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6 Ottobre 2023 14:58

Il cibo ultra processato crea davvero dipendenza? Per la scienza il rischio c’è

Secondo diversi studi scientifici il cibo, soprattutto se ultra processato, può creare dipendenza a causa delle iterazioni tra zuccheri, grassi e sale presenti.

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È possibile che il cibo ultra processato crei dipendenza? Forse sì. Può sembrare una di quelle classiche frasi ad effetto che vanno tanto di moda online ma ormai sempre più ricerche confermano questa ipotesi. Proprio questa enorme mole di informazioni in nostro possesso ha spinto la prestigiosa rivista Scientific American a pubblicare un lungo articolo in cui sintetizza le ultime scoperte: arrivare a una risposta definitiva non è ancora possibile ma secondo gli scienziati gli indizi sulle dipendenze create dal cibo non si possono più ignorare.

Il cibo ultra processato crea dipendenza?

Per rispondere brevemente a questa importante domanda diciamo che, diversi studi scientifici suggeriscono che il cibo ultra processato crei una forma di dipendenza in alcune persone. Questi alimenti spesso contengono una combinazione di zuccheri, grassi e sale che può attivare il sistema di ricompensa nel cervello in modo simile a come fanno alcune droghe.

Quando mangiamo cibi ricchi di zuccheri, grassi e sale, il cervello rilascia neurotrasmettitori come la dopamina, che creano una sensazione di piacere e benessere. Questa sensazione può diventare una sorta di ricompensa, che porta le persone a desiderare e cercare ulteriori cibi ultra processati. Chi è solito frequentare i fast food si sarà riconosciuto sicuramente in questa descrizione. Scherzosamente molti si chiedono se ci mettono la droga nei panini, perché non possono farne a meno: la droga non ce la mettono però il concetto di base è molto simile.

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Alcuni studi dimostrano che le persone che consumano regolarmente cibi ultra processati possono sviluppare una sorta di dipendenza comportamentale che porta a un consumo eccessivo di questi alimenti anche quando non sono affamate. Questo comportamento può portare a problemi di salute come l'obesità e le malattie correlate, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache.

Facciamo notare che i risultati sono ancora vaghi su questo tema ma sono molto precisi sul fatto che non tutti reagiscono allo stesso modo. Le persone reagiscono alle dipendenze in modo diverso e questo vale anche per il cibo. Ci sono molte variabili individuali che possono influenzare la predisposizione di una persona a sviluppare una dipendenza, compresi fattori genetici, ambientali e comportamentali. Tuttavia, è chiaro che esiste una connessione tra il consumo eccessivo di cibo ultra processato e il rischio di dipendenza comportamentale in alcune persone.

Il cibo ultra processato è simile alla cocaina

La rivista americana ha studiato le ricerche che osservano i comportamenti di animali e persone a contatto con questo tipo di cibo ed è innegabile che questi alimenti scatenino dipendenza. Ci sono studi sui topi che dimostrano come i roditori preferiscano lo zucchero alla cocaina e che lo preferiscano di gran lunga: sono disposti a soffrire con piccole scosse elettriche pur di avere altro zucchero.

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La scelta della cocaina come contraltare non è casuale: gli snack industriali attivano i circuiti del cervello in maniera molto simile a questa droga. Anche l'alterazione dell'umore è simile: fino all'adolescenza è consigliabile dare poco zucchero ai bambini non perché li renderebbero inattivi (questa è una bufala) ma perché porta a sintomi di astinenza come difficoltà a concentrarsi e mal di testa, se poi ne vengono privati.

Un limite di non poco conto a queste ricerche è però l’enorme varietà di alimenti che mangiamo. A differenza delle droghe che hanno un effetto specifico in base alla sostanza scelta, gli alimenti e l'iterazione tra loro sono praticamente infiniti. Per molti scienziati ciò che innesca la dipendenza nel caso del cibo ultra processato infatti non è la singola merendina ma l'associazione dei cibi tra loro: la fusione tra grassi, sale e zuccheri in enormi quantità provocherebbe una sensazione di appagamento.

Ma perché questo non avviene nella frutta? Proprio per lo stesso motivo: non è la quantità, è l'interazione tra gli elementi. Alcuni frutti hanno una quantità di zucchero molto importante (mai al livello dei cibi "artificiali") ma non possono creare dipendenza perché gli effetti sono mitigati dalle altre sostanze. Nei cibi ultra processati gli zuccheri sono invece rafforzati dai grassi. È importante evitare questi alimenti e stare molto attenti alle ricerche: secondo uno studio inglese il 57% dei bambini mangia alimenti ultra trasformati, una cifra che sfiora l'80% nelle classi economiche più svantaggiate. I rischi legati al consumo di questi alimenti sono elevatissimi.

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