghe di cui si fregia l'Irlanda, e si costituiscono piccole comunità un po' in tutto il mondo.

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Il fiume Chicago

Il culto di San Patrizio aumenta sempre di più la propria influenza culminando nell'Ottocento: i riti originali legati alla festa nazionale irlandese sono però molto sentiti, compiti, più simili alle processioni che troviamo nell'Italia Meridionale rispetto a quanto siamo abituati a pensare a causa del cinema americano. Proprio qui c'è l'inghippo: il St.Patrick's Day a cui pensiamo noi, con canti, balli, persone travestite da leprechaun e fiumi di alcol non è irlandese nel vero senso del termine, è americano. Dai primi decenni dell'800, con l'impennata tra il 1845 e il 1849 a causa di una pesantissima carestia, gli irlandesi vanno nel Nuovo Mondo, in particolare a Montreal, in Canada, e negli Stati Uniti, a Chicago (dove tingono il fiume di verde), New York e Boston (dove San Patrizio è anche santo patrono e trifoglio e leprechaun sono i simboli della squadra di basket NBA, i leggendari Celtics). La festa di San Patrizio muta negli Stati Uniti e arriva in tutto il mondo grazie a cinema e tv: non è più un omaggio al santo patrono ma un omaggio all'Irlanda tutta, alle proprie radici, alla propria cultura, ai simboli del Paese. Tra questi simboli c'è proprio la birra: la classica stout scura la fa da padrone ma troviamo tantissime birre verdi coi coloranti vendute in ogni supermarket delle città. Un bel modo per ricordare  i propri avi e portare la cultura irlandese in ogni angolo del mondo al netto di qualche eccesso di troppo.

La fenomenologia della birra verde

La birra verde non ha nulla di irlandese. Fa parte di quegli eccessi americani che molti irlandesi "originali" hanno ripudiato negli ultimi anni. Dopo l'acuirsi delle manifestazioni violente, l'Irlanda è riuscita a lavorare molto bene sull'alcolismo imperante della nazione, che non è affatto uno stereotipo ma un reale problema. Oggi la festa di San Patrizio è tornata a essere più composta e i pub irlandesi hanno perso un po' quell'anima underground che li pervadeva fino agli anni '90 a vantaggio di un calo dei problemi legati all'alcol davvero importante.

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La birra verde è ormai quasi "bandita" nel Paese per favorire le tante realtà locali che in un giorno di festa possono fatturare di più. Questo prodotto è stato inventato più o meno nel 1920, negli Stati Uniti, da Thomas Hayes Curtin, un medico legale del Bronx. Oggi il verde viene dato da un innocuo colorante alimentare ma all'epoca il colorante era il wash blue. Che sarà mai? Il wash blue era una soluzione di polvere di ferro incorporata con un colorante usata per rendere di nuovo luminosi i bianchi sporchi. In pratica si trattava di sapone. Il medico la aggiungeva alla birra chiara e creava questa nuova e "invitante" bevanda. Non ci sono stati casi di intossicazione, quindi si presume che il livello di tossicità del sapone fosse abbastanza basso da non provocare danni. In realtà il giornalista americano Phil Edward colloca la nascita di questa bevanda nel 1910 a Spokane perché tra le pubblicità del giornale locale ha ritrovato un "Green Beer be jabbers" tra gli annunci ma non è riuscito a risalire alla ricetta del barista di Washington.

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Quello che i piatti non dicono
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