Esistono diverse dicerie riguardo i formaggi prodotti con latte di capra, come per esempio che sono meno grassi e più digeribili. Si dice anche che abbiano meno colesterolo rispetto ai formaggi vaccini: è vero o è solo una credenza popolare? Facciamo chiarezza.
Dal sapore forte, più o meno stagionati, dalle note erborinate: i formaggi di capra sono delle eccellenze nel panorama italiano della produzione di formaggio. Non piacciono a tutti proprio per il loro gusto intenso, molto più forte rispetto al formaggio di latte vaccino, ma sono un vero e proprio concentrato di nutrienti, tra cui calcio, ferro e vitamine.
Intorno ai formaggi caprini si sono sviluppate diverse dicerie, a partire dal fatto che hanno meno calorie rispetto agli altri formaggi (vero), sono più digeribili (vero anche in questo caso), hanno meno lattosio (falso, ne contengono più o meno la stessa quantità), soprattutto, che contengono meno colesterolo; qualcuno, anzi afferma che siano addirittura privi di colesterolo.
Quanto c’è di vero in questa convinzione? Facciamo luce sulla questione, chiarendo se e quanto colesterolo c’è nei formaggi di capra e quali, tra le diverse varietà, sono i più leggeri da questo punto di vista.
Chiariamo subito la questione: diffidate da chi afferma che i formaggi di capra sono completamente privi di colesterolo perché non è vero. Quello che è vero è che hanno una percentuale di grassi simile a quella presente nei formaggi di latte vaccino, ma di diversa natura.
Se i formaggi vaccini, infatti, hanno molti grassi saturi e dunque hanno come risultato di innalzare di molto il colesterolo nel sangue, i caprini sono composti da grassi magri e quindi hanno una percentuale di colesterolo che incide di meno sull’organismo. Il latte di capra, infatti, contiene acidi grassi a catena corta, una tipologia che va a inibire l’accumulo del colesterolo.
Ovviamente, come in ogni cosa, serve la moderazione e, se soffri di ipercolesterolemia, devi sempre consumare con attenzione qualsiasi tipo di formaggio. Inoltre devi tenere presente che non tutti i caprini sono uguali: la percentuale di grassi varia in base al formaggio, alla stagionatura, alla razza della capra che produce il latte e alla sua alimentazione.
Come accennato, non tutti i formaggi di capra sono uguali e molti fattori incidono sulla quantità di grassi saturi presenti in ogni prodotto. Se vuoi avere un caprino che non incida troppo sul colesterolo preferisci quelli freschi o leggermente stagionati: quelli molto stagionati, infatti, hanno una percentuale molto più alta di grassi saluti e quindi sono meno salutari per il colesterolo.
Questo è vero non solo per i caprini ma vale anche per i formaggi vaccini e di pecora, perché in generale il processo di stagionatura elimina l’acqua e quindi rende le sostanze nutritive molto più concentrate. Tra i formaggi di capra freschi più adatti al consumo di chi ha problemi di colesterolo spiccano il caprino fresco, che ha un contenuto calorico molto basso ed è molto versatile in cucina, stracchino o crescenza caprina, ricotta e robiola di capra, tutti simili a quelli prodotti con latte vaccino ma dall’aroma tipico del formaggio di capra.
Il basso contenuto di colesterolo non è l’unico motivo per cui i formaggi di capra vengono spesso consigliati al posto, o in alternanza, dei formaggi di pecora o quelli vaccini. I caprini, infatti, sono molto più digeribili sempre per merito degli acidi grassi a catena corta e media, che vengono scomposti con maggior facilità dagli enzimi a livello gastrico.
Questa caratteristica di solito li rende consigliabili per chi ha problemi di digestione, ma ricorda che vale lo stesso discorso: sono i formaggi freschi ad essere più digeribili, mentre quelli stagionati risultano più grassi e quindi di digestione più difficile.
Invece sfatiamo un'altra convinzione: non è vero che i formaggi caprini contengono meno lattosio rispetto agli altri, come invece credono in molti. La quantità è praticamente uguale a quella degli altri formaggi, e quindi è meglio che chi soffre di intolleranza al lattosio eviti anche i caprini.