
Viene definito "oro rosso" ed è la spezia più costosa al mondo (la seconda è la vaniglia): stiamo parlando dello zafferano, ingrediente pregiato in cucina per il suo colore e l’aroma peculiari, protagonista di piatti della tradizione come il risotto alla milanese, ma anche di ricette creative, dolci compresi.
Il suo nome scientifico è Crocus Sativus e si presenta come un bel fiore lilla con all’interno tre stigmi rossi: il suo prezzo elevato è ben giustificato dal fatto che per ottenere un 1 grammo di prodotto servono tra i 160 e i 200 fiori, raccolti a mano uno per uno. Originario dell’Asia, noto come pianta officinale, in Italia lo impiegano già i Romani, come condimento e tintura per stoffe, e oggi, nonostante la produzione nazionale sia circoscritta, vede delle vere e proprie eccellenze, con lo zafferano toscano, abruzzese e sardo che hanno ottenuto il riconoscimento Dop.
Come la maggior parte delle spezie non apporta vantaggi solo in termini gastronomici, ma fa anche bene alla salute, come spiegato da Humanitas nella scheda dedicata allo zafferano. Vediamo perché.
Proprietà dello zafferano
Lo zafferano non è soltanto la spezia che regala ai piatti il suo caratteristico colore dorato, ma anche un alimento con un profilo nutrizionale da non sottovalutare. In 100 grammi fornisce circa 310 calorie con 11,4 grammi di proteine, 65 di carboidrati, 5,85 di grassi e quasi 4 di fibre. Al suo interno troviamo vitamine preziose come la A e la C, insieme a diverse del gruppo B, tra cui niacina, riboflavina, tiamina e folati. Importante anche i minerali, tra potassio, magnesio, fosforo, calcio e ferro. A completare il quadro ci sono più di 150 componenti volatili, come il safranale, il maggior responsabile del caratteristico aroma e composti bioattivi quali crocina, picrocrocina, licopene e altri carotenoidi che oltre a conferire le nuance rosse-arancio contribuiscono all’azione benefica per cui lo zafferano è noto. Per usufruire al meglio delle sue proprietà, bisogna sapere che siamo di fronte a una spezia delicata, che va conservata con cura, in quanto è sensibile all’aria, alla luce e all’umidità: l’esposizione a questi fattori compromette la qualità del prodotto, sia la sua efficacia.

Benefici dello zafferano
Lo zafferano fin dai tempi antichi è conosciuto per le sue virtù terapeutiche, usato per esempio nella medicina ayurvedica indiana: è un potente antiossidante naturale, vanta effetti afrodisiaci, facilita la digestione e si rivela un amico del buonumore. Vediamo nel dettaglio quali sono i principali benefici di questa spezia.
1. Combatte lo stress ossidativo
Lo zafferano contiene molteplici sostanze utili al nostro organismo come le crocine, che fanno parte dei carotenoidi, e il safranale, A livello salutistico, aiutano a contrastare i radicali liberi, combattendo l’invecchiamento cellulare. In uno studio su 8 varietà di zafferano campano, diversi campioni hanno messo in evidenza la quantità significativa di terpeni, composti volatili che hanno proprietà antibatteriche, antimicotiche, antitumorali, analgesiche e antinfiammatorie.
2. Una mano all’umore
Uno degli ambiti di ricerca più interessanti, è quello di uno studio che associa lo zafferano al sistema nervoso, in particolare riguardo a un miglioramento dei sintomi della depressione lieve e moderata e, in misura minore, dell'ansia. Il merito va ai suoi composti attivi che, in tandem con la funzione antiossidante, aiutano il cervello nella produzione e regolazione di neurotrasmettitori legati al buonumore, come la serotonina e la dopamina, favorendo così il benessere emotivo.
3. Un aiuto per le funzioni cognitive
A livello di neuroprotettore, lo zafferano si dimostra amico del cervello come possibile aiuto contro il declino cognitivo legato all’età e a malattie come il morbo di Alzheimer. In alcuni studi clinici, l’assunzione di estratti di questa spezia ha portato a miglioramenti della memoria e dell’attenzione. Si tratta di ricerche che hanno dato risultati promettenti, ma che necessitano di maggiori conferme scientifiche.

4. Un sostegno per le donne
Lo zafferano è un alleato della salute femminile. Studi hanno sottolineato come i suoi estratti siano efficaci contro la sindrome premestruale, portando sollievo a stati di ansia, irritabilità e stanchezza, e la dismenorrea, ovvero tenendo a bada il dolore fisico che si può provare durante il ciclo.
5. Effetti afrodisiaci
Si tratta di una proprietà esaltata già in tempi passati, ma che ora con ricerche scientifiche viene in parte confermata, in quanto si ha bisogno di maggiori prove a riguardo. Negli studi viene messo in evidenza come lo zafferano abbia effetti positivi sulla sessualità maschile e quella femminile, come supporto contro la disfunzione erettile (nell’uomo) e per aumentare il desiderio sessuale.
6. Favorisce la digestione
Nella tradizione popolare lo zafferano veniva considerato un aiuto digestivo e oggi possiamo dire che è vero. I suoi componenti principali (crocine e safranale) stimolano la produzione di succhi gastrici, riducono il gonfiore di stomaco e proteggono dalle infiammazioni.
7. Benefici per la vista
Lo zafferano può fare bene anche alla vista? Ebbene sì: al Policlinico Gemelli di Roma è stato studiato l’effetto dello zafferano sulla retina in relazione a una malattia degenerativa oculare ereditaria, la sindrome di Stargardt, che provoca una progressiva perdita della visione centrale. I risultati hanno mostrato che un trattamento a base di zafferano può rallentare il suo sviluppo, in quanto la patologia è legata allo stress ossidativo delle cellule e questa spezia è ricchissima di antiossidanti che lo frenano.

Controindicazioni
In cucina – anche visto l’alto costo – di zafferano se ne utilizza una dose minima: di solito, per un risotto per 4 persone ne basta una bustina, che ne contiene 0,125 grammi. Lo zafferano assunto in queste quantità non ha nessun tipo di effetto collaterale: si raccomanda di non superare però l’1,5 gr al giorno, perché potenzialmente potrebbe causare disturbi gastrointestinali e diventare tossico. Un’attenzione particolare deve essere fatta al momento in cui lo si impiega in veste di integratore alimentare: secondo l’Humanitas, infatti, essendoci una maggiore concentrazione di prodotto, c’è il rischio di interferire con l’assunzione di farmaci per la pressione e coagulanti: il consiglio è rivolgersi al proprio medico.