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21 Luglio 2020 15:00

Vini in vacanza: 8 cantine “di mare” da visitare e 8 vini da scoprire

Il 20 per cento della produzione di vino italiana è "marittimo". Parliamo delle tante etichette che nascono sulla costa e nelle isole del Paese: bianchi soprattutto, ma anche rosati e rossi. Con le vacanze iniziate diamo qualche consiglio su cantine da visitare e bottiglie da comprare, lungo tutto lo Stivale.

A cura di Francesca Ciancio
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Vini da mare e vini d'amare. Il gioco di parole è banale quanto veritiero. Bere vino nei posti dove nasce ha un significato in più: legato al racconto e alla bellezza del posto. Se poi la meta è quella delle nostre vacanze al mare tutto prende il gusto del relax e della spensieratezza. L'imbarazzo della scelta non manca: basti pensare che la quota dei "vini marittimi" è in crescita e oggi rappresentano il 20% della produzione nazionale. Non c'è da stupirsi se si pensa che l'Italia è disegnata da 7500 chilometri di costa e che una Doc su tre si affaccia sul mare. Parliamo soprattutto di bianchi – e di rosati anche – ma i rossi non mancano. Nelle prossime settimane trascorreremo le vacanze non lontano da molti di questi vigneti e da queste cantine. Perché non cogliere l'occasione per far visita ad alcuni produttori, comprendere il loro lavoro e acquistare in loco qualche bottiglia? Ecco 8 cantine e 8 vini da aggiungere alle tappe di quest'estate 2020.

1. Azienda Possa- Samuele Heydi Bonanini

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Sulle impervie colline di Riomaggiore, nelle Cinque Terre, Heydi è sempre andato su e giù con fatica ed entusiasmo. I suoi vigneti hanno pendenze pari anche al 70 per cento. L'uva si carica sulla monorotaia e la più bassa quasi si tuffa in acqua. Tanto lavoro fa nascere una gemma enologica come lo Sciacchetrà, il vino passito della Liguria, che sa di dolce ma anche di salsedine, buccia di agrumi e frutti maturi con note speziate di pepe bianco. La cantina dell'azienda Possa è minuscola ed è nel centro storico di Riomaggiore. L'accoglienza però è grande e la famiglia Bonanini non fa mancare mai anche l'assaggio delle altre etichette: nascono tutte da vigneti fronte mare tra Riomaggiore e Monterosso e sono coltivati con uve autoctone come albarola, bosco, trebbiana (sì, detto al femminile), rossese, piccabon, bonamico.

Via S. Antonio, 72, 19017 Riomaggiore (SP)
tel. 3483162470
possa.it
prezzo bottiglia: Possa Cinque Terre Sciacchetrà 65 euro

2. Azienda Agricola Giacomelli

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Rimaniamo in Liguria ma già con uno sguardo alla Toscana, nella Doc Colli di Luni. Qui l'azienda Giacomelli – a Castelnuovo Magra – ha puntato (quasi) tutto sul Vermentino, il vino ligure per eccellenza che, come dice il titolare Roberto Petacchi, è un'uva che si nutre di mare e che compensa quella sua naturale carenza di acidità con la salinità. Così è infatti nel Vermentino Boboli che nasce dalla più vecchia vigna di Castelnuovo Magra, piantata ai piedi dell'omonimo castello nel 1913. Non è un calice beverino, ma è un bianco con struttura che sa di acacia e sambuco: ha persistenti note agrumate e un finale in bocca che richiama note saline. La visita al vigneto di Boboli è affascinante perché è circondato da una cancellata che lo rende simile a un clos francese. Altri due vanti dei proprietari sono l'apiario per il miele e la coltivazione di zafferano.

via Palvotrisia 134 Castelnuovo Magra (SP)
tel. 0187674155
prezzo bottiglia: Vermentino Doc Luni Boboli 15 euro

3. Azienda Altura

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Sulla magica Isola del Giglio si fa un bianco potente e profumato. È l'Ansonaco di Francesco e Irene Carfagna, due signori che si sono concessi una seconda vita: dalla città e da un lavoro da cartellino all'isola e ai tempi della natura. Recuperano quattro ettari di vigneto abbandonato nella parte ovest del Giglio che Francesco cura come un giardino  pianta per pianta, assecondandone le forme ad alberello e creando vini che sanno di mare e macchia mediterranea. Bianco soprattutto, ma anche piante di Sangiovese, Grenache, Canaiolo Nero e Aleatico. La cantina è poco meno di una stanza, ma la visita tra i filari con Francesco vale il viaggio sull'isola: vi accompagnerà tra i muretti a secco a fare foto di scorci incredibili e, all'ora dell'aperitivo, è probabile che abbia con sé una bottiglia e qualche calice per brindare a un altro tramonto.

Località Mulinaccio – Isola del Giglio (GR).
tel. 0564 806041
altura@arcobalena.net
prezzo bottiglia: Ansonaco Vigneto Altura 38 euro

4. Antiche Cantine Migliaccio

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Punta Fieno, sull'Isola di Ponza, ha dell'inaccessibile: si arriva solo via terra con quaranta minuti di passeggiata su una vecchia mulattiera; non c'è accesso via mare, a meno che non abbiate confidenza con la costa e con i salti sugli scogli. Ci arrivano in pochissimi ed è per questo che rimane uno dei luoghi più incontaminati dell'isola. La conoscono bene i contadini ponzesi però che qui hanno sempre coltivato l'uva con il sistema dei terrazzamenti. E così continua la famiglia Migliaccio presente da una ventina d'anni con il proprio marchio. Tra le loro etichette scegliamo un rosso, Il Lazio Rosso Igt "Fieno di Ponza" fatto con Aglianico, Piedirosso e Guernaccia Rossa, che sa di prugna e frutti di bosco e ha una bocca profumata di menta e salvia. Tra i filari troverete gli asini che servono sia a trasportare le uve in vendemmia che a pulire il vigneto dalle erbacce.

Via Pizzicato, 9 – 04027 Ponza (LT)
tel. 339 28 222 52 – 320 70 79 269
antichecantinemigliaccio.it
prezzo bottiglia: Lazio Rosso Igt Fieno di Ponza 29 euro

5. Casa D'Ambra

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Cercando un'origine della viticoltura in Occidente, è probabile imbattersi nell'isola d'Ischia, prima colonia greca fondata ad Ovest. Si chiamava Pithecusa e qui sono stati rinvenuti semi d'uva al VII secolo a.C. Più "recente" è la storia del vino "Vigna dei Mille Anni" fiore all'occhiello tra le etichette di Casa D'Ambra – la cui proprietà appartiene all’avvocato Benedetto Migliaccio – cantina storica dell'arcipelago campano. Un documento ne fa risalire l'esistenza già all'anno 1036 in zona Jesca nel comune di Serrara-Fontana e, a metà Ottocento, il vino prodotto riceveva medaglie internazionali. Al momento dei nuovi impianti si opta per il rosso e sono scelti Aglianico e Piedirosso. Il posto ideale dove degustare questa etichetta è proprio lì, nella vigna circondata da palme e con una vista mozzafiato su Monte Sant'Angelo. Il vino fa il resto: mora, prugna, lampone, accenni di pepe e spezie orientali; chiude su note leggermente affumicate.

via Mario d'Ambra 16, Forio d'Ischia (NA)
tel. 081907246
dambravini.it
prezzo bottiglia: Doc Ischia Vigna dei Mille Anni 25 euro

6. Cantine Pellegrino

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Il rosa e l'arancio che macchiano le albe di Marsala e delle saline ogni mattina sono i colori della nuova etichetta di Albaria, l'ultimo vino nato in casa Cantine Pellegrino, un rosato da uve frappato che nasce anche per festeggiare i 140 anni dell'azienda siciliana, nota ovunque per i suoi Marsala. Affascinante è il gioco di somiglianze tra rosato e paesaggio, che si crea bevendo un calice di questo vino dalla terrazza dell'Ouverture, lo spazio concepito dall'azienda per far conoscere ai visitatori la storia e i prodotti della cantina. Qui le Saline diventano di fuoco al tramonto e le Egadi pare di poterle toccare. Si prosegue poi negli spazi storici ed è un salto nel tempo. Durante il percorso si possono infatti ammirare gli scavi punici rinvenuti nei basamenti della cantina, prima di arrivare nella sala dove è esposto il calco in gesso della nave punica del 241 a.C. A fianco si trova il salotto dedicato agli Ingham-Whitaker – i "padri fondatori" del Marsala – dove sono custoditi i 110 volumi originali contenenti la corrispondenza degli scambi commerciali tra la Sicilia e il resto del mondo avvenuti dal 1814 al 1928, unica testimonianza sulla storia di questo vino.

Via Battaglia delle Egadi,10 (ex Lungomare Salinella) Marsala (TP)
tel. 0923 719970/80
carlopellegrino.it
prezzo bottiglia: Igt Terre Siciliane Albaria 10.50 euro

7. Azienda agricola Caravaglio

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Antonino – ma tutti lo chiamano Nino – è uomo di terra più che di mare. Un isolano contadino di Salina, la più verde delle isole Eolie. E la cosa non sorprende perché quest’isola è da sempre vocata alla produzione di uva e di capperi, più che alla pesca. Come spesso accade lontano dal continente, i vini qui sono dolci perché passiti al sole. Le Eolie hanno il loro passito, la Malvasia delle Lipari, un vino che è un concentrato di Mediterraneo: da un lato l’esotico della frutta secca e dei profumi aromatici dell’uva, dall'altro il forte carattere iodato che richiama il timbro marittimo, l’acidità spiccata che invoglia a berlo anche con crostacei o formaggi e non solo con i dolci. Nino sarà contento di accogliervi in cantina, previa prenotazione, per far conoscere anche le altre etichette, tra cui un buonissimo rosso da Corinto Nero dai vigneti di Lipari, ma non prima di aver fatto una passeggiata tra i filari in contrada Gramignazzi e qui vi racconterà anche dei capperi, altro suo orgoglio.

Via Provinciale, 33, Malfa-Isola di Salina – ME
tel. 339/8115953 – 338/2076030
caravaglio.it
prezzo bottiglia: Malvasia delle Lipari Doc Passito Caravaglio: 30 euro

8. Azienda Pala

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La Sardegna è un'isola ricchissima di vitigni autoctoni e il fermento vitivinicolo più interessante è proprio nel ventaglio di proposte enologiche che offre. L'azienda Pala a Serdiana in provincia di Cagliari ne è un esempio, con una gamma davvero ampia di etichette e cento ettari di vigneti dedicati al Bovale, al Monica, al Nuragus, al Cannonau, oltre che al Vermentino ovviamente. La cantina dista dal mare una dozzina di chilometri, ma il Mediterraneo è uno dei protagonisti della zona del Campidano: la cantina infatti ha la tipica struttura del luogo in legno e tegole e grossi muri perimetrali che la circondano. La famiglia Pala,  soci fondatori del Movimento del Turismo Sardegna, produce vino dalla fine dell'800. L'ospitalità è un fatto antico e lo si capisce dalle visite che organizzano che comprendono anche la scoperta di chicche del posto come la chiesa romanica del XII secolo di Santa Maria di Sibiola, poco fuori dal paese e il Su Staineddu, un lago salato popolato da numerose specie di uccelli, tra cui i fenicotteri rosa. Il vino che scegliamo è il più volte premiato Isola dei Nuraghi Igt Stellato Nature, un Vermentino che nasce da una vigna di 45 anni. Si presenta leggermente torbido alla vista, visto che l’imbottigliamento non prevede filtrazioni, e il vino quindi mantiene ancora in bottiglia parte dei suoi lieviti. Sa di salmastro e di fiore di acacia, richiama il timo e il rosmarino e chiude su note di frutta secca.

Via Verdi, 7 Serdiana (CA)
tel. 070 740284
pala.it
prezzo bottiglia: Isola dei Nuraghi Igt Stellato Nature 55 euro

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