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Taralli di Avigliano: la ricetta dei biscotti glassati tipici lucani

Preparazione: 1 ora + 24 ore di riposo
Difficoltà: Media
Dosi per: 8-10
A cura di Genny Gallo
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ingredienti
Farina
300 gr
Uova
3
Semi di anice pestati
1 cucchiaino
Lievito per dolci in polvere
8 gr
Olio extravergine di oliva
1 cucchiaio
Grappa
1 cucchiaio
Sale
q.b.
per la glassa
Zucchero
500 gr
Acqua
150 ml

I taralli di Avigliano sono degli irresistibili dolcetti glassati tipici della pasticceria lucana e originari dell'omonimo paese in provincia di Potenza. Chiamati in dialetto lu mustazzuol cù r’ zuccr, e conosciuti anche come biscotti della sposa, hanno la caratteristica forma ad anello e un tempo venivano preparati durante le festività e le grandi occasioni come cerimonie o matrimoni (si regalavano agli invitati al posto dell'attuale bomboniera). Golosi e morbidi, sono semplici da realizzare ma richiedono tempo e manualità: dopo la prima bollitura, i taralli devono asciugare 24 ore, quindi vengono passati in forno, glassati con un fondente di zucchero e poi fatti raffreddare. Scoprite come prepararli grazie alla nostra ricetta facile e super collaudata.

Come preparare i taralli di Avigliano

Miscelate la farina e il lievito in una ciotola. Aggiungete le uova, i semi di anice, leggermente pestati 1, l’olio e il liquore e iniziate a mescolare il tutto.

Trasferite il composto su un piano di lavoro e proseguite a impastare fino a ottenere un panetto liscio e sodo 2.

Ricavate dalla pasta dei pezzetti grandi quanto una piccola albicocca, formate un salsicciotto 3 e chiudeteli ad anello.

Lessate i taralli in acqua bollente e leggermente salata; appena verranno a galla 4, scolateli per bene con una schiumarola.

Disponete i taralli in una teglia e lasciateli asciugare per 24 ore 5. Trasferiteli in forno già caldo a 250 °C e fate cuocere per 10 minuti, quindi abbassate a 200 °C e proseguite la cottura per altri 20 minuti, o comunque finché non saranno leggermente dorati. Sfornateli e fateli raffreddare.

Preparate la glassa: mettete sul fuoco zucchero e acqua e fate sciogliere il tutto fino a ottenere uno sciroppo chiaro, denso e senza grumi 6.

Versate a poco a poco lo sciroppo su un piano in marmo 7 e, lavorando con una spatola, fatelo raffreddare finché non sarà denso e bianco come il latte.

Intingete velocemente i taralli nella glassa e lasciateli asciugare, quindi trasferiteli in un piatto da portata e servite 8.

Consigli

Con queste quantità otterrete in tutto circa 20 taralli dolci.

La copertura classica dei taralli di Avigliano è un fondente di zucchero: acqua e zucchero vengono prima cotti e poi fatti raffreddare rapidamente su un piano di marmo ben freddo, lavorando il tutto con una spatola. Nel caso in cui abbiate fretta e volete accelerare i tempi, potete sostituire questa copertura con una normale glassa ad acqua: il colore bianco dei taralli sarà solo meno intenso, ma il sapore non subirà variazioni.

Se preferite realizzare la glassa all’acqua classica, fate semplicemente sciogliere 300 gr di zucchero a velo con l’acqua necessaria ad avere una consistenza fluida e omogenea. Potete anche prepararla in anticipo e conservarla in frigorifero per massimo 1 giorno, coperta in superficie con un panno da cucina pulito.

Abbiate l'accortezza di utilizzare un olio extravergine di oliva dal gusto delicato oppure, in alternativa, un olio di semi di arachide.

Se amate i dolci tipici della gastronomia della Basilicata, dovete assolutamente realizzare anche le cartellate lucane. Se vi è piaciuta questa ricetta, provate anche i taralli dolci di Pasqua, tipici della tradizione napoletana.

Conservazione

I taralli di Avigliano si conservano in un'apposita scatola di latta o sotto una campana di vetro per almeno 1 settimana.

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