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27 Aprile 2023 11:41

Altro che comfort food: le patatine fritte favoriscono depressione e ansia secondo uno studio

L'incredibile scoperta della della Zhejiang University: l'azione dell'acrilamide presente nei cibi fritti aumenterebbe l'insorgere di ansia e depressione.

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Una ricerca davvero sorprendente arriva dalla Cina: mangiare con frequenza cibi fritti, soprattutto le patatine, favorirebbe l'ansia e i disturbi depressivi. Il rischio aumenterebbe rispettivamente del 12% e del 7%, avendo conseguenze molto negative sulla nostra salute mentale. È sorprendente perché di solito associamo questo tipo di cottura proprio al comfort food: un piatto di patatine fritte ci solleva l'umore, secondo la vulgata comune, ma forse abbiamo sempre sbagliato tutto.

La frittura contro il benessere psicofisico

La ricerca è degli studiosi della facoltà di medicina della Zhejiang University, prestigioso istituto nella città di Hangzhou. Mangiare cibi fritti, secondo la ricerca pubblicata sulla prestigiosa Pnas, potrebbe avere conseguenze negative sulla salute mentale. A risentirne maggiormente sarebbero i consumatori maschi e più giovani. Lo studio ha coinvolto oltre 140 mila persone per avere dei dati quanto il più precisi possibili.

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Secondo i medici questo status di ansia e depressione sarebbe dovuto all'esposizione cronica all'acrilammide, un composto mutageno e potenzialmente cancerogeno che si produce naturalmente nei prodotti alimentari che hanno amido, come patatine fritte, pane, pizza, biscotti e caffè durante la cottura ad alta temperatura. I ricercatori dicono che, oltre alla pericolosità già nota, l'acrilamide indurrebbe anche disturbi del metabolismo dei grassi nel cervello e neuro infiammazione, notando che l'esposizione cronica manderebbe in confusione diversi grassi del nostro corpo. Questi lipidi svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo degli stati psicosomatici che ci inducono ansia e depressione. In sintesi dunque, l'acrilamide sembra essere in grado di causare ansia e depressione attraverso la sua azione sul metabolismo dei grassi nel cervello, una scoperta di non poco conto. Questi risultati ci dicono che è fondamentale ridurre il consumo di cibi fritti per la salute mentale e che evitare le patatine fritte potrebbe avere un impatto positivo sulla nostra salute psicologica oltre che sulla bilancia. Purtroppo l'astratto della ricerca non chiarisce cosa significhi, per loro, "consumo costante" di cibi fritti. Non c'è scritto se questo stato sopraggiunge mangiando patatine fritte tutti i giorni o una volta a settimana.

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Quello che i piatti non dicono
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