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2 Marzo 2023 12:00

Le invenzioni delle donne. Josephine Cochrane, l’americana a cui dobbiamo la lavastoviglie

Una macchina che ha decisamente rivoluzionato l'ambiente domestico, permettendoci di risparmiare acqua, tempo e fatica: ecco la storia della lavastoviglie e della donna che l'ha inventata, Josephine Cochrane.

A cura di Redazione Cucina
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Se dopo una cena in famiglia o con gli amici scoprissi che la tua lavastoviglie è sparita, che faccia faresti? La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più preziosi in cucina: ci permette di risparmiare tempo, fatica e soprattutto risorse preziose come l'acqua. Ma a chi dobbiamo questa invenzione a dir poco geniale? Il merito è di una donna che – neanche a dirlo – amava cucinare per tante persone: Josephine Cochrane.

Lavastoviglie: storia di un'invenzione geniale

Josephine Cochrane era una donna appassionata di cucina, una delle personalità di spicco di Shelbyville, in Illinois: si trattava di una donna benestante che amava organizzare cene e incontri gastronomici con gli amici, il tutto aiutata da quella che allora si chiamava servitù e che per fortuna oggi non esiste più. Stanca di vedere piatti rotti e scheggiati alla fine dei lavaggi un giorno esclamò: “Se nessuno ha ancora inventato una macchina per lavare i piatti, lo farò io stessa!". Come fece?

La prima mossa fu prendere le misure dei vari pezzi che componevano i servizi di piatti: tutto venne catalogato e disegnato, così da creare dei contenitori della forma più adatta a ogni pezzo. Queste parti sarebbero poi state inserite in una "gabbia" orizzontale a forma di ruota.

Per seconda cosa progettò un boiler di rame in grado di ruotare, che potesse contenere tutti questi compartimenti; infine completò la nuova creazione con un motore manuale che versasse sui piatti sporchi prima acqua calda saponata e poi acqua calda pulita. Una volta finito il lavaggio, i contenitori potevano essere estratti e le stoviglie asciugate.

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Josephine Cochrane 

Progettate le componenti, Josephine chiese aiuto a un amico, che era anche un meccanico della Illinois Central Railroad, George Butters: quando Butters costruì la nuova invenzione la mostrarono ad amici e conoscenti. Il primo sistema automatico di lavaggio delle stoviglie, dunque, è fu  presentato alla Fiera Colombiana di Chicago nel 1893: dopo aver vinto il primo premio nel 1897 Josephine aprì la sua fabbrica, la Garis-Cochran Manufacturing Company, che poi sarebbe diventata Kitchen Aid e successivamente acquistata dalla Whirlpool.

A farla diventare un oggetto d'uso domestico però non fu Cochrane, ma William Howard Livens che, nel 1924, brevettò un modello più piccolo e più tecnologico, proprio nel periodo in cui gli impianti idraulici ad acqua corrente iniziavano a diffondersi nelle abitazioni private.

Era in pratica la prima lavastoviglie moderna: aveva di fatto la maggior parte degli elementi che compongono le attuali lavastoviglie compreso un sistema di asciugatura che fu aggiunto nel 1940.

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La prima lavastoviglie elettrica, brevettata nel 1017

Il successo della lavastoviglie arriva dopo gli anni '50 e vedrà un boom negli anni '70 – '80 quando ormai la gran parte delle famiglie americane era in grado di acquistare un modello, grazie anche a un abbattimento dei costi di produzione. La storia della lavastoviglie moderna sarà fortemente influenzata dalla Whirpool, che già nel 1948 aveva lanciato la prima lavatrice automatica a marchio proprietario.

Purtroppo Josephine Cochrane non riusci a vedere l'enorme successo della sua invenzione e l'effettiva rivoluzione che portò nelle case delle persone, perché morì nel 1913 a causa di un esaurimento nervoso – la sua azienda fu acquistata nel 1926 da KitchenAid, a sua volta acquistata da Whirlpool Corporation – ma il suo lavoro sarà sicuramente ricordato per sempre.

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Quello che i piatti non dicono
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