29 Marzo 2023 11:00

Perché a Pasqua si regalano le uova di cioccolato? L’origine della tradizione

Scartare le uova, trovare la sorpresa, mangiare il cioccolato ormai è un appuntamento fisso delle festività pasquali. Ma da dove arriva questa consuetudine, e perché proprio le uova?

A cura di Martina De Angelis
37
Immagine

Il momento più divertente della Pasqua è quando arriva lo scambio e l’apertura delle uova di cioccolato, una delle tradizioni più amate da grandi e piccoli. Ma vi siete mai chiesti perché proprio le uova, e perché proprio di cioccolata?

Scambiarsi le uova è un’usanza dalle origini molto antiche, poiché fin dall’epoca dei Persiani questo alimento era considerato un oggetto sacro, simbolo di fertilità e di buon auspicio. Anche greci e romani usavano scambiarsi le uova in primavera, spesso dipinte di rosso come gesto simbolico. Ma come si è arrivati dall’uovo di animale all’uovo di cioccolato? Tutto inizia nel ‘700, in Francia, alla corte di re Luigi XIV.

Perché si regalano le uova di cioccolato a Pasqua? L’origine della tradizione

Da tradizione popolare, lo scambio delle uova in occasione della primavera arrivò anche alle classi più agiate. A diffondere questa usanza fu l’avvento del cristianesimo, che associò l’uovo alla Pasqua come simbolo di rinascita. Fu solo una questione di tempo prima che l’uovo alimentare venisse affiancato da versioni molto più sfarzose, persino artificiali: i nobili e i sovrani di tutta Europa, infatti, presto iniziarono a commissionare uova molto pregiate, realizzate in oro e argento e abbellite da pietre preziose.

Anche l’idea della cioccolata nasce da una corte nobile, precisamente da quella di re Luigi XIV: fu proprio il sovrano ad avere per primo l’idea di sostituire l’oro con il pregiato prodotto arrivato dall’estero. Nel Settecento, quindi, il re commissionò al chocolatier francese David Chaillou delle uova di cioccolato da regalare.

L’artista della pasticceria trovò il modo di lavorare il cacao per trasformarlo in una pasta manipolabile in forme solide, inventò lo stampo a forma di uovo e creò le primissime uova di cioccolato pasquali. Un’invenzione così apprezzata che il re gli concesse il diritto esclusivo di vendere cioccolato nella città di Parigi.

Immagine

E la sorpresa da dove arriva? Chi ha inventato l’uovo “ripieno” di un regalo

L’idea della sorpresa nell’uovo si deve a un’altra corte nobile, invece, quella degli zar di Russia, che invece si concentrarono sullo scambio di uova-gioiello. Lo zar Alessandro III, nel 1887, incaricò il celebre orafo Peter Carl Fabergé di realizzare un prezioso uovo da regalare alla zarina Marija Fëdorovna per Pasqua.

Il gioielliere fece del suo meglio: all’esterno lo decorò con platino, smalti e pietre, ma all’interno lo rese ancora più stupefacente perché vi racchiuse un gioiello. Quest’idea ispirò così tanto l’imprenditore John Cadbury da portarlo a unire l’idea di Fabergé a quella della corte di re Luigi XIV. Il risultato? La prima produzione di uova di cioccolato con sorpresa all’interno.

Immagine

Uova di Pasqua fai-da-te: come prepararle in casa, e come conservarle e come riciclarle

Dalla fine dell'800 a oggi, non è più esistita una Pasqua senza lo scambio delle uova di cioccolato che, a essere onesti, è diventato anche una grande operazione commerciale. Ecco perché potrebbe essere una buona idea provare a preparare in casa le uova di Pasqua.  La ricetta è molto facile, basta avere a disposizione della cioccolata, e poi anche se non avete stampi o termometri da cucina, riuscirete a ottenere un risultato bello da vedere (e da regalare) e buonissimo da gustare.

Attenzione anche a evitare gli sprechi: proprio perché siamo abituati a comprare tantissime uova di cioccolato, è impossibile riuscire a consumarle tutto in giorno solo. Naturalmente, è assolutamente vietato buttare: basta avere qualche accortezza nella conservazione e nel riutilizzo.

Per conservare bene il cioccolato dovete evitare il frigorifero e preferire invece una dispensa o un armadio lontano dalla cucina, insomma un luogo fresco che sia privo di umidità. Il cioccolato va avvolto in una pellicola trasparente, e poi magari inserirlo in un sacchetto alimentare in modo che sia ben isolato dal resto dell’ambiente.

In questo modo, avrete a disposizione in ogni momento dell’ottimo cioccolato da “riciclare”. Sì perché con il cioccolato delle uova di Pasqua si possono creare tantissimi dolci golosi e anti spreco, da ganache e glasse fino a glasse, tortini al cioccolato, cioccolatini, praline e crostate.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
37
api url views