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10 Ottobre 2023 12:31

I vegetariani sono influenzati dal Dna: il ruolo della genetica a tavola

Secondo un recente studio americano i vegetariani avrebbero una predisposizione genetica a questo tipo di dieta che influisce sulla scelta tanto quanto l'etica o la religione.

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Più passa il tempo più scopriamo cose incredibili sul nostro corpo: un recente studio della Northwestern University ad esempio ci dice che il vegetarianismo ha una componente genetica. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One e sul sito ufficiale dell'università di Chicago, esamina l'associazione tra vegetariani e geni: secondo gli studiosi la genetica sarebbe un fattore che influenza le preferenze alimentari tanto quanto lo fanno le scelte etiche, religiose e morali. In parole povere molti vegetariani ce l'hanno scritto nel Dna che avrebbero rinunciato alle proteine animali nella propria vita.

Una "moda" che va oltre le scelte personali

Per molti è solo una moda, per molti altri è il futuro dell'Occidente. I genetisti della Northwestern Medicine sono andati oltre e pensano che i vegetariani siano influenzati dalla propria composizione genetica, per un Dna che giocherebbe un ruolo determinante nelle scelte personali.

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"Tutti gli esseri umani sono in grado di sopravvivere a lungo termine con una dieta vegetariana rigorosa? Questa è una questione che non è stata studiata seriamente", ha detto l'autore della ricerca, il dottor Nabeel Yaseen, professore emerito di patologia alla Feinberg School of Medicine della Northwestern University. Questa domanda è molto più importante negli Stati Uniti che nel resto del mondo perché secondo i sondaggi dal 48% al 64% dei vegetariani americani mangiano ugualmente pesce, pollame e/o carne rossa di tanto in tanto. Per Yaseen questo è sintomo di un desiderio: "Credo ci siano molte più persone che vorrebbero essere vegetariane di quante lo siano in realtà e questo studio potrebbe voler dire che non è una questione di scelte. Pensiamo ci possa essere qualcosa di innato, qualcosa che le persone potrebbero non vedere".

Per capire se la genetica contribuisce nella scelta e soprattutto nel mantenimento di una dieta vegetariana gli scienziati hanno confrontato i dati genetici di 5.324 vegetariani rigorosi facendo circa 330 mila controlli. Tutti i partecipanti appartengono alla stessa etnia per ottenere un campione il quanto più omogeneo possibile ed evitare confusione basata sulla provenienza. Lo studio è riuscito a identificare tre geni che sono significativamente associati al vegetarianismo e altri 31 geni potenzialmente associati. Molti di questi 33 geni sono coinvolti nel metabolismo dei lipidi, ovvero dei grassi, e/o nella funzione cerebrale.

L'ipotesi sviluppata da Yaseen e dal suo team si basa sulla composizione dei vegetali, diversa rispetto a quella della carne che ha lipidi complessi: "Crediamo che nelle proteine animali ci siano alcuni componenti che sono necessari ad alcune individui. La genetica favorisce il vegetarianismo nelle persone che sono in grado di sintetizzare i componenti a prescindere dalla provenienza delle proteine". Ovviamente ci teniamo a sottolineare che si tratta solo di un lavoro iniziale e che lo studio sulla genetica dovrà proseguire per comprendere meglio "la fisiologia del vegetarianismo".

Questo studio può sembrare un qualcosa di superfluo ma il fine a cui vogliono arrivare gli americani è molto importante e lo dice lo stesso Yaseen: "Ci auguriamo che gli studi futuri portino a una migliore comprensione delle differenze fisiologiche tra vegetariani e non vegetariani, consentendoci così di fornire raccomandazioni dietetiche personalizzate e di produrre migliori sostituti della carne".

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