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Hanno pochissime calorie, spiccate proprietà nutrizionali, molteplici benefici per l'organismo e un’alta percentuale di acqua: i cetrioli sono un vero alleato della nostra salute, prodotti ortofrutticoli simbolo della stagione estiva ideali per portare in tavola piatti semplici e leggeri. Proprio per queste sue caratteristiche tendiamo ad associare i cetrioli solo a un’alimentazione dietetica, ma in realtà sono un alimento che può dare molta più soddisfazione. Il ramo di famiglia delle Cucurbitaceae a cui appartengono i cetrioli (la stessa di zucca, zucchine, meloni e angurie) è molto più ricca di quanto immagini ed esistono decine di varietà diverse di questo ortaggio, ciascuna con la sua peculiarità a livello di aspetto, di consistenza e di gusto. L’Italia è ricchissima di tipologie diverse di cetrioli, coltivate soprattutto in Puglia, in Veneto e nel Lazio, ma ne esistono altrettante in giro per il mondo, alcune anche molto particolari. Scopriamo le varietà di cetrioli più uniche e gustose.
1. Ashley

La tipologia di cetrioli Ashley è la più diffusa e comune, quella che normalmente trovi sui banchi di frutta e verdura. Classico cetriolo verde abbastanza lungo, di colore verde scuro e con poche spine sulla buccia, è noto per la sua buona produzione e la resistenza della pianta a varie malattie. Nel nostro emisfero matura da aprile a settembre e si presta sia al consumo fresco che per la preparazione di sottaceti.
2. Marketer

Ugualmente diffuso il Marketer, un cetriolo dalla buccia brillante ma con più spine sulla lunghezza e una consistenza più spessa e liscia, dalla polpa bianca e croccante. È particolarmente povero di calorie e ricco di sali minerali e vitamina C, motivo per cui non si usa solo in cucina ma anche nel campo della cosmesi, soprattutto per la sua capacità di ammorbidire la pelle.
3. Barattiere

Particolare forma rotonda, scorza coperta da una leggera peluria, polpa verde e dolcissima: il barattiere è una delle varietà di cetriolo più apprezzate. Eccellenza tutta pugliese, appartiene alla specie Cucumis melo (non ha caso ricorda proprio un meloncino nella forma e nel sapore), è noto anche come “Tondo di Fasano” ed è privo della molecola che rende i cetrioli difficili da digerire. Questa caratteristica, unita alla sua spiccata dolcezza, rende questo cetriolo ideale per il consumo a crudo, soprattutto in insalate e pinzimoni.
4. Carosello

Arriva sempre dalla Puglia il cetriolo Carosello, una varietà molto particolare dalla forma tozza e dalla buccia liscissima, lucida e striata come un’anguria. Come il Barattiere appartiene alla specie Cucumis melo è privo della molecola che rende i cetrioli difficili da digerire, ma in questo caso la polpa è più compatta e croccante, anche se ugualmente molto dolce. Si consuma in insalata, come antipasto e nelle insalate di riso o di pasta.
5. Facussa

A vedere la sua forma lunga e sottile ricorda più una zucchina, ma il Facussa in realtà è una particolare tipologia del, Cucumis melo. Il suo nome deriva dal termine arabo “faguss” (cetriolo, appunto), e infatti questa varietà vene importata dalla Tunisia dalla popolazione ligure che prima emigrò in questa terra e poi, a metà del Cinquecento, colonizzò l’isola sarda di San Pietro. Qui il cetriolo Facussa trovò un habitat ideale, tanto che oggi è una varietà considerata sarda a tutti gli effetti, tanto da essere chiamata Facussa di Carloforte. Caratterizzata da un sapore fresco e delicato, poco dolce, e da una consistenza croccante, ancora oggi è coltivata in quest’area della Sardegna, dove è protagonista di piatti tipici come la la cappunadda, insalata mista dove il cetriolo si unisce a tonno sott’olio, gallette, pomodoro e altri ingredienti come uova sode, fagioli, olive, capperi e cipolla.
6. Cetriolo giapponese

Sotto il nome di cetriolo giapponese rientrano tutta una serie di cetrioli lunghi e sottili tipici del Sol Levante, caratterizzati da una forma lunga e sottile e da un sapore delicato, particolarmente digeribile. La polpa è croccante e tenera, con pochissimi semi, motivo per cui questi cetrioli sono usati in insalate o marinati: le ricette più famose sono infatti il sunomono, insalata di cetrioli tagliati sottilissimi e marinati in un mix di aceto di riso, zucchero e salsa di soia, e il kyuri asazuke, spuntino estivo a base di cetrioli marinati in agrodolce.
7. Kachri

Arriva direttamente dall’India, in particolare dall’area del Rajasthan, il Kachri, conosciuto anche come "Cetriolino delle Indie Occidentali”. È una particolare tipologia di cetrioli principalmente selvatici, di piccole dimensioni (sono grandi circa quando un uovo), dalla buccia striata che va dal verde al marrone. Il sapore è molto delicato, con una nota leggermente aspra, ed è un prodotto molto versatile: viene mangiato crudo, cotto al vapore o saltato in padella, ma anche lavorato come sottaceto e persino essiccato, usato come polvere per insaporire i piatti più vari.
8. Cetriolo limone

Il cetriolo limone, il cui nome scientifico è Cucumis sativus, è una particolarissima varietà di cetriolo originaria della Russia. Deve il soprannome con cui è conosciuto al suo aspetto singolare: tondo, delle dimensioni di una pallina da tennis, giallo e liscio proprio come un limone. A livello di sapore, invece, non ha niente a che fare con l’agrume: il gusto è proprio quello classico del cetriolo, fresco e dolce, con poche tracce di amaro.
9. Marrone della Transilvania

Il cetriolo marrone della Transilvania, conosciuto anche come Kibédi Marrone, è una varietà originaria dell’omonima area da cui prende il nome. È caratterizzato da una buccia spessa di colore marrone quando è nel pieno della coltivazione e da un sapore delicato e tendenzialmente dolce. È molto usato nella cucina balcanica e in quella asiatica, soprattutto come ingrediente di piatti saltati in padella.
10. Cetriolo delle Antille (Maxixe)

Scientificamente chiamato Cucumis anguria, comunemente noto come cetriolo delle Antille, il Maxixe è una tipologia di questo ortaggio che è originario dell’Africa ma che, durante l’epoca della colonizzazione e della schiavitù, si è diffuso in molte regioni tropicali e subtropicali come il Brasile o la regione dei Caraibi da cui prende il nome. I frutti, molto gustosi, si consumano cotti o crudi, si conservano sottaceto e hanno un sapore molto gustoso, simile al cetriolo comune ma che, in base alla tipologia e all’area in cui vengono coltivati, possono presentare un retrogusto agrumato che ricorda il limone.
11. Parigino

Il "Cetriolo Piccolo Verde di Parigi", più comunemente noto come Parigino, è una varietà di piccole dimensioni caratterizzata da una forma tozza dalla buccia spinosa e dalla polpa bianca, soda, dolce, con pochissimi semi e una consistenza molto croccante. Proprio per questo il loro principale impiego è per la realizzazione di cetriolini sott'aceto da mangiare interi come snack o da aggiungere a insalate miste.
12. Riccio

Il cetriolo riccio, conosciuto anche solo come “riccio” o come cetriolo arabo (Cucumis dipsaceus), è la varietà di cetriolo dall’aspetto più particolare di tutte le tipologie esistenti: all’aspetto non sembra proprio un cetriolo perché è un batuffolo verde acido dalle sfumature gialle, ricoperto da una folta chioma di spine tenere. Originario dell’Africa orientale tropicale, ha un sapore simile a quello del cetriolo tradizionale, ma con una nota leggermente più amara, specialmente se il frutto non è giovane.
13. Tortarello

A metà tra un cetriolo e una specie affine al melone, il tortarello è una varietà molto antica che risalgono al Medioriente. Si tratta di una varietà dal colore verde chiaro che tende a contorcersi quando cresce sul terreno, dalla buccia commestibile e dalla polpa dolce e croccante. In Italia si coltivano principalmente tre varietà, il tortarello abbruzzese, il tortarello barese e il tortarello siciliano, conosciuto anche come cetrangolo. Scientificamente sono di fatto dei meloni, ma si utilizzano proprio come cetrioli, a cui molti li preferiscono per l'elevata digeribilità; vanno raccolti acerbi e si consumano a crudo nelle insalate.
14. White Wonder

Il Cucumis sativus, conosciuto anche come White Wonder o semplicemente come cetriolo bianco, ha la particolarità di avere una buccia liscia e candida con sfumature color crema. La polpa è soda e ha tanti semi, mentre a livello di sapore si distingue per un gusto più delicato rispetto ai cetrioli verdi tradizionali. Il cetriolo bianco viene impiegato principalmente crudo in insalate, ma può anche essere utilizzato per preparare sottaceti o per altri usi culinari.
15. Cetriolo amaro

Il cetriolo amaro, conosciuto anche come Momordica charantia, è una particolare tipologia di cetriolo noto proprio per il suo sapore unico, appunto molto amaro per via di una particolare concentrazione elevata di cucurbitacine, sostanze che si trovano anche nei cetrioli comuni ma in quantità inferiori. Questo cetriolo (che, in effetti, non è proprio del tutto un cetriolo) viene consumato principalmente come verdura cotta – si trova in molte fritture e zuppe della cucina cinese, per esempio – ma è famoso anche per l’impiego come farmaco naturale per via delle sue molteplici qualità nutrizionali.