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23 Giugno 2025 11:00

Perché la cipolla di Tropea è rossa? 7 curiosità inaspettate sulla cipolla più famosa d’Italia

La cipolla di Tropea è una delle grandi eccellenze della gastronomia italiana, un prodotto speciale strettamente legato alla sua terra di produzione, la Calabria. Conosci tutte le particolarità che la rendono unica? Ecco le curiosità più particolare sulla cipolla più famosa d’Italia, dal perché è rossa a cosa la rende tanto dolce.

A cura di Martina De Angelis
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Non ha bisogno di presentazioni la cipolla di Tropea: è la cipolla più famosa d’Italia, sinonimo d’eccellenza e amatissima ben oltre i confini della sua regione d’origine, la Calabria. La usano tutti, sia gli chef che la gente comune, ma cosa è che la rende così amata? È tutto merito di un mix di caratteristiche che la fanno spiccare particolarmente nel panorama delle diverse varietà di cipolle: in particolare ha un intenso colore rosso, un sapore particolarmente dolce, è molto più digeribile, vanta molte proprietà nutritive e non lascia nemmeno odori sgradevoli. Queste sono solo alcune delle particolarità che rendono speciale la cipolla di Tropea: scopriamo alcuni degli aspetti più curiosi di questo prodotto, talmente unico da aver guadagnato il marchio Igp nel 2008.

1. Perché la cipolla di Tropea è rossa?

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La prima particolarità che salta all’occhio quando guardi la cipolla di Tropea è il suo colore accesso e brillante: è una cipolla rossa, ma rispetto alle altre appartenenti a questa tipologia la sua sfumatura è rosso vinaccia all’esterno, un colore in forte contrasto con il bianco rosato che invece caratterizza l’interno. Il colore intenso, infatti, non penetra verso il centro della cipolla, che rimane quindi più chiaro rispetto al resto. Il particolare colore della cipolla di Tropea si deve alla presenza di antocianine, dei composti polifenolici-solforati e potenti antiossidanti capaci di garantire all'ortaggio (oltre al colore) molte proprietà benefiche, specialmente in caso di consumo a crudo (se cotta a lungo potrebbe invece perdere tali proprietà), tra cui un aiuto nel preservare le cellule, rallentarne l'invecchiamento, aiutare la circolazione e neutralizzare i radicali liberi.

2. La cipolla rossa fu portata a Tropea dai Fenici

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Oggi è automatico associare la cipolla di Tropea alla sua terra di appartenenza, ma come è nata questa coltivazione? L’ortaggio non è una cultura autoctona ma, secondo diversi studi, sembra che sia stata originariamente introdotta in Calabria dai Fenici, , prima potenza commerciale nel bacino mediterraneo già nel I millennio a.C. e arrivati a stabilire propri avamposti anche sulle coste calabre. Qui ha trovato terreno fertile e ha prosperato, diventando parte integrante delle coltivazioni locali: inizialmente venne utilizzata principalmente come merce di scambio (anche perché i Romani non la apprezzavano particolarmente), poi iniziò a essere maggiormente considerata tra Medioevo e Rinascimento. È nel 1800, sotto la dominazione dei Borboni, che si capisce la potenzialità del prodotto, se ne aumenta la produzione e si consacra a ingrediente “star”: la sua fama cresce così tanto da essere richiesta anche dall'altra parte del mondo, in America, dove venne scoperta grazie agli italiani espatriati.

3. Il nome non dipende solo dalla collocazione geografica

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La denominazione cipolla “di Tropea” non lascia molti spazi a dubbi: prende il nome dalla città di Tropea perché è lì che questo particolare prodotto viene coltivato da innumerevoli secoli. In realtà è vero solo in parte e c’è anche un altro motivo per cui la cipolla è chiamata “di Tropea”: la stazione ferroviaria di Tropea era il principale punto di smistamento per le spedizioni di questa cipolla verso altre regioni e all'estero. La denominazione della cipolla, quindi, è legata alla sua storia commerciale e logistica, non solo alla sua origine geografica, anche perché la cipolla in realtà non si coltiva solo a Tropea ma in diverse località provincia di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia, tutti collocati nella costa tirrenica calabrese medio-alta.

4. Perché la cipolla di Tropea è così dolce?

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La cipolla di Tropea si distingue per il suo sapore diverso tra tutte le altre cipolle, particolarmente dolce e con un retrogusto leggermente piccante. Da cosa è dovuto questo sapore così peculiare? Dipende principalmente dal tipo di terreno in cui viene coltivata, motivo per cui è così strettamente legata alla sua terra: i terreni sabbiosi a ridosso della costa freschi e limosi, uniti al clima caratterizzato da inverni miti e senza forti sbalzi di temperatura, contribuiscono a sviluppare un ortaggio meno pungente e più zuccherino. Inoltre, proprio grazie alla composizione del suolo, la cipolla di Tropea ha una minore concentrazione di acido piruvico, caratteristica che la rende appunto più dolce ma anche meno “odorosa”: proprio questa sostanza è responsabile generalmente dell’odore intenso delle cipolle e della lacrimazione tipica al momento del taglio. Anche per questo motivo la cipolla di Tropea è una delle meno invasive da consumare a crudo.

5. Ricca di benefici

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La cipolla di Tropea è particolarmente benefica da diversi punti di vista, ma ha una caratteristica specifica che la rende davvero speciale: diversi studi scientifici, infatti, hanno riconosciuto questo ortaggio come un alimento dalle elevate qualità antitumorali. Questo è dovuto soprattutto alla presenza di due elementi: la quercetina, un flavonoide capace di limitare lo sviluppo delle cellule compromesse e di indurre quest’ultime a deperire naturalmente per apoptosi, e gli antociani, che invece esaltano le esaltano le qualità antitumorali della quercetina aumentandone l’effetto benefico.

6. Puoi usarla anche per la confettura

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Sono tantissime le ricette che si possono realizzare con la cipolla di Tropea, perché si tratta di un prodotto versatile (oltre che buonissimo) che puoi utilizzare sia da crudo che da cotto. C’è una ricetta tra tutte che è molto particolare a che devi assolutamente provare: la confettura di cipolla di Tropea, una conserva unica, molto gustosa, ideale da spalmare su crostini di pane o in abbinamento a formaggi dal sapore forte come il pecorino o il gorgonzola. Prepararla in casa è molto semplice, devi unire le cipolle a zucchero di canna, aceto e alloro, lasciar macerare il tutto il frigo per circa 12 ore, poi portare a ebollizione il composto e mescolare fino a quando la marmellata non sarà abbastanza densa.

7. Non tutte le cipolle rosse sono di Tropea

cipolla rossa: varietà e usi

Per quanto la cipolla di Tropea abbia un colore e una forma abbastanza specifici potrebbe capitare di confonderti: di cipolle rosse ne esistono tante varietà, ma non tutte sono quelle di Tropea. Come fare a riconoscerla per non sbagliare all’acquisto? È molto semplice: a distinguere l’unica e originale cipolla di Tropea è la presenza del marchio Igp, unica certificazione valida a garanzia dei metodi di coltivazione e lavorazione dell'ortaggio, oltre ovviamente alla sua provenienza.

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