8 Gennaio 2023 11:00

Perché il tramezzino si chiama così? La storia, e D’Annunzio, dietro questo nome

Quando e dove nasce il tramezzino? Come arriva in Italia e perché si chiama proprio così? Alla scoperta della storia di questo particolare panino.

A cura di Alessandro Creta
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Dalle origini incerte, avvolte tra storia e leggenda, ma con un punto fermo nel corso della sua ‘vita' in grado di fissarlo nella cultura gastronomica del nostro Paese. Stiamo parlando del tramezzino, tra i panini più iconici e riconoscibili: due fette di pane bianco senza crosta a contenere le farciture più disparate, ghiotte e originali. Ma come, e quando, è nato il tramezzino? A chi dobbiamo la sua invenzione, per così dire, e che cosa c'entra proprio Gabriele D'Annunzio?

Quando è nato il tramezzino (in Italia)

Se in Italia pare sia stata Torino la prima patria del tramezzino, c'è da dire come questo particolare panino sia stato importato nel nostro Paese da oltre oceano. La storia narra di una donna, tale Angela Demichelis Nebiolo, divenuta proprietaria di un elegante locale nella città sabauda, il Caffè Mulassano di Piazza Castello.

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Un bar che la donna volle di acquistare assieme a suo marito una volta ritornati in patria dopo anni trascorsi in America. E proprio in questo locale, nel 1926, decise di riproporre una preparazione osservata, vista e con tutta probabilità anche mangiata durante il suo soggiorno dall'altra parte del mondo. Si chiamava sandwich, o perlomeno così lo chiamavano gli americani, e pare come inizialmente fosse a base di pane tostato (di fatto, un toast).

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L'intuizione di non tostare le fette, prive della crosta, lasciandole per così dire ‘al naturale' a posteriori si rivelò illuminante, così come l'idea di realizzare differenti tipologie di farcitura. In poco tempo questi panini, a base di pan carrè, divennero i protagonisti dell'aperitivo del Caffè Mulassano.

E D'Annunzio (il cui nome è legato sia ai trabocchi sia al parrozzo) cosa c'entra in questa storia? Dobbiamo al Vate il battesimo del ‘tramezzino'. Nei primi periodi infatti il panino continuò a essere chiamato sandwich, ma al poeta (non proprio un grande amante degli inglesismi) la forma a triangolo di quelle fette di pane ricordava i tramezzi (o intramezzi) in legno della sua casa in campagna, in Abruzzo. C'è però anche un altro motivo alla base di questo nome: tramezzino anche perché era solito consumarsi a metà tra la colazione e il pranzo, nel mezzo della mattinata insomma. ‘Tramezzino', in buona sostanza, nuovo vocabolo entrato nel lessico italiano.

Dove è nato il tramezzino all'estero

Ci sono invece differenti teorie, e storie, riguardo la nascita del tramezzino (anzi, meglio dire sandwich) all'estero. L'ipotesi più verosimile (o perlomeno la più diffusa) prende in considerazione tale Lord John Montagu, quarto conte di Sandwich (una contea britannica), il quale nel 1700 ebbe l'idea di farcire due fette di pane imburrato con del roast beef.

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Un pasto frugale, veloce, che gli consentisse di non smettere di lavorare (o di continuare a giocare d'azzardo, i più maliziosi affermano) per poter mangiare. Nel 1800 dei piccoli panini senza crosta, imburrati e ripieni di cetrioli, iniziarono a farsi largo tra le corti inglesi come accompagnamento al tè delle cinque del pomeriggio. Con tutta probabilità furono proprio i britannici a esportarlo negli Stati Uniti, lì dove poi ne rimase catturata la nostra Angela Nebiolo, al punto da voler riproporre la preparazione, e annesse varianti, nel suo nuovo caffè torinese. Il resto, poi, è storia.

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