Gelato e celiachia: ecco la guida per godersi la merenda in sicurezza
Purtroppo non ci sono moltissimi consigli da dare a una persona celiaca che vuole mangiare il gelato in sicurezza: bisogna solo stare attenti alle etichette.
Non è bello essere in compagnia e dover rinunciare a qualcosa per un problema fisico, indipendente dalla nostra scelta. Questo capita ogni giorno a chi è celiaco, persone per cui anche il gelato è off limits. Molti pensano che basti prendere il gelato in coppetta ma non è così però: non è solo il cono ad avere il glutine ma anche i gusti. Purtroppo però sembra che l'unico modo per godersi un gelato in santa pace sia affidarsi a gelaterie senza glutine.
I consigli per mangiare il gelato in sicurezza e senza glutine
Il gelato è il re dell'estate per eccellenza e l'Associazione Italiana Celiachia ci guida in un percorso facile per districarci dalle mille insidie per chi è celiaco. Il gelato, di base, è composto da elementi innocui come latte, yogurt, zucchero e uova ma possono esserci anche ingredienti a rischio perché trasformati, come i semilavorati, le basi pronte, le guarnizioni e le decorazioni. Queste possono essere un problema.
Le gelaterie devono seguire procedure particolari per evitare la contaminazione durante il servizio e la preparazione. Ovviamente questi consigli sono pensati per i gelati artigianali: se compri il gelato al supermercato devi solo verificare che ci sia il claim del senza glutine in etichetta o il marchio con la spiga barrata che certifichi l'assenza di contaminazioni nel prodotto. Purtroppo in gelateria non ci sono vie di mezzo: possiamo solo affidarci ai locali segnalati dagli adesivi attaccati alle vetrine. L'AIC ci tiene a ribadire anche che non bisogna sostituire un pasto con un gelato perché, celiaco o no, questo dolce è ricco solo di grassi e zuccheri: non ci sazierebbe e ci farebbe assumere inutili calorie in eccesso. Il loro consiglio è di "concedersi un gelato dopo il pasto o nello spuntino del pomeriggio". L'Associazione ha anche stilato una mappa con oltre 4.000 locali in cui le persone possono essere accolte da professionisti informati sull'argomento e che abbiano una cucina o un laboratorio totalmente immacolato.
