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26 Novembre 2024 10:26

Natale amaro: il cacao fa schizzare i prezzi dei dolci

La crisi globale del mercato del cacao impatta negativamente sulle nostre tasche: un aumento dei prezzi a dir poco poderoso quello riportato dal Codacons che suggerisce di pianificare gli acquisti per non avere bocconi troppo indigesti da buttar giù durante le feste.

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Con l’arrivo del Natale, oltre all’attesa per i momenti conviviali e i regali, cresce anche un’altra costante delle festività: il rincaro dei prodotti natalizi. Tra panettoni, pandori e torroni, il Codacons ha rilevato un incremento significativo dei prezzi, con alcune sorprese poco gradite per i consumatori. Un aumento del 12,5% per i lievitati rispetto al 2023 ma il vero protagonista degli aumenti è il torrone al cioccolato: i prezzi di questo dolce iconico sono saliti del 30%, con punte di rincaro che raggiungono addirittura il 53% in alcune catene di distribuzione. Un aumento che non può passare inosservato e che è causato dalla crisi globale di questo prodotto, data ovviamente dai cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti.

Dolci sotto la lente: i rincari più significativi

La spiegazione principale di questi aumenti risiede nella crisi del cacao, un ingrediente cruciale per molti dolci natalizi. Il prezzo del cacao ha raggiunto livelli record, sfiorando i 12.000 dollari per tonnellata nella primavera scorsa, con un incremento del 107% rispetto alla fine del 2023, come riportato dal Codacons.

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Questa impennata dei prezzi è stata causata principalmente da problemi climatici nei principali Paesi produttori, come il Ghana e la Costa d’Avorio. Qui, fenomeni meteorologici estremi – alternanza tra siccità e piogge torrenziali – hanno devastato le coltivazioni. Inoltre, la diffusione di malattie delle piante, come il Cocoa Swollen Shoot Virus Disease (CSSVD), ha ridotto ulteriormente la produzione. A livello globale, riporta Dissapore, il deficit di cacao per la stagione 2023/24 è salito a 462.000 tonnellate secondo l’Organizzazione Internazionale del Cacao. Questo ha portato il rapporto scorte/raccolta ai minimi degli ultimi 45 anni, creando un ulteriore effetto domino sui prezzi.

La crisi del cacao non si è limitata a colpire i consumatori, ma ha messo in difficoltà anche le aziende. Il produttore svizzero di cioccolato Barry Callebaut ha subito una forte perdita in borsa, e in Italia, storiche realtà dolciarie come Zaini di Milano stanno affrontando importanti manovre di riorganizzazione per contrastare l’aumento dei costi.

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