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8 Ottobre 2025 16:00

Sambuco: come usare la pianta dagli incredibili benefici una volta considerata “magica”

Chiamato "farmacia degli Dei", il sambuco arriva da tempi antichissimi e, in alcune tradizioni popolari, era considerato addirittura magico. Ricco di benefici, è ideale per arricchire le tue ricette e per contrastare alcuni sintomi, come influenza e raffreddore.

A cura di Arianna Ramaglia
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C'è chi pensa alla famosa bacchetta di Harry Potter e chi pensa al celebre liquore (quasi) omonimo: in realtà il sambuco è un arbusto o piccolo albero appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee. Diffuso in gran parte della nostra Penisola, il sambuco è legato a storie e leggende, cristiane e pagane, ed è considerato un alleato prezioso sia per la salute sia per la cucina.

Caratteristiche e origini del sambuco

L'origine del sambuco sembra essere antichissima e legata a particolari proprietà mediche: già in alcuni testi antichi, Teofrasto descrive le sue proprietà curative, mentre Ippocrate e Plinio il Vecchio lo citano in alcune testimonianze che lo vedono come ingrediente di una particolare bevanda chiamata aktè, utile per conciliare il sonno. Ma, in realtà, sembra avere origini ancora più antiche: addirittura già nel Neolitico pare ci siano tracce di questa particolare pianta, a dimostrazione del fatto che già in quell'epoca venisse utilizzata, probabilmente, per scopi medici. Anche durante il Medioevo il sambuco trovò spazio nei chiostri dei monasteri, dove i monaci erano soliti prepararci proprio tisane, decotti e sciroppi. Per quanto riguarda l'origine del termine, invece, non ci sono testimonianze certe ma sembra che la parola sambuco derivi dal greco sambyke, strumento simile a un flauto, realizzato grazie ai rami di questa pianta.

Dal punto di vista botanico, il sambuco si presenta come un piccolo arbusto che può raggiungere i 10 metri di altezza, con foglie di circa 20 centimetri che presentano piccoli e bellissimi fiori bianchi. Cresce spontaneamente in Europa e nell'Asia occidentale e la sua fioritura avviene tra aprile e giugno: nel nostro Paese si può trovare in zone con un clima temperato e in luoghi soleggiati e incolti, ma anche in prossimità di corsi d'acqua e zone umide.

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Un potente alleato per la salute: proprietà e benefici

Non è un caso che i popoli Germanici definivano il sambuco come "farmacia degli Dei": infatti, i fiori e le bacche hanno degli incredibili benefici per la nostra salute. Particolarmente indicati in caso di influenza e raffreddore, hanno proprietà drenanti e antinfiammatorie, aiutando ad alleviare sintomi come tosse, raffreddore, febbre, mal di gola e sinusite. Con i fiori, infatti, si possono preparare delle deliziose tisane che aiutano a combattere il raffreddore ma anche a contrastare l'asma e la rinite allergica. Proprio grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, gli impacchi realizzati con un infuso di fiori di sambuco sono ideali per ridurre gonfiore e irritazione agli occhi.

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Inoltre, il sambuco è ricco di proteine, fibre, acidi grassi insaturi, vitamine, minerali e, soprattutto, polifenoli: questo mix di componenti lo rendono un incredibile alleato per combattere lo stress ossidativo, rallentando così l'invecchiamento cellulare. Secondo alcuni studi, infatti, i principi attivi del sambuco contribuiscono a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa e la glicemia, oltre ad avere un potenziale ruolo protettivo di tipo antitumorale.

Controindicazioni

Nonostante i potenziali effetti benefici di questa pianta, è bene specificare che non tutte le parti del sambuco sono commestibili: le bacche acerbe, le foglie, i semi e la corteccia contengono sostanze tossiche che possono causare disturbi digestivi seri, incluso vomito, diarrea e nausea. I fiori e le bacche mature, invece, possono essere consumati solo se accuratamente preparati. La nostra raccomandazione, quindi, è sempre quella di controllare attentamente la provenienza e lo stato delle parti utilizzate, per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze. Inoltre, l'uso del sambuco è sconsigliato durante la gravidanza, l'allattamento e in caso di allergie conosciute alla pianta.

Come utilizzarlo in cucina

Come precedentemente accennato, i fiori di sambuco e le sue bacche sono le parti che è possibile utilizzare anche nelle tue ricette, prestando sempre attenzione a sceglierle e a prepararle con cura. Con i fiori puoi ottenere un fresco e profumato sciroppo, dal gusto leggermente dolce, o anche delle deliziose confetture da spalmare su una fetta di pane al mattino o come spuntino pomeridiano. Per una ricetta invece più sfiziosa, puoi provare a realizzare delle simpatiche frittelle: ti basta immergere i fiori, ben lavati, in un composto di acqua, farina e uovo – per la versione dolce aggiungi dello zucchero alla pastella – e poi friggerli in olio bollente.

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Ma non possiamo parlare di sambuco senza citare uno dei cocktail più famosi e apprezzati per il nostro aperitivo: lo Hugo Spritz nasce infatti proprio dalla combinazione di prosecco, sciroppo di sambuco, soda e foglioline di menta, per un drink fresco e dissetante a cui è difficile rinunciare.

Da Harry Potter a Giuda: leggende e storie legate al sambuco

Ogni fan di Harry Potter a sentir pronunciare sambuco, pensa immediatamente alla bacchetta più potente del mondo magico, quella in grado di compiere le imprese più ardue per qualsiasi mago. Ma Hogwarts non è l'unico posto in cui il sambuco ha delle proprietà magiche: nella cultura scandinava si narra, infatti, che esista una "Madre del sambuco", uno spirito che dimora nell'albero e che può punire chiunque voglia abbatterlo senza il suo consenso.

In Germania, invece, il sambuco prende le sembianze di una fata che ha il potere di proteggere chi rispetta il suo albero ma che, allo stesso tempo, può punire i trasgressori. O, ancora, una leggenda popolare attribuisce al sambuco anche il nome di "flauto magico": si pensa che questo strumento musicale, realizzato proprio con i rami, possa allontanare sortilegi e malefici con il suo suono. Nella tradizione cristiana, invece si racconta che Giuda, dopo aver tradito Gesù, si impiccò proprio a un albero di sambuco che, da quel momento, fu considerato infausto.

In generale comunque, l'albero di sambuco, nella tradizione rurale e contadina, era considerato capace di allontanare demoni e streghe, motivo per cui spesso era presente fuori alle case o nei giardini dei monasteri.

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Quello che i piatti non dicono
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