
Prosciutto crudo, carne al sangue, verdure crude non ben lavate: questi sono alcuni degli alimenti vietati in gravidanza. Ma perché? La causa è il Toxoplasma gondii, un parassita molto comune che può nascondersi in alcuni cibi e che provoca un'infezione chiamata toxoplasmosi, molto pericolosa se contratta durante la gravidanza.
Il Toxoplasma è in grado di infettare quasi tutti gli animali a sangue caldo, ma completa il suo ciclo vitale e si riproduce solo nel gatto. Da qui nasce il falso mito che vivere con un gatto sia pericoloso in gravidanza. In realtà, non è il gatto il principale colpevole della trasmissione agli esseri umani, ma l'alimentazione. Vediamo nei dettagli come avviene il contagio e come prevenire la toxoplasmosi con alcuni accorgimenti alimentari.
Come si contrae la toxoplasmosi
Il gatto si infetta principalmente mangiando prede infette (come topi, uccelli o lucertole) che contengono le cisti del parassita. All'interno dell'intestino del gatto, il parassita si riproduce e produce milioni di uova, chiamate oocisti, che vengono espulse con le feci del gatto per un breve periodo di tempo (1-3 settimane) dopo l'infezione iniziale.
Queste oocisti finiscono nell'ambiente, contaminando il terreno e l'acqua. Se un altro animale (come una mucca, una pecora o un maiale) le ingerisce, il parassita si diffonde nel suo corpo e forma delle cisti nei muscoli. È a questo punto che il rischio di infezione si sposta sul cibo che mangiamo e di conseguenza su di noi.
Una persona può infettarsi in diversi modi, ma i più comuni sono:
- Consumo di carne cruda o poco cotta: le cisti presenti nella carne di animali infetti (suini, ovini, bovini) possono sopravvivere se la carne non viene cotta a sufficienza. Per questo è raccomandata la cottura ad almeno 70 °C;
- Consumo di insaccati crudi: i salumi cotti, come il prosciutto cotto, la mortadella e la fesa di tacchino, sono sicuri, mentre quelli crudi, come il salame, il prosciutto crudo, la bresaola o lo speck, possono rappresentare un rischio;
- Consumo di latte e latticini non pastorizzati, specialmente se di capra o di pecora. Evitare formaggi a pasta molle con muffe, come brie e gorgonzola, e le croste dei formaggi;
- Consumo di frutta e verdura contaminate: se coltivate a terra possono essere contaminate dalle uova presenti nel suolo. Lavare accuratamente frutta e verdura può ridurre il rischio di contaminazione ma non lo elimina del tutto;
- Contatto con terreno contaminato: fare giardinaggio o lavorare la terra senza guanti può esporre al rischio;
- Contatto con feci di gatto infetto: ad esempio, pulendo la lettiera.
Perché la toxoplasmosi è pericolosa in gravidanza?
Per una persona non incinta e sana, la toxoplasmosi non è pericolosa, spesso passa inosservata con sintomi lievi simili a quelli di una normale influenza. Ma se l'infezione viene contratta per la prima volta in gravidanza, il parassita può attraversare la placenta e infettare il feto. Nei casi più gravi, questo può portare a danni neurologici, problemi alla vista, o addirittura all'aborto spontaneo.
Per questo motivo, la prima cosa da fare è un semplice esame del sangue per verificare se la futura mamma ha già contratto l'infezione in passato. Se l'esame è positivo, significa che ha già gli anticorpi ed è immune. Se l'esame è negativo, dovrà prendere maggiori precauzioni e ripetere l'analisi periodicamente durante la gravidanza. In ogni caso, è sempre fondamentale consultare il proprio medico.
Toxoplasmosi in gravidanza: gli alimenti da evitare
Se non si hanno gli anticorpi contro la toxoplasmosi, le donne incinte devono evitare di mangiare carne cruda o poco cotta, bere latte non pastorizzato e prestare molta attenzione a frutta e verdura crude, soprattutto se coltivate a terra. Il toxoplasma non è un batterio o un virus, quindi tutti i disinfettanti usati contro questi non hanno effetto. Inoltre, non serve lavare gli alimenti con il bicarbonato, perché non solo non ha potere disinfettante, ma non ha nemmeno effetto sui parassiti.
Quindi le donne in gravidanza non possono mangiare frutta e verdura? Serve un po' di buon senso: se la frutta cresce sugli alberi, come le mele, difficilmente potrà essere infettata da feci feline o simili e basterà rimuovere la buccia per mangiarla. La contaminazione è molto più probabile in verdure come l'insalata o frutta come le fragole, dove la coltivazione è fatta a terra e non si può rimuovere la buccia. Nessun pericolo invece con le verdure cotte, perché l’alta temperatura uccide le cisti.
E il sushi, si può mangiare? Il sushi, e in generale il pesce crudo, non è un veicolo per la trasmissione della toxoplasmosi, ma potrebbe essere contaminato da altri patogeni come la listeria o l’anisakis. Per cui, anche se non si rischia la toxoplasmosi, in gravidanza è sempre meglio consumare pesce cotto.
Torniamo al gatto: vivere con un gatto in casa è pericoloso per le donne incinte? Il gatto domestico, che vive in casa, che è ben curato e che viene alimentato con cibo in scatola, non ha praticamente alcuna probabilità di essere infetto. Infatti, la maggior parte delle infezioni umane si contrae tramite il consumo di carne poco cotta o frutta e verdura contaminate, non dal proprio felino.