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20 Dicembre 2022 10:48

I rincari non risparmiano il Natale. Impennata di costi per il cibo: cosa aumenta di più

Pranzi e cenoni di questo Natale costeranno agli italiani, complessivamente, oltre 600 milioni di euro in più rispetto al 2021. I pasti delle feste non sfuggono dai rincari: ad aumentare di più formaggi, pollame e frutta esotica.

A cura di Alessandro Creta
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Quest'anno servirà mettere mano al portafogli più del solito per i lauti pasti delle feste. L'Unione Italiana Consumatori, seguendo i dati forniti dall'Istat, ha infatti stilato una classifica dei maggiori aumenti del cibo protagonista sulle tavole in occasione del prossimo Natale. Per la Vigilia, il 25, ma anche Santo Stefano e Capodanno gli italiani dovranno mettere in conto una spesa superiore agli scorsi anni per praticamente ogni tipologia di genere alimentare.

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Non solo panettoni, pandori, torroni e dolci stagionali hanno conosciuto degli aumenti sostanziali, ma di fatto i rincari hanno riguardato qualsiasi cosa che faccia parte del paniere delle feste natalizie. Un esempio? A guidare questa speciale quanto non invidiabile classifica troviamo la frutta esotica come, per esempio, l'avocado, l'ananas (immancabile protagonista dei pasti di fine anno), oppure mango, il cui rincaro annuo si è assestato attorno al 19% rispetto a 12 mesi fa. Sul secondo gradino del podio si sistema il pollame, in aumento del 18%. In terza posizione troviamo invece i formaggi con un +16,8% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno.

Carciofi e patate conoscono un rialzo del 16% mentre altri prodotti particolarmente consumati nel corso delle festività natalizie, come pasta fresca ripiena, molluschi, crostacei o gamberi ma anche prodotti di pasticceria in generale subiscono aumenti che vanno dal 12 al 6%. Non se la passano meglio gli alcolici: vini e spumanti infatti crescono di prezzo tra il 6 e il 7%, mentre i liquori assestano i loro rincari attorno al 5%.

Vigilia, Natale e Capodanno: quanto aumentano i cenoni in casa

Lievitano quindi più in generale i prezzi necessari da sostenere per i pranzi e cenoni delle feste in casa. Stando a quanto rilevato da un’indagine dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, saliranno del 13,2% rispetto al 2021 per la Vigilia e del 9,6% per la serata del 31 dicembre. Stando invece a quanto rilevato dal Codacons, a parità di consumi, il cenone della Vigilia, il pranzo di Natale, pranzo e cenone del 31 dicembre costeranno agli italiani complessivamente 612 milioni di euro in più rispetto alla spesa sostenuta nel 2021.

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