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22 Novembre 2021 13:40

Il 95% degli italiani rifiuta la carne sintetica: no alla bistecca fatta in laboratorio

Uno studio condotto da Coldiretti evidenzia la tendenza degli italiani a rifiutare la carne sintetica. Plebiscito popolare per il "no": il 95% degli intervistati non la vuole mangiare.

A cura di Alessandro Creta
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Carne sintetica, no grazie. È questo in estrema sintesi il pensiero comune di gran parte degli italiani. Un plebiscito popolare illustrato da Coldiretti riguardo al rifiuto, nel nostro Paese, di questo prodotto.

Il 95% degli intervistati ha espresso parere sfavorevole. Non è ancora tempo (se lo sarà mai) per la bistecca creata in laboratorio, derivata dalle cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino. Se dovesse arrivare questo tipo di prodotto sul mercato più di 9 consumatori su 10 non la acquisterebbe, per i motivi più disparati.

Mettere d’accordo la stragrande maggioranza degli italiani non è certo cosa semplice, specialmente in fatto alimentare. È riuscita in questa impresa la “carne Frankenstein” (così chiamata nel rapporto Coldiretti), capace di raccogliere a suo sfavore una percentuale vicina alle tre cifre. Uno studio condotto in collaborazione con Ixe’ e presentato per l’inaugurazione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione ha evidenziato il rifiuto comune della quasi totalità degli intervistati: la carne sintetica proprio no.

Perché gli italiani rifiutano la carne sintetica

Motivi legati alla sostenibilità ambientale, alla tradizione gastronomica di casa nostra, agli effetti sulla salute, la diffidenza verso prodotti che escono da laboratori: queste alcune delle motivazioni che spingono i consumatori a rifiutare con forza l’eventuale approdo sugli scaffali della carne sintetica. Il 68% degli intervistati infatti ammette di non fidarsi dei prodotti non naturali, molti altri temono eventuali controindicazioni per la propria salute.

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Alcuni non vogliono rinunciare al gusto della carne autentica, mentre il 18% del campione esaminato mette al primo posto il suo dannoso impatto sulla natura. Uno studio condotto dalla Oxford Martin School ha evidenziato come le emissioni derivate dagli allevamenti rimangano nell’atmosfera per 12 anni, mentre quelli legati alla carne sintetica vi stazionerebbero per millenni. C’è chi fa notare inoltre, specialmente vegetariani e vegani, che seppur creata in laboratorio la carne sintetica derivi comunque da animali.

Come scelgono la carne gli italiani

Non lo scopriamo certo oggi come sia dura estirpare abitudini alimentari ben consolidate. Guai, insomma, a toccare la carne agli italiani, o quantomeno a proporla in modi alternativi. Stando a Coldiretti il 96% degli intervistati è un consumatore abituale di "ciccia", inserita tra le due e tre volte a settimana (sia rossa sia bianca) nei propri pasti. “In testa alle caratteristiche che il consumatore considera prima di acquistare – si legge nella nota di Coldiretti – c’è il fatto se la carne proviene da un allevamento italiano, seguita dalla presenza di un’etichetta con informazioni dettagliate e se arriva da un’azienda del proprio territorio”. Prezzo e convenienza si piazzano al quarto posto.

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Quello che i piatti non dicono
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