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23 Gennaio 2023 13:42

L’Italia è inarrestabile al Mondiale di pasticceria: si conferma sempre sul podio dal 2007

Non manchiamo il podio dal 2007, con una costanza di risultati straordinaria. Quest'anno la squadra dei pasticcieri italiana è arrivata terza, a vincere la Coupe du Monde de la Patisserie è stato invece il Giappone.

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Il Giappone è Campione del Mondo di Pasticceria. Il Sol Levante ha vinto la prestigiosissima Coupe del Monde de la Patisserie 2023 a Lione, città gastronomica per eccellenza in Francia. Sul podio anche i padroni di casa, al secondo posto, e l'Italia che si guadagna il terzo gradino del podio. I nostri concittadini sono arrivati nella città di Bocuse da favoriti e da campioni in carica ma, pur confermandosi tra le migliori realtà del pianeta, hanno dovuto cedere il passo ai nipponici. Pierre Hermé, celeberrimo pasticciere d'Oltralpe, è stato il presidente de concorso e ha premiato il Giappone "per l'attenzione ai dettagli, l'impegno e la perseveranza", tre caratteristiche che si riscontrano comunemente nei tratti fondanti della cultura nipponica.

Ottimo bronzo iridato per l'Italia

La Coupe du Monde de la Patisserie è la più importante competizione del mondo della pasticceria. Ideata da Gabriel Paillasson, geniale pasticciere della vecchia generazione, dal 1989 ha cadenza biennale e porta a Lione le cucine di tutto il mondo. Il Giappone con questa vittoria ha eguagliato i tre titoli dell'Italia che però si è fatta notare per una costanza senza pari: dal 2007 non è mai scesa dal podio, a conferma dell'incredibile tradizione dolciaria della nostra nazione. I pasticcieri del Sol Levante hanno battuto i francesi per soli 100 punti sui quasi 15 mila ottenuti, una vittoria davvero risicatissima.

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Uno dei dolci presentati alla competizione | Foto da Facebook

La competizione è stata molto complessa ed è durata solamente dieci ore: le squadre hanno dovuto preparare dessert, torte gelato, sculture di zucchero e vari tipi di cioccolato, ghiaccioli di vario genere e dessert da ristorante, categoria introdotta proprio nella passata edizione vinta dall'Italia. I concorrenti hanno preparato ben quarantadue dolci con un tema che cambia di edizione in edizione: quest'anno al centro del mondiale c'è stato il cambiamento climatico e quindi tutti i concorrenti si sono ritrovati a utilizzare solo materie prime a basso impatto ambientale, senza alcun tipo di additivo e colorante. La nostra nazionale è stata rappresentata da alcune eccellenze che vanno dal Nord al Sud del Paese: Martina Brachetti, allieva proprio del presidente Pierre Hermé e Heinz Beck, pastry chef al San Barbato Resort di Lavello con Tommaso Foglia; Alessandro Petito, esperto e pluripremiato scultore di zucchero e cioccolato; Jacopo Zorzi, pastry chef del Ristorante Cipriani di Abu Dhabi e capo pasticciere dello storico Martesana di Milano. Una squadra affiatata e di tutto rispetto che si proietta con grande fiducia all'edizione 2025, ancora una volta da favorita.

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Quello che i piatti non dicono
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