In Corea non è inusuale trovare delle confezioni con delle banane a diversa maturazione, pensate per evitare gli sprechi. Ma siamo sicuri che aggiungere plastica alla frutta sia una soluzione ecosostenibile?
Le banane sono amatissime in tutto il mondo ma spesso e volentieri sono volubili: a volte basta perderle di vista un attimo per farle maturare, facendole diventare molli in breve tempo; altre volte invece le banane restano acerbe per giorni. Questo problema ha portato a soluzioni innovative come le "banane da una al giorno" (one-a-day bananas), un’idea introdotta dalla catena di supermercati sudcoreana E-Mart. Queste confezioni contengono sei banane a diversi gradi di maturazione: alcune già pronte per essere mangiate, altre ancora verdi e destinate a maturare nei giorni successivi. Ma rinchiudere le banane nella plastica è davvero una soluzione intelligente? Probabilmente no.
L'idea messa in pratica in Corea del Sud fin dal 2018 permette ai consumatori di avere una banana perfettamente matura ogni giorno della settimana, evitando sprechi e rendendo il consumo più pratico. Le "banane da una al giorno", o haru hana in coreano, sono progettate per risolvere un problema comune: le banane tendono a maturare tutte nello stesso momento, costringendo spesso i consumatori a mangiarle in fretta o a buttarle via. Con questa confezione il consumatore può pianificare il consumo in modo graduale, seguendo il naturale processo di maturazione dei frutti. L'azienda sudcoreana è però diventata famosa anche per altre idee innovative che forse creano più problemi che soluzioni: ha sperimentato altri modi per rendere più accessibili i frutti "difficili", come noci di cocco già pronte per il consumo o angurie pre-tagliate in porzioni. Spoiler: puoi mangiare le banane anche se hanno delle macchie, senza contare tutte le ricette di recupero che ci puoi fare con questi frutti.
Nonostante l'idea delle banane a maturazione progressiva sia pratica, c’è una questione importante da considerare: il packaging. Un'enorme quantità di plastica inutile che viene usata per tenere insieme degli alimenti che hanno un packaging già perfetto da loro: igienico, pratico, perfino ergonomico. Un perfetto oggetto di design da mangiare che i coreani prendono e incelofanano. Con ogni probabilità, per evitare che si sprechi la frutta (che sarebbe compostabile), aggiungiamo altra plastica non biodegradabile contribuisce all'inquinamento globale, richiede risorse per la produzione e ha un impatto significativo sulla fauna marina e sugli ecosistemi terrestri. L'idea avrebbe leggermente più senso se le banane fossero impacchettate in imballaggi compostabili o biodegradabili ma continuiamo a non vedere la motivazione vera dietro questa idea che comporta, tra l'altro, costi aggiuntivi per i produttori e i consumatori.