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13 Luglio 2021 15:00

Vendere i prodotti “brutti ma buoni”: il nuovo progetto di forno Brisa

Forno Brisa è uno dei migliori panifici d'Italia e a Bologna ha aperto il suo quarto indirizzo. Questo sarà molto diverso da tutti gli altri: sorge proprio accanto al laboratorio e venderà, oltre a tutte le prelibatezze, anche i prodotti con piccoli difetti di produzione. Un pane brutto ma buono per combattere lo spreco alimentare.

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A Bologna c'è un locale molto particolare, dallo stile inconfondibile e dalla giovane anima rock, un vero paradiso di chi ama i lievitati: Forno Brisa, uno dei migliori panifici d'Italia, che recentemente ha inaugurato il suo quarto punto vendita, proprio di fianco al laboratorio di produzione, in uno dei quartieri più dinamici e multiculturali di Bologna. Questo nuovo indirizzo è però diverso da tutti gli altri: vende solo prodotti "brutti ma buoni". Un po' sulla falsa riga di Bella Dentro a Milano, l'ortofrutticola che vende vegetali imperfetti alla vista ma di ottima qualità, Forno Brisa vuole farlo con i panificati.

La lotta allo spreco è sempre più importante nella gastronomia italiana

L'obiettivo del panificio è combattere lo spreco e aiutare l'ambiente cercando di recuperare ogni singolo prodotto. Nella nuova apertura, in via Nicolò dall’Arca 16, ci sarà la linea classica di produzione come pane, pasticceria da colazione, caffè tostato dai Brisa, pizza in teglia e pizza tonda, ma anche il pane del giorno prima o tortini e biscotti con piccole imperfezioni estetiche. Si tratta di ottimi prodotti con difetti solo puramente estetici e che, dal punto di vista gustativo e soprattutto salutistico, non presentano alcuna criticità.

Tanto per fare un esempio: nel nuovo indirizzo ci sarà una sorta di "outlet" dei panettoni sotto Natale, l'unico problema di questi dolci è che, magari, sono più vicini alla data di scadenza. Tra l'altro Forno Brisa è una vera eccellenza sui grandi lievitati e ogni anno la loro è una delle migliori colombe artigianali d'Italia. Una linea di prodotti che dà una seconda occasione a quegli alimenti che, a causa delle proprie imperfezioni, non riescono a trovare spazio sugli scaffali.

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Il pane di Forno Brisa, foto da Facebook

La nuova apertura rappresenta un ulteriore mezzo per concretizzare il sogno etico di Forno Brisa, da sempre professato da questo gruppo di panificatori. Un'arte bianca che sia sostenibile e che combatta lo spreco concretamente, due valori che non devono rappresentare solo uno specchietto per le allodole ma una una vera modalità d'impresa.

Lo spreco alimentare è un problema molto sentito in Europa e l'Italia vive un momento delicato a riguardo. Una continua dissipazione del cibo che ha toccato delle vette enorminon più accettabili. Stando a quanto riportato da una ricerca di Waste Watcher un italiano ogni anno butta via 27 chilogrammi di alimenti, con percentuali elevatissime trai beni di prima necessità. Come evidenziato anche dalla nostra recente video-provocazione, proprio il pane è tra gli alimenti più gettati: rispetto a una produzione complessiva di 72 mila quintali di pane, finiscono nella spazzatura dei punti vendita della grande distribuzione 13 mila quintali di pane.

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Quello che i piatti non dicono
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