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7 Giugno 2021 13:00

In Toscana il progetto per adottare e salvaguardare gli ulivi locali

Made in Pistoia la startup che si pone l'obiettivo di salvare le piante di ulivo dallo stato di abbandono grazie alle adozioni. Il progetto si chiama Ager Oliva e il responsabile, Tommaso Dami, ci ha spiegato cosa lo ha portato a volersi tuffare in questa causa di recupero e rivalorizzazione del territorio. Cosa c'è dietro, e cosa c'è davanti, al sogno di Tommaso.

A cura di Alessandro Creta
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Da Pixabay

Negli ultimi anni in gran parte d'Italia sono stati avviati progetti di recupero di piantagioni che, altrimenti, sarebbero state abbandonate al loro destino. L'iniziativa Adotta un ulivo promossa da Ager Oliva si pone proprio questo obiettivo: recuperare e salvaguardare alberi di varietà locali attraverso le adozioni di chiunque voglia abbracciare questa causa. Con meno di 50 euro all'anno si può scegliere, adottare (o regalare) un ulivo, seguire passo passo (tramite testimonianze foto e video) tutti i momenti che vanno dalla riqualifica della pianta sino alla frangitura dei frutti, passando ovviamente per la raccolta. E, alla fine del processo di lavorazione delle olive (muraiolo, leccino e frantoio le cultivar più diffuse), il donatore riceverà a casa anche una bottiglia di olio extra vergine di oliva (da due litri) prodotto dall'albero adottato. Dalla pianta alla tavola insomma, e il tutto a semplice portata di click.

Quella raccontata da Tommaso Dami e dalla sua Ager Oliva è una storia di valorizzazione del territorio, di educazione agricola, di recupero e salvaguardia degli ulivi locali. Classe 1990, laureato in Economia aziendale e con una grande passione per l'agricoltura, nel cuore della Toscana (in provincia di Pistoia) Tommaso ha avviato un progetto di riqualificazione degli agri che passa attraverso il recupero, la tutela e la (ri)valorizzazione delle piante di ulivo che popolano i campi della zona. La missione a forte impatto verde e ambientale di cui l'imprenditore toscano si fa ambasciatore parla di riscoperta e salvaguardia di un patrimonio (ambientale e agricolo) che altrimenti rischierebbe di essere perso e dimenticato.

La passione e tutto l'amore per questa attività traspaiono dalle parole di Tommaso, che ci parla del suo progetto con l'entusiasmo di chi è all'inizio di un importante percorso, ma anche con la consapevolezza di chi sa che la strada da fare è ancora lunga e non priva di difficoltà.

La startup Ager Oliva è nata a settembre 2020 ma il sogno di Tommaso ha fermentato nel più classico dei cassetti per anni, da quando cioè in fase di stesura della tesi di laurea, incentrata sul mercato internazionale dell'olio, si imbatté in un dato Coldiretti che lo colpì particolarmente. "Lessi che solo in Toscana oltre 4 milioni di olivi erano abbandonati – ci rivela Tommaso – e ho pensato a un progetto che potesse permettere il recupero e la salvaguardia di queste piante attraverso un sistema di adozioni da parte della gente. Per qualche anno è rimasta solo un'idea, poi ho deciso di metterla in pratica io stesso. A settembre 2020 ho iniziato a formare un gruppo di lavoro e coadiuvato dai miei collaboratori, Ana Soto a capo del marketing e Cosimo Lunetti come social media manager, dal primo marzo siamo ufficialmente partiti con l'apertura delle adozioni".

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Tommaso Dami, al centro, con Ana Soto e Cosimo Lunetti

Il prezzo, simbolico e accessibile, è in questa fase il minimo che possa permettere al progetto di potersi sostenere. "Ad oggi abbiamo fissato 49 euro. All’inizio l'idea era di 59, ma abbiamo scelto una quota più bassa che comunque coprisse i costi e non ‘spaventasse' le persone. Per ora siamo contenti, c’è stato un bel riscontro da parte della gente e abbiamo raggiunto quasi 700 adozioni, provenienti da tutte le regioni d'Italia e anche dall'estero. L'obiettivo da qui al primo luglio, quando chiuderà questa prima fase, è di arrivare almeno a quota 1000″. Il ricavato delle donazioni sarà destinato principalmente alle cure di cui la pianta necessita mentre il resto dell'olio verrà in parte distribuito tra le associazioni del territorio che condividono lo stesso fine sociale di Ager Oliva. "Ovviamente ci saranno investimenti sulla crescita, ricerca e sviluppo del progetto: vogliamo avvicinarci maggiormente a un'agricoltura di precisione, pianifichiamo anche di sistemare nei campi delle colonnine meteorologiche collegate a una piattaforma web o a un'app".

Ager Oliva: dai social alla campagna

Quella attuata da Tommaso è stata una strategia di comunicazione che, considerati i limitati fondi a disposizione, si è basata essenzialmente sul web e sul passaparola che solo i social possono garantire, per poter raggiungere il più ampio bacino di pubblico possibile in modo immediato e diretto. Come spiega infatti lui stesso: "Abbiamo collaborato e stiamo collaborando con giovani influencer vicini al settore agricolo come Aliceful, Bellucofarm e Lulù Gargari. Ci hanno sostenuto in modo gratuito perché apprezzavano il progetto e hanno veicolato con piacere e passione quello che facciamo. Anche una ragazza toscana, Diletta Secco, ha abbracciato la nostra causa e sul suo profilo Instagram, popolato da oltre 200 mila follower, sta condividendo la nostra ‘missione'".

Anche a causa del Covid e alle restrizioni anti contagio in questa prima fase il progetto di Ager Oliva si è svolto principalmente online, presto però in aperta campagna e sotto gli ulivi verrà organizzata una degustazione di olio e vini locali. "Dopo tanta attività sul web – ci anticipa Tommaso – stiamo organizzando un evento in presenza per il prossimo 19 giugno che si chiama Pic Nic sotto il tuo olivo. Vogliamo incontrare di persona, all’aperto, i sostenitori che avranno la possibilità di partecipare, e per l'occasione offriremo bruschette con olio toscano e vino locale prodotto dall'azienda agricola alla quale ci rivolgiamo per frangere le olive".

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Al momento il progetto è incentrato sui campi e sugli oliveti della provincia di Pistoia, ma l'obiettivo di Tommaso è quello di estendersi anche in altre zone della Toscana che necessitano di essere riqualificate. "L'obiettivo a  lungo termine è di strutturarci in modo da poter arrivare anche in altre provincie, magari in tutta la Toscana, e recuperare almeno 20000 piante nei prossimi cinque anni".

Per adottare un ulivo
Instagram: ageroliva.official
Facebook: Ager Oliva – Tuscany

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