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11 Giugno 2021 15:00

In Umbria il turismo ciclabile è all’insegna dell’olio

Escursioni, a piedi o in bicicletta, alla scoperta degli oliveti umbri e accompagnate da guide ambientalistiche: è il nuovo progetto promosso in Umbria che promuove il turismo slow e di prossimità con visite e degustazioni presso le aziende olivicole della regione. Primo appuntamento il prossimo 12 giugno.

A cura di Alessandro Creta
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Gli ulivi si scoprono (anche) sulle due ruote, con escursioni che portano i cicloturisti in queste terre ricche di verde alla scoperta delle aziende olivicole e dei loro prodotti. Turismo di prossimità e immersione nella natura si sposano in un binomio tutto green grazie all'accordo tra FIAB (Federazione italiana ambiente e bicicletta) Perugia Pedala e l'associazione Strada dell’Olio Dop Umbria. Il patto siglato vuole promuovere il turismo slow e sostenibile in tutta la Regione all'insegna della bicicletta, della natura e dell'olio.

Una partnership che, nelle intenzioni delle due associazioni, non solo si pone l'obiettivo di far scoprire le realtà delle aziende olivicole umbre, ma anche di portare gli appassionati di enogastronomia ad utilizzare la bicicletta per percorrere le vie della regione. Un accordo volto a valorizzare il grande patrimonio naturale che l'Umbria ha da offrire. Un'opportunità per far conoscere la regione in modo nuovo, inconsueto, basandosi sul turismo slow e sostenibile che abbia l'ambiente, i prodotti e gli l'oli locali, al centro del progetto.

Il primo appuntamento da vivere in sella è quello fissato per il prossimo 12 giugno, quando da Torgiano (Pg), presso l’Az. Agricola “La Montagnola”, partiranno due escursioni guidate: una a piedi e una in bicicletta, guidata da un accompagnatore FIAB. Al ritorno dal giro turistico nel grande giardino dell'agriturismo si terrà una degustazione di olio extravergine di oliva.

Paolo Morbidoni, presidente dell'associazione Strada dell’Olio Dop Umbria, ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'aver raggiunto un accordo che possa valorizzare il patrimonio olivicolo locale. Un progetto con il quale "completiamo un’offerta di qualità legata al turismo lento all’aria aperta – sostiene – tenendo insieme l’eccellenza dell’Umbria dell’olio con le realtà regionali che fanno escursionismo a piedi e in bicicletta e che, con il loro impegno, valorizzano i percorsi rurali della nostra regione".

Umbria, una regione di ulivi

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Un matrimonio "naturale" quello tra il mondo della bicicletta e dell'olio: l'Umbria è ricca di percorsi ciclabili che si snodano tra i borghi, le alture e le valli regionali, e gran parte del suo territorio è arricchita dalla presenza di coltivazioni secolari di ulivi. Qui il numero di questi alberi di aggira attorno ai 7 milioni e mezzo (circa 8 ulivi per ogni abitante), dato che fa capire come la produzione di olio extravergine di oliva sia centrale nell'economia (e nella gastronomia) locale. Secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio nell'ultimo anno 215 imprese umbre hanno prodotto oltre 6500 tonnellate di olio, in vari casi con incrementi di oltre il 70% rispetto alla stagione precedente.

L'associazione Strada dell'Olio Dop Umbria è nata nel 2004 proprio per promuovere e valorizzare i territori destinati all’olivicoltura e le aziende dedite alla produzione di oli di qualità. A tal proposito è stato avviato da anni il progetto Frantoi Aperti, per cercare di veicolare la storia e la cultura dell'olio sia a persone locali che a turisti incuriositi da questo mondo.

Il legame tra l'Umbria, la coltivazione e lavorazione delle olive è ben identificato dal Museo della Città dell’Ulivo di Trevi, in provincia di Perugia, che testimonia come gli ulivi qui siano coltivati sin dall'età romana e ancora oggi rappresentino un indotto importante per l'economia della regione, parte ormai imprescindibile della storia e delle tradizioni di questa gente.

Per info e costi.

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