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27 Dicembre 2021 15:00

Le sorelle Cotarella in campo contro i disturbi alimentari: nasce la Fondazione

In Umbria un progetto di educazione alimentare, rispetto della natura e valorizzazione del territorio promosso da una delle più importanti famiglie del vino, i Cotarella.

A cura di Alessandro Creta
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Le sorelle Cotarella scendono in campo per combattere i disturbi alimentari ed educare i ragazzi a uno stile di vita sano, che passi prima di tutto attraverso il corretto mangiare.

Una delle famiglie italiane storicamente più legate al mondo del vino associa il suo nome a una fondazione creata appositamente per promuovere una nutrizione equilibrata, cercando di veicolare stili di vita salutari basati su una dieta corretta, sostenibile, il rispetto della natura e dei suoi prodotti.

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Da sinistra, Marta, Dominga ed Enrica Cotarella – Dalla pagina Facebook

La Fondazione Cotarella ufficialmente è nata lo scorso aprile ma è stata presentata al pubblico, con annessi programmi e progetti per il futuro, solo recentemente in un evento chiamato Alimentarsi di vita presso il teatro Mancinelli di Orvieto, in provincia di Terni. Dominga assieme alle cugine Marta ed Enrica (figlie di Riccardo e Renzo Cotarella, tra i principali e più noti enologi italiani) ci mettono la faccia oltre all’importante cognome: sono loro le promotrici di questo progetto rivolto principalmente ai giovani, per educarli e istruirli a uno stile di vita salutare, poggiato su un’alimentazione consapevole, corretta ed etica.

In cosa consiste la Fondazione Cotarella: attività e programmi

Le Cotarella si muovono in prima linea nell’educare i ragazzi (partendo dall’infanzia) promuovendo abitudini sane dove il cibo e la natura mantengono un ruolo centrale, grazie anche al supporto di studi e ricerche in campo agroalimentare.

Valorizzazione del territorio di appartenenza (in questo caso, il confine tra Umbria e l’alto Lazio, dove è anche presente la sede dell’azienda), riqualificazione di aree rurali e realizzazione di programmi inclusivi e partecipativi. Alcuni di questi sono già in corso d’opera (come la fattoria didattica Tellus), altri verranno sviluppati nei prossimi mesi.

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Il borgo umbro di Orvieto

La Fondazione Cotarella si fa promotrice inoltre di laboratori esperenziali, in cui verranno avviate attività di produzione e creazione di ricette capaci di esaltare le materie prime, pur sempre in un’ottica di corretta alimentazione.

"Oggi vogliamo raccontare quanto sia importare donare, e donarsi agli altri, e come questo esprima l’importanza del servizio – ha detto Dominga Cotarella alla presentazione ufficiale della Fondazione – partiremo dal creare un ambiente che prende spunto da una terra meravigliosa: l’Umbria, ma anche la Tuscia, dove siamo nate e cresciute”. Con la Fondazione "vogliamo lavorare sul dopo, sull’importanza della genitorialità, dell’empatia, della fragilità, dell’accoglienza, della natura” ha invece dichiarato Ruggero Parrotto, direttore della Fondazione Cotarella.

Per info e richieste potete andare sul sito ufficiale della Fondazione.

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Quello che i piatti non dicono
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