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22 Gennaio 2023 11:00

Falsi miti gravidanza: 5 fake news da sfatare

Da "La birra fa latte" al divieto assoluto di consumare prosciutto e insaccati: quali sono i falsi miti sui comportamenti da tenere in gravidanza? Sfatiamoli una volta per tutte.

A cura di Rossella Croce
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Durante i mesi della gravidanza sappiamo bene quanto sia importante fare attenzione al proprio stile di vita e quanto l'alimentazione possa influire non solo sulla salute della madre ma anche sullo sviluppo del piccolo.
Un periodo così particolare porta con sé, ovviamente, innumerevoli credenze, dicerie e luoghi comuni, alcuni comprensibili e assecondabili altri davvero curiosi quanto assolutamente privi di qualsivoglia fondamento scientifico: lungamente dibattuta la questione "prosciutto", davvero stramba la convinzione che la birra "faccia latte" e del tutto inspiegabile l'idea che si debba mangiare "per due". I miti sulla gravidanza sono davvero troppi, è arrivato il momento di fare chiarezza, sfatare quelli falsi e spiegare i motivi di quelli veri.

1. Rinunciare al caffè

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Falso ma non falsissimo: il caffè non rientra certamente negli alimenti consigliati durante la gravidanza ma neppure in quelli da evitare assolutamente. La caffeina è un alcaloide che, in grandi quantità, può provocare bruciore, fastidi o reflusso, possibilità che aumentano nel periodo di gestazione: nonostante questo il caffè non è vietato in gravidanza, basterà non eccedere nelle quantità e non bere più di una tazzina al giorno.

2. "Mangiare per due"

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Altro grande falso mito, molto probabilmente pensato dalle nonne: in gravidanza bisogna mangiare per due. Non sappiamo da dove nasca questa curiosa quanto falsa credenza: in gravidanza è fondamentale, per la salute della madre e per la crescita del piccolo, seguire un regime alimentare sano ed equilibrato; non è assolutamente necessario mangiare "di più" o in quantità superiore al fabbisogno giornaliero che, in gravidanza, subisce solo un lieve incremento. L'alimentazione gioca un ruolo importantissimo e, in ogni caso, è sempre consigliato seguire le indicazioni del proprio medico.

3.  Addio al prosciutto crudo

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Probabilmente il falso mito più comune e anche il più difficile da smentire: per anni si è pensato che il prosciutto crudo fosse pericoloso per le donne in gravidanza ma al giorno d'oggi, possiamo affermare con certezza che non è così. Andiamo per gradi e vediamo perché: uno dei principali rischi in gravidanza è contrarre la toxoplasmosi, un'infezione causata da un parassita presente nella carne cruda; il sale, la disidratazione e la lunga stagionatura della coscia di suino però, possono "uccidere" questo agente patogeno, motivo per cui il prosciutto crudo non risulta pericoloso. Per andare sul sicuro, è preferibile optare per una varietà di prosciutto crudo stagionato almeno 12 mesi.

4. La birra aumenta la produzione di latte

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Siamo quasi sicuri che questa sia opera di un mastro birraio così come siamo certi che, per quanto curiosa, l'idea che la birra possa aumentare la produzione di latte materno sia un falso mito e anche un po' pericoloso. La birra è un alcolico e gli alcolici, come abbiamo visto, sono potenzialmente dannosi per il feto: a questo punto non occorre una laurea in filosofia per comprendere un sillogismo così chiaro ma se dovesse servire lo ribadiamo. La birra non produce nessun effetto positivo sulla produzione di latte materno e anzi, va assolutamente evitata durante la gravidanza.

5. Assecondare sempre le voglie

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Il capitolo "voglie in gravidanza" meriterebbe un approfondimento più accurato (e infatti non ci siamo tirati indietro dal parlarne) ma, in sostanza, possiamo dire che l'idea di doverle necessariamente assecondare per evitare che il pargolo presenti delle macchie sul corpo non ha alcuna base scientifica, semplicemente non è vero. Durante la gravidanza è assolutamente comune avere un'improvvisa voglia di un alimento specifico e, nelle giuste quantità, è possibile assecondarle: in caso contrario, non c'è alcun rischio che sul corpo del bambino compaiano delle macchie, tradizionalmente legate proprio al non avere soddisfatto il desiderio della donna.

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Rossella Croce
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