Gli hamburger vegetali non possono essere chiamati più hamburger: la legge in Francia

Niente più hamburger a base vegetale o salsicce plant based. In Francia per legge viene fatto divieto alle aziende produttrici di chiamare con terminologie proprie della carne i prodotti non a base animale.

È quanto espresso da una normativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana e in vigore dal prossimo ottobre. Se si tratta di un alimento vegetale, insomma, non può assumere una denominazione tipica del settore della carne.

"Non sarà più possibile utilizzare termini propri di settori tradizionalmente legati alla carne e al pesce per designare prodotti non appartenenti al mondo animale" si legge nella nota pubblicata lo scorso giovedì e che, di fatto, separa anche da un punto di vista delle denominazioni e del riconoscimento i prodotti a base animale da quelli a base vegetale.

Niente più hamburger di tofu, insomma, tantomeno salsicce di lenticchie e ceci. Se a base vegetale non può comparire una denominazione tipica dei prodotti di derivazione animale.

Italia, Coldiretti: "Chiarezza sui finti burger"

In Francia come detto la legge entrerà in vigore dal prossimo ottobre, con la soddisfazione di tutte le aziende produttrici di alimenti a base di carne che negli ultimi anni hanno dovuto difendersi dalla concorrenza di multinazionali della carne finta.

E in Italia? La Coldiretti afferma come anche nel nostro Paese sia necessaria una riforma in tal senso: “Con il divieto scattato in Francia utilizzare nomi di prodotti di origine animale per i prodotti a base di proteine vegetali – comunica in una nota – serve ora una legge nazionale anche in Italia per fare definitivamente chiarezza su finti burger e altri prodotti che sfruttano impropriamente nomi come mortadella o salsiccia".

Permettere ad alimenti risultato di mix vegetali di utilizzare nomi e terminologie legate alla carne, oltretutto significa infatti favorire "… prodotti ultra-trasformati con ingredienti frutto di procedimenti produttivi molto spinti dei quali, oltretutto, non si conosce nemmeno la provenienza della materia prima" continua Coldiretti nel suo comunicato.

Il provvedimento dei nostri cugini transalpini, insomma, potrebbe presto essere adottato anche in Italia? Per ora, come detto, il divieto si limita ai soli prodotti commercializzati in Francia.