Video thumbnail
26 Dicembre 2025 16:00

Perché mangiamo i pop-corn al cinema e non riusciamo più a farne a meno (anche a casa)

Dallo snack rituale delle popolazioni precolombiane ai cinema moderni, i pop-corn sono diventati il simbolo della visione grazie a storia, praticità e convenienza.

A cura di Enrico Esente
0
Immagine

Che sia d’inverno o d’estate, andare al cinema resta uno dei passatempi più apprezzati, soprattutto se durante la proiezione si può sgranocchiare un sacchetto di pop-corn. Un gesto così comune da sembrare automatico: prima di entrare in sala, sono molti di più gli spettatori che si fermano al banco degli snack rispetto a quelli che tirano dritto verso la poltrona. Un’abitudine che non si limita al grande schermo, ma che continua anche a casa, davanti alla televisione. Perché proprio i pop-corn sono diventati il cibo per eccellenza della visione?

L'affascinante storia dei pop-corn: oltre 6000 anni di storia

Prima di addentraci nel nostro approfondimento e scoprire come i pop-corn siano diventati il comfort food per eccellenza da gustare al cinema, è giusto anche scoprire la loro storia. Per farlo bisogna tornare indietro di tanti, tanti anni e arrivare alle popolazioni precolombiane che abitavano le Americhe. Questi avevano scoperto che se esposti al calore, alcuni chicchi di mais fossero in grado di scoppiare. Pop-corn significa infatti proprio "mais scoppiettante" ma, prima di arrivare all'etimologia statunitense, bisogna aspettare ancora un po'. Tra le popolazioni del Centro-America, questo tipo di grano (Everta), oltre che avere un valore simbolico, era anche un rituale utilizzato in cerimonie religiose e decorazioni.

netflix-popcorn-usa

Con l'arrivo degli europei dopo la scoperta del Nuovo Mondo, il mais e le sue varietà si diffusero progressivamente anche in Europa. Furono però gli Stati Uniti che, tra Ottocento e Novcento, riuscirono a trasformare il mais scoppiettante in uno snack di massa, il più celebre al mondo. Tutto questo perché vederli "scoppiettare" era divertente, un prodotto che poteva tranquillamente essere destinato alla vendita ambulante e soprattutto costavano poco.

Quando mangiare in sala era maleducazione

Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, in America i cinema volevano somigliare sempre di più ai teatri: luoghi eleganti, pensati per un pubblico borghese dove, mangiare all'interno era considerato rumoroso e poco decoroso. Nel 1885, Charles Cretors, un imprenditore americano, brevettò la macchina per la fare i pop corn a vapore, con la quale la produzione era più facile e veloce. Cretors iniziò a posizionare le sue macchine all'esterno delle sale cinematografiche, che all'epoca stavano diventando sempre più popolari. I clienti, in attesa dell'inizio del film, li acquistavano per ingannare l'attesa.

Immagine

La svolta definitiva arrivò con la Grande Depressione, un periodo che storicamente inizia con il famoso "giovedì nero del 1929", quello in cui crollò la Borsa di Wall Street. Si tratta appunto di un decennio che vide gli Stati Uniti affrontare una grave crisi economica e finanziaria che sconvolse l'economia mondiale e che ebbe forti ripercussioni negli anni a seguire.

Siccome i gestori dei cinema ne facevano tutta una questione di decoro e di pulizia, non era permesso portare i pop-corn all'interno delle sale. I venditori ambulanti, però, grazie alla macchina di Cretors iniziarono a guadagnare molto bene e, in quel momento, i proprietari dei cinema capirono che stavano perdendo degli introiti molto importati: a quel punto si decise di far entrare i pop-corn all'interno degli edifici. Ma i pop-corn erano super economici e la gente poteva permetterseli e si arrivò a capire che il margine di guadagno sugli snack superava addirittura quello dei biglietti. Da quel momento il destino dei film proiettati sul grande schermo e dei pop-corn si intrecciò definitivamente

Uno snack perfetto per lo schermo

Ma perché si mangiano davanti allo schermo? Sostanzialmente perché sono leggeri, gustosi, si mangiano con le mani, non richiedono posate e permettono di mangiare senza quasi mai staccare gli occhi dalla proiezione. A quel punto il rumore dello scoppio e della masticazione diventa parte del paesaggio sonoro della sala, quasi invisibile perché condiviso da tutti. Un'abitudine che poi, con il passare degli anni, si è anche trasferita. Quante volte ti è capitato, mentre sei in casa intento a guardare un film, di prepararti un sacchettino di pop-corn da mangiare durante la durata della pellicola? Infatti, tutto è cambiato con l'arrivo del microonde dove, i piccoli mais scoppiettanti sono passati dall'essere uno "snack evento" a cibo quotidiano da visione domestica.

Immagine

Oggi le sale offrono di tutto, dai nachos ai menu gourmet. Eppure i pop-corn restano lì, protagonisti silenziosi di ogni proiezione. Non solo perché sono buoni o convenienti, ma perché raccontano una storia fatta di crisi economiche, cambiamenti sociali e di un cinema che, da luogo elitario, è diventato davvero popolare, proprio come loro.

Immagine
Resta aggiornato

Ogni giorno nuove Ricette tutte da gustare

News
Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views