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6 Ottobre 2025 16:00

Stroopwafel: il waffle più dolce e famoso dei Paesi Bassi

Due cialde rotonde che racchiudono un delizioso cuore al caramello: gli stroopwafel nascono come "biscotto dei poveri", diventando oggi uno dei dolci simbolo più amato e apprezzato in tutta la nazione.

A cura di Arianna Ramaglia
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Se ti sei mai trovato a girovagare per le stradine di Amsterdam o di qualche piccola e colorata cittadina olandese, probabilmente ti sarai imbattuto in uno dei dolci più iconici di questo Paese: gli stroopwafel. Due cialde sottili e dorate che racchiudono un dolce strato di caramello in una perfetta fusione che, in modo un po' romantico, le rende eternamente legate. Scopriamo insieme la loro storia e quali sono gli ingredienti.

Un dolce di recupero diventato simbolo dell'Olanda

Stradine colorate, canali, distese immense di tulipani, grandi e meravigliosi mulini a vento: l'Olanda ha dei tratti incredibilmente riconoscibili e, come ogni Paese che si rispetti, anche i suoi piatti tipici. Tra questi, passeggiando per le strade o seduti in un cafè, è possibile gustare i meravigliosi stroopwafel – in italiano letteralmente "waffle allo sciroppo" – un dolce tipico olandese che si compone di delizioso caramello racchiuso in una doppia cialda, molto simile a un waffle.

Non si sa con estrema certezza quando siano nati questi dolcissimi biscotti, ma le fonti più accreditate sostengono che siano apparsi per la prima volta agli inizi dell'800 nella cittadina di Gouda – paesino che sicuramente i più accaniti fan di How I Met Your Mother ricorderanno per l'omonimo formaggio tanto amato da Marshall. L'invenzione è da attribuire a un panettiere, Gerard Kamphuisen, che utilizzò degli scarti dei prodotti realizzati nel proprio panificio, unendoli a un dolce sciroppo. Per molti anni però, questo dolce – che possiamo definire di recupero – rimase una specialità della città di Gouda: decine di panifici preparavano queste piacevoli cialde addolcite con lo sciroppo. Queste piccole prelibatezze erano particolarmente apprezzate soprattutto dalle classi sociali più povere che non potevano permettersi prodotti più costosi: proprio per questa loro popolarità tra i meno abbienti, all'inizio erano chiamati anche armenkoeken, tradotto letteralmente con "biscotti dei poveri".

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Con il passare del tempo divennero sempre più apprezzati tanto che, dopo il 1870, gli stroopwafel valicarono i confini della città, diventando un dolce realizzato, conosciuto e apprezzato in tutto il Paese. Complice del loro successo anche l'invenzione della piastra per waffle, che permise di creare delle cialde eccezionali capaci di racchiudere perfettamente lo sciroppo all'interno. Il salto decisivo si ebbe nel XX secolo quando cominciarono a nascere proprio delle fabbriche dedicate alla loro produzione: a Gouda ne sorsero addirittura 17, di cui quattro sono ancora oggi attive.

Come sono preparati e come vengono serviti

La preparazione degli stroopwafel non prevede ingredienti particolarmente ricercati: le cialde sono composte da farina, uova, zucchero di canna, burro, latte, lievito e, spesso, un po' di cannella. Questo impasto viene poi posizionato su una piastra calda che dà la forma tipica a questi biscotti: una volta cotto, ancora caldo, viene tagliato a metà e cosparso con un composto di sciroppo, zucchero di canna, burro e cannella, lasciato poi raffreddare in modo che le due cialde rimangano unite saldamente.

Anche se viene fatto raffreddare però, il modo migliore per gustarlo è proprio riscaldandolo appena: tradizionalmente infatti, viene servito appoggiato sopra a una tazza di tè o caffè, in modo che il calore della bevanda sciolga leggermente lo sciroppo all'interno, rendendo il caramello ancora più gustoso. Con la loro crescente popolarità, oggi gli stroopwafel vengono realizzati anche con gusti diversi, come ad esempio con il cioccolato, la frutta fresca, il miele, i pistacchi o con topping sfiziosi e creativi.

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