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10 Aprile 2024 13:14

L’intelligenza artificiale in difesa della mozzarella: ecco “Nina” paladina del Made in Italy

Un software per tutelare la tracciabilità dell'intelligenza artificiale: questa l'ultima innovazione arrivata nel Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop per contrastare l'italian sounding.

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Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha trovato un grande alleato tecnologico: entra in campo l'intelligenza artificiale per contrastare le frodi e l'italian sounding, due fattori che incidono enormemente sul fatturato del consorzio in questione e su tutto il comparto del nostro formaggio. Un progetto innovativo che rappresenta una prima assoluta in Italia e che pone la mozzarella all'avanguardia nella tutela del Made in Italy. Il progetto si chiama Nina, dal nome di una delle bufale più longeve e produttive mai nate in Campania: si tratta di una "guardia del corpo" virtuale in grado di analizzare gli incarti di mozzarella Dop e riconoscere i pattern di autenticità.

L'intelligenza artificiale al servizio della qualità

Il sistema impara a distinguere gli incarti autentici da quelli contraffatti, migliorando la sua precisione con l'esperienza: non si limita ad analizzare ciò che conosce, ragiona su ciò che vede come un essere umano. L'intelligenza artificiale verifica la conformità degli incarti alle regole Dop, garantendo la trasparenza e la tracciabilità del prodotto, in questo modo sarà più facile garantire l'autenticità del prodotto al consumatore finale. La totale tracciabilità della filiera consente di risalire dalla singola mozzarella al lotto di latte con cui è stata prodotta: questo passaggio è molto importante perché la mozzarella è uno dei prodotti agroalimentari più contraffatti al mondo quindi riuscire a garantirne l'autenticità tutela tutti i clienti.

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Alla conferenza di presentazione il rettore dell'Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, ha sottolineato l'importanza di difendere la qualità del latte di bufala e le sue caratteristiche nutraceutiche: "L'IA rappresenta un importante strumento per contrastare le frodi e tutelare la cultura alimentare italiana". Il progetto Nina è un modello di innovazione e un esempio di come l'intelligenza artificiale possa essere utilizzata per migliorare la qualità e la sicurezza del prodotto. L’obiettivo del Consorzio "è di potenziare sempre più la trasparenza del comparto, puntando sull’innovazione digitale" dice il presidente Domenico Raimondo. "Questo progetto si aggiunge alla totale tracciabilità della filiera. L’ulteriore step realizzato eleva gli standard di efficienza della filiera e — conclude Raimondo — consente di differenziare ancor di più la Bufala campana Dop dalle altre mozzarelle in commercio".

L'iniziativa stabilisce quindi nuovi standard per l'intero settore agroalimentare e contribuisce a tutelare uno dei prodotti più rappresentativi dell'eccellenza italiana. In un contesto di globalizzazione e sfide crescenti, l'intelligenza artificiale si rivela un alleato prezioso per la tutela del Made in Italy e la valorizzazione delle nostre produzioni di eccellenza.

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