video suggerito
video suggerito
24 Dicembre 2019 15:00

Il pranzo di Natale “atipico” del Giappone moderno: il pollo fritto di KFC

Una tradizione nata da un genio del marketing: la sigla KFC declinata in Kentucky For Christmas ha convinto milioni di giapponesi a mangiare pollo fritto per Natale. Menu fisso, 35€ con pollo, vino, torta e champagne: ma bisogna prenotare, altrimenti diventa impossibile trovare posto nei 1000 punti vendita del Sol Levante.

77
Immagine

Il cristianesimo non è molto presente in Giappone: si stima che solo l’1% dei giapponesi segua questa dottrina. È il buddismo la "religione" più seguita, naturalmente, insieme allo shintoismo. Eppure una buona parte dei giapponesi festeggia il 25 Dicembre, ma lo festeggia in modo un po’ diverso da come possiamo immaginarlo. Sebbene la cultura nipponica abbia una cucina molto dogmatica, a Natale si va da KFC, mangiando pollo fritto in tale quantità, che dal 23 al 25 dicembre è impossibile trovare posto nei ristoranti senza prenotazione.

Il marketing che crea la tradizione

L’unione tra il Natale cristiano e il pollo fritto del fast food ricorda molto la storia del rapporto tra Coca-Cola e Babbo Natale: nel 1974 Takeshi Okawara, gestore del primo ristorante Kentucky Fried Chicken in Giappone, lanciò una campagna semplice ma efficacissima, che a distanza di 40 anni dà ancora i suoi frutti: Kentucky For Christmas, Kentucky per Natale. La campagna ebbe un successo clamoroso ed è stata ripetuta negli anni, al punto da diventare una tradizione.

Immagine

Il ruolo di KFC in Giappone

La catena fast food del pollo fritto arriva nel Sol Levante all’alba degli anni ‘70, accolta e viene accolto con clamore, vista la novità: ma dopo un avvio scoppiettante i ricavi si sono assestati su risultati nella media. Stando a quanto si legge sul sito di KFC in Giappone, alla tradizione natalizia "moderna" ha dato una grossa mano un dipendente di una scuola cristiana di nazionalità statunitense. In America, infatti, si usa cucinare il tacchino a Natale, un uccello estremamente costoso in Giappone, l’uomo, che voleva preparare una cena per tutti gli studenti e i dipendenti della scuola, decise allora di trovare un palliativo, il pollo fritto di KFC. Il menu prevedeva, per l’equivalente dei nostri 8€, vino e pollo fritto. Oggi il menu ne costa 35 ed oltre a vino e pollo fritto c’è anche una torta e dello champagne.

I ricavi per i 1000 KFC sparsi per il Giappone, nei giorni del 23-24-25 dicembre, sono pari al 50% del fatturato degli altri mesi, un risultato pazzesco e totalmente avulso da qualsiasi radice religiosa. Se rapportato alla rigidità della cultura giapponese e della cucina nipponica, il risultato è ancora più clamoroso.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
77
api url views