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18 Settembre 2022 13:00

Marisa: cos’è la spatola leccapentole e perché si chiama così

La spatola più usata da chi ama preparare dolci e torte di ogni tipo. Mai sentito parlare della "Marisa"? Perché uno strumento da cucina porta il nome di una donna? Scopriamolo insieme.

A cura di Rossella Croce
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Strumento irrinunciabile nelle nostre cucine, in particolare se si tratta di pasticceria, la spatola leccapentole è un accessorio fondamentale che ci aiuta a ridurre al minimo gli sprechi durante le nostre preparazioni. Composto da un manico di legno o di silicone e da una spatola particolarmente flessibile, il leccapentole ci permette di mescolare alla perfezione creme e mousse di ogni tipo, raccogliere anche il più ostinato residuo di impasto e decorare facilmente ogni tipo di dolce. Parliamo di spatola leccapentola ma molti la conoscono come "Marisa": un nome a dir poco curioso per un utensile da cucina, nome su cui abbiamo deciso d'indagare. Perché si chiama così? Chi ha inventato la Marisa e a cosa deve questo nome? Fra leggende, punizioni, giochi e biscotti all'avena degni di un re, cerchiamo l'origine di questo strano caso culinario.

Perché si chiama "Marisa"

Come mai uno strumento così diffuso e iconico porta il nome di una donna? Perché la spatola lecca pentole si chiama Marisa? Le storie, come spesso accade, si perdono nel tempo e al giorno d'oggi possiamo solo ipotizzare quali siano le vere origini di questo nome. Una prima teoria legherebbe la spatola alla sua inventrice: la pasticcera Maryse Monpetit, vissuta tra il 1512 e i 1578 e per lungo tempo a servizio del re di Francia Francesco I. La storia racconta che, intenta a preparare dei biscotti a base di avena, Maryse ebbe un'intuizione, spinta dalla necessità di raccogliere tutto l'impasto dei biscotti e non perderne neppure un grammo: fu così che "costruì" il primo esemplare di quella che sarebbe stata la spatola leccapentola. I biscotti erano così buoni e l'invenzione così geniale da garantire alla pasticcera il titolo di baronessa, ma anche l'appellativo della spatola che da quel giorno venne chiamata proprio "Marisa".

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Secondo un'altra versione, l'origine del nome rimarrebbe nei confini dei cugini francesi ma per trovarla occorrerebbe fare un balzo alla fine del XIX, precisamente nella casa di una ricca famiglia nobiliare francese, i De Buyer. La spatola avrebbe a che fare con il figlio Léonard, punito da piccolo per aver indossato per gioco una ciotola sporca di impasto, fingendo che fosse un elmo da guerra. Proprio quell'episodio, rimasto così impresso nella vita del giovane, segna l'invenzione della Marysa: dopo aver ereditato l'azienda di famiglia che produceva utensili da cucina, Léonard pensò d'inventare uno strumento che permettesse di pulire alla perfezione le ciotole. La sua invenzione ebbe un tale successo da essere presto associata al nome della fabbrica, Marysa appunto.

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