video suggerito
video suggerito
11 Febbraio 2022 11:00

Tutto sul chewing gum: la vera storia della gomma da masticare

Una storia piena di incomprensioni e colpi di scena che ha portato al chewing gum moderno. In realtà la gomma da masticare risale addirittura al Neolitico.

61
Immagine

La storia della gomma da masticare sembra una barzelletta: c'era una volta un presidente messicano in esilio, una pianta tropicale e un'impresa commerciale fallita. Incredibile non è vero? E invece sono proprio questi i tre elementi fondamentali che hanno portato alla nascita del chewing gum, un dolcetto "moderno", conosciuto però da millenni.

La cicca (questo uno dei tanti nomi italiani) vanta un primato unico: si tratta infatti dell'unico prodotto dolciario sul mercato pensato per essere masticato ma non mangiato. Sembra una cosa infantile ma in realtà risponde a uno dei bisogni primari dell'uomo, tant'è che ogni civiltà antica ha avuto la propria versione della gomma da masticare.

Cominciamo a sfatare un mito: ingoiare la gomma fa male?

Da bambini ingoiare una gomma ci sembrava l'atto più pericoloso che potesse venirci in mente, con tutta la famiglia allarmata da questa innocente disattenzione come se il chewing gum potesse appiccicarsi al nostro apparato digerente e bloccarci il respiro. In realtà non è così: una gomma da masticare non è pensata per essere ingerita ma mangiarla non danneggia in alcun modo il nostro organismo. In fin dei conti si tratta di un impasto a base di gomma naturale, zucchero, additivi e aromi quindi può favorire la carie, può causare effetti lassativi, ma più di questo nessun problema. Ovviamente l'accumulo di gomma ingerita può causare un'occlusione nei bambini, ma è un'ipotesi davvero remota e non si conoscono casi medici che parlino di questo problema.

La paura della gomma da masticare viene da lontano ed è comune in tutti i Paesi del mondo. Vediamo da dove viene e cerchiamo di carpire tutti i segreti del chewing gum.

La storia del chewing gum, il dolce che non va mangiato

Una delle puntate più belle di Seinfield, la sit-com americana simbolo degli anni Novanta, comincia proprio con un monologo del protagonista sulla cicca:

"La gomma da masticare è davvero una strana invenzione: non è né liquido né un solido né un alimento. Che cos'è? Insomma non è niente, no? Nient'altro che ginnastica mascellare. Ma quando andavamo a scuola per gli insegnanti era un vero e proprio tormento la gomma da masticare.

Io li guardavo e pensavo "ma perché tanto odio?" Più tardi l'ho capito. Perché chi ha una gomma in bocca non sembra mai molto interessato a quello che gli si dice".

Effettivamente è vero: l'aria canzonatoria che si ha mentre si mastica una gomma fa irritare le persone, forse anche a causa della chewingum-mania degli anni Settanta, un periodo in cui per sentirsi dei "veri Fonzie" si indossa la giacca di pelle e si masticano le gomme.

Immagine

Questa usanza viene da molto lontano e ci sono delle spiegazioni molto più profonde che hanno spinto le civiltà pre-colombiane a scoprire il piacere della "ginnastica mascellare". Non solo: il piacere della masticazione senza un fine alimentare è presente in tutte le culture antiche del mondo, ma comunque nessuna arriva alla sapienza delle popolazioni dello Yucatán.

Tutte le civiltà antiche masticavano qualcosa di "simile" a una gomma ma il chewing gum come lo conosciamo oggi viene direttamente dai Maya, un popolo ossessionato dal masticare qualcosa per il piacere di masticare. Ci sono le foglie di coca, il tabacco (poi rito diffusissimo fino alla Guerra in Vietnam anche negli Stati Uniti), infine il lattice di alcuni alberi che sicuramente è meno dannoso e causa meno assuefazione. La cosa divertente di tutta la storia delle gomme è che questa usanza è rimasta confinata nello Yucatán fino alla metà dell'800, un periodo in cui Antonio López de Santa Anna entra prepotentemente nella storia del Messico.

Santa Anna non è un uomo qualunque: un passato da militare vittorioso, è stato proprio lui il generale a capo dell'esercito nella famosissima battaglia di Alamo contro gli USA, ha poi intrapreso la carriera politica, arrivando all'elezione a Presidente del Messico per ben undici volte nell'arco della sua esistenza. Nei periodi in cui non ha ricoperto la carica dirigenziale si è dedicato alla guerriglia e, di fatto, arriva a comandare diversi eserciti che lo portano ciclicamente alla prigione o all'esilio. Proprio in uno di questi esili il generalissimo (così si definisce) si trova negli Stati Uniti e prova ad arricchirsi con la gomma del chicle, la gomma ricavata dagli alberi che usavano i Maya.

Purtroppo per lui, non sarebbe riuscito a trovar fortuna, ma involontariamente inventa un vero e proprio prodotto, che si sarebbe poi diffuso in tutto il mondo. L'idea gli è venuta perché fin da bambino ha mangiato gomme autoprodotte: i bambini di quella zona hanno imparato presto a spillare questa sostanza dagli alberi, per ottenere un materiale elastico quanto insapore. Durante l'esilio se ne porta una scorta in Texas, prima della partenza verso New York, dove proverà ad arrangiarsi alla meglio senza avere successo, finendo nei sobborghi di Staten Island, all'epoca poco più che un borgo di pescatori e contadini, così periferico dall'essere fuori dal controllo dell'amministrazione cittadina.

Immagine

Il Generalissimo prova in tutti i modi a fare fortuna in una nazione che è sul punto di diventare la più importante potenza al mondo ma la sua idea di chewing gum non sfonda. Crede di avere un'intuizione per ovviare al problema: lavorare il lattice del chicle per farlo diventare un'alternativa più economica alla gomma. Non quella da masticare ma quella usata come materiale domestico e industriale.

Incontra Thomas Adams, un commerciante locale, e lo convince a provare questa gomma ma è davvero un buco nell'acqua. Santa Ana da lì a poco sarebbe tornato in Messico a passare la vecchiaia, lasciando tutto il carico di lattice ad Adams, un materiale che in quel momento sembra più un ammasso di spazzatura da smaltire che una risorsa economica.

Adams si interroga su questo cumulo di chicle impossibile da vulcanizzare finché non ha un'illuminazione osservando una ragazza per strada masticare una gomma e ricorda i racconti del presidente messicano. Come avrete capito, le gomme da masticare sono già arrivate in America, ma in una versione "preistorica", derivate da quelle mangiate dai Nativi Americani. Si tratta però di un prodotto duro, dal sapore spiacevole, pieno zeppo di impurità e molto dannoso per la salute e l'igiene orale.

Adams sa che il chicle è elastico, più puro e naturale, non conosce alcuna controindicazione visto che Santa Ana gli ha parlato a lungo dell'antichissima tradizione messicana. Decide dunque di creare un'azienda, la Adams New York Chewing Gum, che in pochi anni avrebbe cannibalizzato il mercato mondiale con prodotti semplici o aromatizzati (all'anice e alla menta) ancora vendutissimi oggi.

In tutto il mondo arrivano grazie alle guerre mondiali, in particolare alla seconda, perché Ancel Keys inserisce le gomme da masticare nelle Razioni K da mandare al fronte, gomme che puntualmente sono state scambiate con gli abitanti locali. Per quasi 100 anni il chewing gum è stato prodotto sempre con lo tesso metodo: solo nel Dopoguerra arriva la gomma sintetica a base di butadiene, perché più facile ed economica da produrre. Questo è anche il periodo di maggior consumo perché masticare una gomma diviene un vero simbolo della controcultura e della ribellione adolescenziale.

Negli ultimi 20 anni le vendite sono calate drasticamente, un po' perché questo fascino ribelle si è perso, un po' perché le gomme fanno parte di quel pacchetto di prodotti che solitamente si acquistano nei pressi delle casse dei supermercati: secondo le ricerche di mercato delle aziende produttrici un grande impatto su questo calo lo hanno avuto gli smartphone che ci distraggono nell'attesa del pagamento.

La gomma da masticare nelle culture antiche

La storia della gomma da masticare è incentrata sul Centro e Nord America perché il chewing gum moderno deriva dal chicle messicano e perché la cultura della masticazione è molto forte in quella zona di mondo: ma, in realtà, tutte le culture antiche hanno questo tratto comune.

Immagine

La tradizione culturale della gomma da masticare sembra infatti essersi sviluppata attraverso un processo di evoluzione convergente: tracce di questa abitudine sono presenti separatamente in moltissime delle prime civiltà. Ciascuno dei primi precursori della cicca moderna deriva da escrescenze naturali presenti nella regione di appartenenza, usate solo per sopperire al desiderio istintivo di masticare.

I primi "masticatori" non cercavano necessariamente dei benefici nutrizionali, volevano solo degli stimoli gustativi, o magari qualcosa per rinfrescare l'alito. Diverse forme di chewing gum esistono fin dal Neolitico: una gomma di 5000 anni fa a base di catrame e corteccia di betulla, con impronte di denti, è stata ritrovata a Kierikki, in Finlandia. Antiche forme di gomme naturali sono state ritrovate anche in Grecia, provenienti dal mastice e resina di lentisco, in Cina si usavano le radici di ginseng; gli indiani d'America utilizzavano il pino da zucchero e la linfa di abete rosso; in India le noci di betlel e gli eschimesi usavano (e usano tutt'oggi) il blubber, ovvero il grasso di balena.

Molti di questi esempi portano a dei benefici per la salute, la maggior parte delle materie prime posseggono infatti proprietà antisettiche che combattono le infezioni della bocca, ma gli storici lo ritengono comunque un bisogno secondario. La ruminanza appartiene agli istinti primari dell'uomo e ogni civiltà, da ogni parte del mondo, ha provato a trovare la migliore soluzione possibile per soddisfare questo bisogno, fino ad arrivare alla gomma da masticare contemporanea.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
61
api url views