video suggerito
video suggerito
18 Dicembre 2020 15:00

Instabar: il primo cocktail bar virtuale con live, ricette e “chiacchiere da bancone”

Ricette, live streming della preparazione dei cocktail, consigli, suggerimenti e, naturalmente, la consegna a casa delle componenti per preparare il drink: parte a Milano il primo esperimento di bar virtuale su Instagram. Non solo un modo per "aprire" virtualmente durante le chiusure forzate a causa della pandemia, ma anche uno strumento per restituire ai clienti la dimensione della convivialità tipica del bancone del bar.

A cura di Redazione Cucina
12
Immagine

Un cocktail bar virtuale con tanto di ricette, live streaming delle preparazioni e consegna dei materiali per fare i drink a casa: succede a Milano dove, per far fronte alle chiusure dei locali, lo Star Zagros Kebabbar si è inventato l'Instabar. Il bancone virtuale del bar sarà online su Instagram durante i weekend (venerdì, sabato e domenica) dalle 21.30 alle 23, a partire da venerdì 18 dicembre, e continuerà così finché le attività del cocktail bar non saranno ripristinate.

Come funziona l'Instabar

I drink ordinabili durante le sessioni live vanno dai grandi classici ai signature del locale, vengono recapitati nelle case dei milanesi in apposite buste contenenti la miscela, il ghiaccio e le guarnizioni, per poi poterli ricomporre nel bicchiere secondo le istruzioni date dai bartender: sulla piattaforma virtuale il live della preparazione, c0n consigli e accorgimenti per realizzare un cocktail perfetto e trasformare per qualche ora i propri clienti in bartender. Un piccolo esperimento simile era stato già avviato durante il primo lockdown ma subito messo da parte a causa del vuoto normativo che riguardava la consegna delle componenti per i cocktail a casa. Il primo obiettivo del progetto è, naturalmente, quello di massimizzare il delivery dei cocktail: il comparto dei locali serali, infatti, è probabilmente il più penalizzato dalle varie chiusure, quantomeno per una questione di orari. Ma anche quello di restituire ai clienti, soprattutto a quelli più affezionati, un assaggio della dimensione di convivialità: una sensazione di cui il bar vive e che, negli ultimi mesi di chiusura forzata al pubblico, si è sicuramente persa.

"Abbiamo deciso di riattivare Instabar per portare ai nostri clienti, oltre ovviamente ai drink, una fetta importante dell’atmosfera da bancone, ovvero il rapporto umano, le chiacchiere e lo scambio di storie e aneddoti" ha spiegato il titolare del bar, Emrah Karaman. "Chi gradisce, può anche ordinare il cocktail dal nostro sito in altri momenti della giornata e collegarsi durante Instabar per consumarlo in compagnia. Non lo facciamo solo per i clienti, ma anche per noi stessi: abbiamo smarrito la dimensione sociale che ci caratterizzava e che manca terribilmente. Per il momento ci accontentiamo di ricostruirla virtualmente”. Le consegne di drink coprono tutta Milano con un ordine minimo, ed eventuale cibo compreso, di 25 euro.

Immagine

Il format del Kebabbar

Un locale che mette insieme la tradizione gastronomica del kebab e la miscelazione, come suggerisce il nome: un format nuovo e fresco, che conferma come sia possibile con un po' di creatività fondere due tradizioni così apparentemente diverse. L'idea di questo locale è nata nel 2015, quando Emrah, fresco di studi da bartender, ha rilevato con i due fratelli l’attività di famiglia, un “classico” kebab, e lo ha trasformarlo in un nuovo concept di locale. L'idea era quella di far interagire non solo due mondi che potevano sembrare inavvicinabili a una prima occhiata, ma soprattutto le due culture che convivono in famiglia: quella di origine, curda, e quella di adozione, italiana. Le contaminazioni che sono derivate da questo progetto hanno influito sia sula creazione dei drink sia sui quella dei panini in menu, che vedono i celebri straccetti di tacchino e vitello dorati al doner, lo spiedo verticale, accompagnati da panificazioni artigianali e ingredienti come la fonduta di gorgonzola, i funghi trifolati, le cipolle caramellate al vino bianco, il battuto di noci, la crema di peperoni e quella di avocado.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
12
api url views