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3 Novembre 2021 15:00

Addio a Aldo Campeol, “l’inventore” del tiramisù, il dolce nato per un incidente

Mascarpone, uova, caffè, savoiardi, zucchero, cacao amaro, il tiramisù è tutto qui, racchiuso in questi sei semplici ingredienti che amalgamati insieme creano uno dei dolci più famosi al mondo. La nascita di questo dolce al cucchiaio la dobbiamo ad Aldo Campeol che ci ha lasciato qualche giorno fa all'età di 93 anni: ma qual è la vera storia?

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È morto all'età di 93 anni Aldo Campeol, il titolare dello storico ristorante di Treviso che ha dato i natali al tiramisù. Il dolce a base di mascarpone, uova, caffè, savoiardi, zucchero, cacao amaro sarebbe nato nel 1970 grazie a un incidente: durante la preparazione di un semplice gelato alla vaniglia, sarebbe caduto del mascarpone nella ciotola delle uova e dello zucchero. A questo punto il pasticciere, assaggiando il cucchiaio sporco, resta colpito dall'abbinamento e, dopo averlo fatto assaggiare ad Aldo e Alba Campeol, decide di provare l'impasto sui savoiardi bagnati con il caffè. Il risultato è una bomba e in breve diventa uno dei dolci più famosi al mondo.

Abbiamo usato il condizionale non a caso: il dolce nato da un incidente è in realtà solo una leggenda. Vediamo come stanno davvero le cose.

La storia del tiramisù di Aldo Campeol

Il trio del ristorante Le Beccherie di Treviso trova subito il nome al nuovo dolce e vuole che ci sia tutta una liturgia nel servizio: il "Tirame su", va preparato su piatti rotondi d'argento, lasciato a riposare alcune ore in frigo e deve essere servito con una generosa spolverizzata di cacao amaro. Con il tempo, nel menu del locale, sono comparse diverse varianti di questa delizia ma la ricetta originale, depositata e registrata con atto notarile all’Accademia Italiana della Cucina nel 2010, non sarà mai toccata.

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La notizia della morte di Aldo Campeol è stata accolta con tristezza da tutti gli appassionati di pasticceria: era un uomo amato e rispettato, un vero signore d'altri tempi. Lo stesso governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha detto che con Campeol la città di Treviso "perde una stella della sua storia enogastronomica. La sua lunghissima attività di ristoratore, e le sue Beccherie, hanno attraversato decenni della trevigianità migliore, fatta di accoglienza e qualità, e di quel sorriso garbato che sul suo volto non mancava mai".

Abbiamo parlato di leggenda sulla nascita del tiramisù perché, in realtà, Roberto Linguanotto, lo chef delle Beccherie, metteva spesso in carta dei dolci trovati in giro per il mondo. Il cuoco, in un'intervista del 2017, afferma infatti che la prima ricetta del tiramisù deriverebbe dallo "sbatudin", un composto di tuorlo d'uovo sbattuto con lo zucchero risalente ai tempi degli Asburgo, a cui avrebbe inizialmente aggiunto solo il mascarpone. La leggenda di Campeol e del suo fortunato errore è comunque "storia" della gastronomia italiana e, sebbene ci siano numerose discordanze sull'invenzione di questo dolce così famoso, è certo che la prima ricetta del tiramisù a essere codificata in un libro nel 1983 è proprio quella di Linguanotto, Aldo e Alba Campeol.

Al distinto titolare delle Beccherie dobbiamo un dolce che è diventato sinonimo di italianità nel mondo, una nuova tradizione che è sopravvissuta nel tempo.

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